Derivato della pirimidina, detto anche anche malonilurea, contenente 3 atomi di ossigeno, con
Polvere cristallina, bianca, di sapore amaro; si comporta come un acido monobasico e si ottiene per condensazione [...] 20 minuti) e breve (da 3 a 4 ore in media): i più usati sono il mebubarbital, il secobarbital e il ciclobarbital.
b) barbiturici ad azione intermedia, che agiscono in 30-40 minuti e il cui effetto si prolunga in media per 8 ore: l’amobarbital, il ...
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Derivato dell’acido barbiturico,
detto anche urammile. È uno dei due prodotti intermedi nelle sintesi dell’acido urico a partire dall’acido barbiturico (l’altro è l’acido ureicobarbiturico). ...
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tiobarbiturico, acido Acido barbiturico contenente un atomo di zolfo al posto di uno di ossigeno; alcuni suoi derivati possiedono proprietà anestetiche di breve durata ed è quindi possibile usarli senza [...] pericolo di effetti secondari. Fra i derivati, il più importante è quello noto con il nome di pentotal (➔).
In biochimica, l’acido t. è usato in un test colorimetrico per il dosaggio dei prodotti della ...
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VERONAL
Sergio BERLINGOZZI
Alberico BENEDICENTI
Acido dietil-barbiturico, Sedival. Fra i numerosi derivati dell'acido barbiturico esso è il più noto e importante per le sue applicazioni terapeutiche [...] si ottengono, naturalmente, i derivati metallici, fra i quali è di uso comune il veronal sodico o medinal (v. barbiturico, acido).
Oltre che dai suddetti caratteri si può riconoscere il veronal perché per fusione con alcali svolge ammoniaca e si ...
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Acido bicarbossilico, HOOCCH2COOH, rinvenuto in varie piante e in particolare nel succo di bietola; si presenta in cristalli triclini, solubili in acqua, alcol ed etere; si prepara per sintesi partendo [...] metabolismo intermedio.
Molto importante, in farmacologia è la malonilurea, ureide dell’acido m., più nota come acido barbiturico.
Dall’acido m., per riduzione di entrambi i suoi gruppi carbossilici, deriva la malondialdeide (o malonildialdeide), di ...
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MAROTTA, Domenico
Chimico, nato a Palermo il 28 luglio 1886; si laureò in quell'università dove fu poi assistente. Nel 1911 si trasferì a Roma come assistente nell'Istituto di chimica dell'università [...] chimica organica ed inorganica (formule di struttura della urotropina e di derivati alchilici dell'acido barbiturico, analisi termica di alcuni sistemi di solfati), di chimica bromatologica (riconoscimento spettroscopico della colorazione artificiale ...
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urea Composto chimico, H2NCO−NH2, che si può considerare come l’ammide dell’acido carbammico o la diammide dell’acido carbonico.
Caratteri generali
L’u. rappresenta una delle forme a bassa tossicità [...] a catena lineare). Reagisce con la formaldeide dando le resine ureiche, con l’acido malonico e con i suoi esteri formando l’acido barbiturico, con l’alcol etilico a caldo e sotto pressione dando origine all’uretano. Nitrato di u. Sale dell’u. che si ...
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L'Ottocento: chimica. La chimica della vita
Noel G. Coley
La chimica della vita
La chimica animale e vegetale
Lo studio degli esseri viventi e di ciò che si riusciva a produrre da essi ha giocato un [...] eseguì numerose ricerche, a cominciare dallo studio dei derivati dell'acido urico, compresi l'allossano, l'acido barbiturico e i derivati dell'acido parabanico.
Baeyer realizzò una serie di reazioni di condensazione nella speranza di sintetizzare ...
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Chimica sopramolecolare
Jean-Marie Lehn
SOMMARIO: 1. Dalla chimica molecolare a quella sopramolecolare. 2. Riconoscimento molecolare: a) riconoscimento, informazione, complementarità; b) recettori molecolari; [...] componenti molecolari entro la struttura sopramolecolare.
I derivati della 2,4,6-triamminopirimidina e dell'acido barbiturico sono componenti complementari che possiedono le caratteristiche necessarie, poiché dovrebbero essere in grado di formare tra ...
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barbiturico
barbitùrico agg. e s. m. [dal fr. (acide) barbiturique, parziale adattam. del ted. Barbitursäure (Säure = acido), nome coniato dal chimico ted. A. Baeyer che nel 1863 preparò questo composto scaldando l’acido malonico (estratto...