Gnostico siro (Edessa 154 circa - ivi 222 circa), vissuto alla corte di Abgar IX; di origine orientale, assorbì la cultura dell'Occidente e cercò di fondere le due tradizioni in un sincretismo, conforme all'ambiente, e che dominò anche la sua concezione del cristianesimo, cui si convertì presto, aderendo poi alle teorie gnosticizzanti di Valentino. Fu tra i fondatori della letteratura in lingua siriaca. ...
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Orientalista italiano (Venezia 1886 - Roma 1967). Professore in diverse università, è stato uno dei maggiori cultori degli studi islamici e semitici in Italia. Di famiglia ebraica, antifascista, fu destituito [...] si è svolta nel campo della letteratura siriaca (Pseudo-Beroso siriaco, 1910; Dialogo delle leggi dei paesi di Bardesane, 1921, ecc.), dell'epigrafia neopunica e della storia ebraica, ma soprattutto della storia e filologia arabo-musulmana (Studî ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] menzionate le Odi di Salomone, insieme con l’i. dei naasseni conservato da s. Ippolito; i. scrissero Basilide, Valentino e Bardesane, con i quali ha inizio l’innografia siriaca. Ma se ne trovano anche in ambienti ortodossi. A un periodo compreso tra ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] ‘separata’) e della fine del 4° sec. la Pĕshiṭtā del Nuovo Testamento.
La prima grande figura di scrittore è Bardesane di Edessa (2°-3° sec.), autore di probabile orientamento gnostico e protagonista del dialogo intitolato Libro delle leggi dei paesi ...
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