Il tema dell’identità del compositore di quelli che chiamiamo poemi e inni omerici interessa gli studiosi sin dall’antichità. La prima attestazione del nome Omero si ha nella prima metà del VII secolo [...] . Alcuni pensano che la scrittura sia stata (re)inventata proprio per preservare l’epica omerica, magari da parte di bardi contemporanei di Omero che misero per iscritto le sue esibizioni poetiche. La pergamena, però, era un materiale estremamente ...
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La Mandragola di Niccolò Machiavelli (1518), la Lena di Ludovico Ariosto (1528) e la Moschetta (1531) di Angelo Beolco detto il «Ruzante» sono alcuni dei punti più alti raggiunti dal teatro cinquecentesco. La vena giocosa e amorosa improntata ad equivoci e a scambi di persona ereditati dalla commedia latina di Plauto e di Terenzio, assume da Machiavelli in poi toni sempre più cupi e grotteschi, che ...
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Il concetto di «libertà» è oggetto di un annoso e affascinante dibattito tra filosofia e letteratura, conteso tra il principio politico e il libero arbitrio. Una delle attività più affascinanti dell’umanità, vale a dire la capacità di concepire la scrittura, è nata proprio dalla libertà d’intenti del singolo. Partendo dal diritto alla scrittura volgare tra XII e XIII secolo, si prenderanno in considerazione ...
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Il rapporto tra lingua, società e storia, tra sincronia e diacronia, tra rigidità e mobilità delle strutture linguistiche, tra lingua scritta e lingua parlata, lo scarto tra italiano e dialetto non sono solo un denso impasto di concetti astratti, spesso confinati ai testi di linguistica o di filologia. Essi individuano, invece, un inizio e una fine con soggetti ben concreti: chi parla ...
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Un poeta larmoyant e ripiegato su se stesso, con una certa propensione all’ambiguità, se non a veri doppi sensi, per mezzo di un’esasperante pruderie: Giovanni Pascoli poteva ben essere la superficie che dimostrava, ma sapeva essere molto altro. Una sezione in particolare dei Poemi conviviali, i Poemi di Ate, rivelano la critica del poeta alla civiltà umana tramite una natura aspra e feroce, ben lontana ...
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Un poeta larmoyant e ripiegato su se stesso, con una certa propensione all’ambiguità, se non a veri doppi sensi, per mezzo di un’esasperante pruderie: Giovanni Pascoli poteva ben essere la superficie che dimostrava, ma sapeva essere molto altro. Una sezione in particolare dei Poemi conviviali, i Poemi di Ate, rivelano la critica del poeta alla civiltà umana tramite una natura aspra e feroce, ben lontana ...
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È noto come la ricostruzione dell’Italia dopo la seconda guerra mondiale non sia avvenuta solo sul piano fisico ed economico, ma anche su quello culturale e intellettuale. Il dopoguerra italiano fu un periodo particolarmente fervido per gli studi della critica letteraria e della filologia, come sottolineava Dante Isella nel saggio Le varianti d’autore (critica e filologia), scritto d’esordio del suo ...
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“Mi sono trasferita a Perugia dalla Puglia quando avevo dodici anni per via del lavoro di mio padre, che fa il medico”.
“Ricordo il giorno in cui salutai la mia migliore amica delle elementari che partiva per trasferirsi a Parigi con la famiglia: aveva una patologia rara al cuore e solo lì esisteva un centro specializzato per la terapia. Non è più tornata qui a Tellaro. Ma, del resto, cosa te ne fai ...
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«Una biografia non è il racconto di tutta la vita di un uomo». Questo è uno degli ultimi messaggi che Italo Calvino ha tramandato tacitamente in dodici scritti, editi e inediti, messi insieme dalla figlia Esther dopo la sua morte con il titolo: Eremita a Parigi. Pagine autobiografiche. Curioso, quasi paradossale, che questi scritti siano proprio interviste, stralci di taccuino, pagine autobiografiche ...
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barda
s. f. [dall’arabo barda῾a]. – 1. Sella senza arcioni. 2. Al plur., barde, l’armatura completa del cavallo, nell’antichità e nel medioevo: era in genere costituita da una gualdrappa di stoffa sulla quale erano disposte placche di metallo,...
bardare
v. tr. [der. di barda]. – Munire un cavallo di barda o bardatura, mettergli i finimenti. Per estens., guarnire in genere; rifl., scherz., mettersi indosso abiti e ornamenti vistosi: come ti sei bardato! Nel linguaggio di cucina, avvolgere...
La rocca, ora monumento nazionale, è ricordata per la prima volta nell'898. Appartenne ai conti di Bardi, ai marchesi Malaspina, al comune di Piacenza, finché nel 1257 passò ad Ubertino I Landi, della celebre e potente famiglia piacentina (v....
. Casata magnatizia fiorentina, le cui vestigia si trovano dapprima a Ruballa, forte posizione nel territorio dell'Antella e dal sec. XII in città, dove ebbe case di là d'Arno nella via chiamata tutt'oggi dei Bardi. Dall'istituzione del priorato...