SHOCK (XXXI, p. 613)
Ferdinando CORELLI
Ugo CERLETTI
Sullo shock, problema di enorme importanza teorica e pratica ed in continua evoluzione, numerosi studî sono stati condotti, nei varî paesi, specie [...] delimitazione, alquanto artificiale, pobbiamo risalire alle cure del sonno a permanenza, ottenuto mediante ripetute iniezioni di barbiturici (I. Klaesi, 1922), ai tentativi di narcosi con anidride carbonica (Louvenhart, 1929) e simili (v. psichiatria ...
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PSICHIATRIA (XXVIII, p. 446; App. II, 11, p. 624)
Lucio BINI
Neurofisiologia. - La funzione di stato di coscienza, intesa come quella di un direttore d'orchestra che controlla e stimola le attività psichiche, [...] in voga la terapia del sonno prolungato (abbandonata dopo il 1922 per le gravi intossicazioni da alte dosi di barbiturici). Anche questa cura, dopo un periodo di entusiastica diffusione, sta dimostrando la sua vera utilità in un limitato numero ...
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Eroina
Claudio Castellano
L'eroina è un composto chimico ottenuto per acetilazione della morfina; si presenta in forma di polvere bianca, inodore e solubile in acqua. Ha azione farmacologica simile [...] da quella pura, vengono aggiunte sostanze da taglio (lattosio, fibre di cotone, resina di gomma, e anche anfetamina, barbiturici, caffeina, cocaina) che danno volume alla polvere e ne potenziano l'effetto.
L'assunzione di eroina, come quella di ...
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Avvelenamento
Enrico Malizia
Gli avvelenamenti sono stati morbosi indotti in un essere vivente da sostanze patogene non viventi, chiamate veleni. Per veleno si intende qualsiasi sostanza che per le [...] uno o più sistemi o apparati: il sistema emopoietico (per es. benzene), il sistema nervoso centrale (per es. barbiturici, alcol metilico), il sistema nervoso periferico (per es. arsenico, piombo), il cuore e l'apparato circolatorio (per es ...
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Il settore industriale farmaceutico nel suo assieme comprende le attività relative alla ricerca, produzione e vendita di sostanze farmacologicamente attive, sintetiche o estrattive, di formulazioni farmaceutiche [...] attività farmacologica come i salicilati (1876), l'antipirina (1883), l'acetanilide (1886), l'aspirina (1899) e i primi barbiturici (1903). L'industria chimica ospitò i primi nuclei di sviluppo del settore farmaceutico e colse i motivi per affermare ...
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MORTE
Renato Boeri
(XXIII, p. 878; App. I, p. 876; II, II, p. 350)
Diagnosi di morte. − La diagnosi di m. ha subito negli ultimi decenni profonde modificazioni sia in base alla messa in evidenza di [...] la causa di m. non dev'essere un'intossicazione da farmaci capaci di deprimere il centro respiratorio quali i barbiturici e il meprobamato o l'eccesso alcoolico in condizioni ambientali d'ipotermia. Questo concetto della m. cerebrale, derivato dalla ...
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Neurofarmacologia
Leslie L. Iversen
La neurofarmacologia è una disciplina molto recente, nel pur giovane campo delle neuroscienze, e si interessa alla struttura chimica e agli effetti delle cosiddette [...] ma non guariscono la malattia.
I primi farmaci efficaci utilizzati nella cura dell'epilessia sono stati i barbiturici (tab. 1), che agiscono potenziando gli effetti del neurotrasmettitore inibitorio GABA (acido γ-amminobutirrico); essi sono tuttavia ...
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Necrosi
Matteo A. Russo
La necrosi (dal greco νεκρός, "morto") costituisce, insieme all'apoptosi (dal greco ἀπὸ, "da", e πτῶσις, "caduta"), una delle due forme di morte cellulare. Questa rappresenta [...] . Alcuni esempi sono rappresentati dalla proliferazione del reticolo endoplasmatico in risposta ad alcuni farmaci (barbiturici o idantoinici antiepilettici), o dai cambiamenti di struttura mitocondriale in relazione allo stato energetico, oppure ...
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Negli anni successivi all'ultimo conflitto mondiale il problema dell'a. ha assunto una rilevante importanza ed è stato oggetto di particolare attenzione sotto i più svariati aspetti, da quello medico-scientifico [...] considerato sostanza psicotropa ad azione deprimente del sistema nervoso centrale con analogie con gli oppiacei e i barbiturici: assunto contemporaneamente a questi esercita un'azione potenziante e sinergica. La soppressione brusca dell'alcool nell ...
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SCHIZOFRENIA (XXXI, p. 98)
Lucio BINI
Il progresso nella conoscenza dei molteplici aspetti di questa psicosi (o gruppo di psicosi), non ha chiarito molto la sua etiopatogenesi.
Il fattore genetico è [...] progresso con l'uso dei farmaci psicoplegici (v. psicofarmaci, in questa App.). I derivati promazinici, usati (assieme ai barbiturici) per la terapia del sonno prolungato, si sono dimostrati molto utili per le forme acute con agitazione; promazinici ...
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barbiturico
barbitùrico agg. e s. m. [dal fr. (acide) barbiturique, parziale adattam. del ted. Barbitursäure (Säure = acido), nome coniato dal chimico ted. A. Baeyer che nel 1863 preparò questo composto scaldando l’acido malonico (estratto...