DE TIVOLI, Serafino
Lidia Reghini di Pontremoli
Nacque da Abramo Samuel, negoziante, e Fortunata Moro, a Livorno, nel marzo 1825. Nel 1836 la famiglia si trasferì a Firenze, ove il D. frequentò la scuola [...] di Roma (inv. n. 3878): è attribuibile al 1855-56 per gli evidenti rapporti con il realismo della scuola di Barbizon (Bucarelli-Carandente, 1956, p. 38); in esso sviluppa uno stile autonomo, lontano dalle passate esperienze fiorentine. Venne esposto ...
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paesaggio, pittura di Genere pittorico che, avendo come unico o principale soggetto la rappresentazione dello scenario naturale, cominciò a configurarsi come un genere artistico autonomo nell’arte occidentale [...] con A. Pitloo, G. Gigante e poi F. Palizzi; in contatto con la pittura francese di Corot e dei pittori di Barbizon e con l’opera di Turner e Constable fu A. Fontanesi, il maggiore paesaggista italiano del 19° secolo.
Sullo stimolo del naturalismo ...
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LACCETTI, Valerico
Elena De Luca
Nacque a Vasto il 18 giugno 1836 da Antonio, capo plotone della guardia d'onore del re, e da Glafira dei conti Mayo.
Ricevette una buona formazione letteraria, studiando [...] del cugino Giuseppe Palizzi e strinse amicizia con Thomas Couture. I suoi paesaggi risentirono dell'influenza della scuola di Barbizon, come nel Souvenir de Fontainebleau, che espose alla Promotrice di Napoli del 1872 e che fu subito venduto. Alcuni ...
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Pittore (Parigi 1859 - ivi 1891). Artista profondamente interessato allo studio dei problemi teorici legati alla ricerca visiva e formale, S. sviluppò la tecnica detta poi pointillisme (puntinismo). Tra [...] in paesaggi rurali, casolari, uomini al lavoro, in cui la tematica si avvicina significativamente a quella della scuola di Barbizon. Un gran numero di schizzi e studi precedette la realizzazione della grande tela Bagnanti a Asnières (1883-84; Londra ...
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CORTESE, Federico
Maria Antonella Fusco
Nacque a Napoli il 24 nov. 1829, figlio di Luca, consigliere di prefettura di finanze, e di Rosa Papa. Accanto ai tradizionali studi umanistici, intraprese ben [...] 1864, il C. si recò per la prima volta a Parigi, dove prese contatto con Corot e con i paesaggisti della scuola di Barbizon; espose ai Salons nel 1868, 1879, 1880. Nel 1866, in seguito all'esposizione di un dipinto a Bologna, fu nominato professore ...
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DE MARIA, Mario (Marius Pietor)
Nicoletta Cardano
Nacque a Bologna il 9 sett. 1852 da Fabio, medico e collezionista d'arte, e da Caterina Pesci.
La sua famiglia era agiata e vantava una tradizione artistica [...] l'ambiente artistico contemporaneo: si troverà un'influenza specifica, nella produzione successiva, soltanto della pittura dei paesaggisti di Barbizon e di Decamps, suggerita peraltro dallo stesso D. nel dipinto Omaggio a Decamps (1897 è citato dalle ...
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PASINI, Alberto
Anna Chiara Fontana
– Nacque a Busseto, in provincia di Parma, il 3 settembre 1826 da Adelaide Crotti Balestra e da Giuseppe, funzionario dell’amministrazione pubblica del Comune parmense, [...] di una casa di campagna a Marlotte, presso Fontainbleau, Pasini instaurò contatti con i paesaggisti dell’École de Barbizon (1852-53), dedicandosi alla pittura a olio en plein air e approfondendo soprattutto la resa dei diversi effetti della ...
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CORSI DI BOSNASCO, Giacinto
Rosanna Maggio Serra
Figlio del conte Carlo, primo presidente di Corte d'appello e senatore del Regno di Sardegna, e di Gabriella Perrone di San Martino, nacque a Torino [...] tematica dal 1860 su paesaggi di foreste e paludi sembra comunque confermare la riflessione sulla pittura dei maestri di Barbizon. Alcuni dipinti di questo momento sono pubblicati sull'Album della Promotrice torinese: La solitudine (1860, pp. 30-35 ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] estetico differente.
Il modello che più aveva interessato i nostri artisti era stato quello della scuola di Barbizon, che operava un radicale rinnovamento della pittura di paesaggio e aveva come protagonisti assoluti campioni quali Corot, Daubigny ...
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CARELLI, Gonsalvo (Consalvo)
Oreste Ferrari
Primogenito di Raffaele e Rosa Coltellini, nacque a Napoli il 29 marzo del 1818. Allievo del padre, ebbe un esordio precocissimo, e partecipò con due disegni [...] 'orizzonte culturale del C., ove si escluda qualche interesse per i modi delle personalità minori della cosiddetta scuola di Barbizon: interesse però che valse piuttosto a confermare quei legami di affinità che il pittore napoletano aveva avuto già a ...
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