GALLI (Galli Curci), Amelita
Alessandra Di Marco
Nacque a Milano il 18 nov. 1882 da Enrico, banchiere, e da Enrichetta Bellisoni, d'origine spagnola e appassionata di canto, dalla quale fu avviata allo [...] alla trachea, ma la G. diede l'effettivo addio al palcoscenico solo il 24 genn. 1930, cantando nel BarbierediSiviglia. Da questo momento l'aggravarsi della malattia le consentì solo sporadiche apparizioni in concerti; nel 1935, dopo un intervento ...
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RAFFANELLI (Rafanelli), Luigi
Saverio Lamacchia
RAFFANELLI (Rafanelli), Luigi - Nacque il 21 marzo 1752, probabilmente a Pistoia; esordì come basso buffo nel 1774 in teatri toscani di provincia. Nel [...] a oublié de faire pour lui» (Moniteur universel, 10 gennaio 1790, in Di Profio, 2003, p. 327; Raffanelli interpretava Bartolo nel BarbierediSivigliadi Giovanni Paisiello).
Le sue notevoli qualità sceniche lo fecero accostare a Pierre-Louis ...
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SFORZA CESARINI, Sforza Giuseppe (Giuseppe)
Giampiero Brunelli
– Nacque a Roma il 10 giugno 1705 da Gaetano e da Vittoria Conti.
Sua madre era nipote di papa Innocenzo XIII (1721-24). Il padre era stato [...] in Algeri e per comporre un’altra opera nuova. Fu Il barbierediSiviglia, prodotto in condizioni avventurose, sotto l’assillo della fretta. Il duca Francesco morì di un colpo apoplettico la sera del 16 febbraio 1816: mancavano quattro giorni ...
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DE GRECIS, Nicola
Cecilia Campa
Nacque a Roma nel 1773. Nulla ci è noto circa l'apprendimento del canto e la sua formazione musicale, così come anche circa il suo debutto e l'inizio della sua carriera [...] Lorenza Correa, Luigi Zamboni, il 7 settembre in I pretendenti delusi di G. Mosca, il 19 ottobre nel BarbierediSivigliadi G. Paisiello. Tornato ancora al S. Moisè di Venezia nello stesso 1811, vi diede una apprezzatissima esecuzione della Cecchina ...
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MEDINI, Paolo
Antonio Rostagno
MEDINI, Paolo. – Nacque a Molinella (presso Bologna) il 25 genn. 1837 (alcune fonti riportano erroneamente 1831) da Giovanni e da Carlotta Ferri. Non si hanno notizie [...] il M. si distinse ricordiamo: Il barbierediSivigliadi G. Rossini (don Basilio, a Trieste nel 1865, 1866 e 1869), Gianni di Nisida di G. Pacini, La contessa d’Amalfi di Petrella, Marion Delorme di Carlo Pedrotti, Vittore Pisani di A. Peri, L’ebreo ...
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Mozart, Wolfgang Amadeus
Guido Turchi
Genio musicale assoluto, illimitato e versatile
In soli trent’anni di vita creativa Mozart disseminò di capolavori ogni settore dell’arte del comporre: dalla musica [...] Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais (lo stesso autore della precedente commedia Il barbierediSiviglia musicato più tardi nel 1816 da Gioacchino Rossini), famosa anche per essere attraversata da sentori sociali già rivoluzionari, che la versione ...
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GIANFERRARI, Vincenzo
Salvatore de Salvo
Nacque a Reggio Emilia il 10 ott. 1859 da Prospero e da Luigia Mussini. Iniziato lo studio del violino nella città natale sotto la guida di G. Tebaldi, fu successivamente [...] 22 maggio 1890, per la stagione del teatro Sociale di Rovereto, il G. diresse Il Guarany di A.C. Gomez, Norma e Lucia di Lammermoor di G. Donizetti, Fra diavolo di D. Auber e Il barbierediSivigliadi G. Rossini. Nel 1892 vinse il concorso Sonzogno ...
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DALL'ARGINE
Alberto Iesuè
Famiglia di musicisti emiliani attivi tra il XIX e il XX secolo.
Luigi, figlio di Pietro e Marianna Sottieri, nacque a Parma il 24 marzo 1808. Studiò con il maestro F. Carrozzi [...] , 10 dic. 1867), accolti positivamente da pubblico e critica. Meno fortunato fu il tentativo di rimusicare il libretto del BarbierediSiviglia. Dopo uno scambio epistolare con Rossini - il maestro pesarese consentì con arguta ironia alla dedicatoria ...
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DE ANGELIS, Teofilo
Nicola Balata
Nacque ad Artena (Roma) il 27 dic. 1866 da Vincenzo e Teresa Pecorari. Fu allievo della Regia Accademia di S. Cecilia a Roma, dove studiò clarinetto con il maestro [...] popolare, durante la quale poté accostarsi a opere di repertorio; diresse infatti il Don Pasquale di G. Donizetti, Crispino e la comare di L. e F. Ricci e Il BarbierediSivigliadi G. Rossini, cui vennero abbinati, di volta in volta, il ballo Sieba ...
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BASSI, Luigi
Ada Zapperi
Nato a Pesaro il 4 sett. 1766 da agiata famiglia, si trasferì presto a Senigallia, dove si suppone studiasse con P. Morandi (l'unica prova è data dal fatto che nel 1780 il B. [...] senza voce, cantò tutte le volte che ne ebbe occasione: il 27 apr. 1816 alla prima del BarbierediSiviglia del Morlacchi e il 29 ott. 1817 in una cantata di Weber, L'accoglienza.
Al Weber il B. mostrò sempre grande attaccamento ed amicizia, tanto da ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
figaro
fìgaro s. m. [dall’omonimo protagonista delle commedie di P.-A. Caron de Beaumarchais, Barbier de Séville (1775), Le mariage de Figaro (1784), e delle opere musicali che ne trassero, tra altri, Mozart, Le nozze di Figaro (1786), e Rossini,...