PSICHIATRIA (XXVIII, p. 446; App. II, 11, p. 624; III, 11, p. 514)
Gian Carlo Reda
La p. in questi ultimi vent'anni ha presentato un notevole sviluppo, legato soprattutto ai progressi della psicofarmacologia, [...] quale la terapia del sonno era ritornata d'attualità: la clorpromazina, associata nel cosiddetto "coktail litico" a un barbiturico e a un antistaminico dei quali potenziava l'azione, avrebbe permesso, come infatti avvenne, l'induzione del sonno con ...
Leggi Tutto
Eroina
Claudio Castellano
L'eroina è un composto chimico ottenuto per acetilazione della morfina; si presenta in forma di polvere bianca, inodore e solubile in acqua. Ha azione farmacologica simile [...] da quella pura, vengono aggiunte sostanze da taglio (lattosio, fibre di cotone, resina di gomma, e anche anfetamina, barbiturici, caffeina, cocaina) che danno volume alla polvere e ne potenziano l'effetto.
L'assunzione di eroina, come quella di ...
Leggi Tutto
Anestesia
Alessandro Gasparetto
Giovanni Fierro
L'anestesia, dal greco ἀν-, privativo, e αἴσθησις, "sensazione", è uno stato di insensibilità determinato da cause organiche o indotto artificialmente. [...] .
a) Ipnotici. Sono i farmaci utilizzati specificamente per indurre sonno e amnesia. I più utilizzati oggi sono i barbiturici, in particolare quelli ad azione brevissima, come il tiopentale sodico (pentothal). Si tratta di sostanze che presentano ...
Leggi Tutto
Avvelenamento
Enrico Malizia
Gli avvelenamenti sono stati morbosi indotti in un essere vivente da sostanze patogene non viventi, chiamate veleni. Per veleno si intende qualsiasi sostanza che per le [...] uno o più sistemi o apparati: il sistema emopoietico (per es. benzene), il sistema nervoso centrale (per es. barbiturici, alcol metilico), il sistema nervoso periferico (per es. arsenico, piombo), il cuore e l'apparato circolatorio (per es ...
Leggi Tutto
Il settore industriale farmaceutico nel suo assieme comprende le attività relative alla ricerca, produzione e vendita di sostanze farmacologicamente attive, sintetiche o estrattive, di formulazioni farmaceutiche [...] attività farmacologica come i salicilati (1876), l'antipirina (1883), l'acetanilide (1886), l'aspirina (1899) e i primi barbiturici (1903). L'industria chimica ospitò i primi nuclei di sviluppo del settore farmaceutico e colse i motivi per affermare ...
Leggi Tutto
Neurofarmacologia
Leslie L. Iversen
La neurofarmacologia è una disciplina molto recente, nel pur giovane campo delle neuroscienze, e si interessa alla struttura chimica e agli effetti delle cosiddette [...] ma non guariscono la malattia.
I primi farmaci efficaci utilizzati nella cura dell'epilessia sono stati i barbiturici (tab. 1), che agiscono potenziando gli effetti del neurotrasmettitore inibitorio GABA (acido γ-amminobutirrico); essi sono tuttavia ...
Leggi Tutto
Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] il germe sarà diventato resistente all'antibiotico usato in modo scorretto. Alcuni casi di abitudine, come quelli da barbiturici, da anfetamina, da nicotina, sono spiegati dal fatto che tali sostanze inducono la formazione di enzimi metabolizzanti ...
Leggi Tutto
Rianimazione
Enrico Ciocatto
di Enrico Ciocatto
Rianimazione
sommario: 1. Introduzione: a) generalità e cenni storici; b) definizione; c) fini della rianimazione: ‛morte clinica' e ‛morte biologica'. [...] , talvolta ancora quasi incredibile, di individui avvelenati dal micidiale fungo Amanita phalloides o dal gas o dai barbiturici, oppure in condizioni di asfissia per annegamento o per gravissime crisi asmatiche o per insufficienza cardiorespiratoria ...
Leggi Tutto
barbiturico
barbitùrico agg. e s. m. [dal fr. (acide) barbiturique, parziale adattam. del ted. Barbitursäure (Säure = acido), nome coniato dal chimico ted. A. Baeyer che nel 1863 preparò questo composto scaldando l’acido malonico (estratto...