BARBIANO DI BELGIOJOSO, Lodovico
Orietta Lanzarini
La famiglia e la formazione scolastica
Figlio primogenito della pittrice Margherita Confalonieri e dell'architetto Alberico, Lodovico nacque a Milano [...] il 1° dicembre 1909, seguito da altri cinque fratelli: Eugenia (1911), Paola (1914), Teresa (1916), Giuseppe (1924) e Gaetano (1927).
Stimolato dall'esempio dei genitori, il giovane Lodovico rivelò ...
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MANCINI, Carlo
Federico Trastulli
Figlio di Lorenzo e della contessa Lucrezia Barbiano di Belgioioso, nacque a Milano il 28 febbr. 1829.
L'ambiente domestico fu determinante nella formazione del suo [...] carattere e della sua futura attività artistica. Da un lato il giovane crebbe alimentando un fervido amore per la patria, che nel 1859 lo spinse ad arruolarsi in Piemonte con i volontari in compagnia del ...
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BANFI, Gian Luigi
Manfredo Tafuri
Nato a Milano il 2 apr. 1910, nella stessa città si laureò nel 1932 e partecipò poco dopo alla fondazione dello studio "BBPR", insieme con L. Barbiano di Belgioioso, [...] E. Peressutti, E. N. Rogers: loro intento era la costituzione di un gruppo di lavoro compatto, capace di sfruttare gli apporti individuali all'interno di una metodologia comune. Ciò è tanto più significativo ...
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CITTADINI
Giovanna Grandi
Di questa famiglia di pittori di origine milanese operosi nei secc. XVII-XVIII, soprattutto in Emilia, l'artista più conosciuto è Pier Francesco, noto anche come il Franceschino [...] molto lento nel dipingere e ne enumera anche alcune opere: nella propria villa (già Sampieri, poi Malvasia), sulla via di Barbiano; in S. Tomaso del Mercato; in S. Cristina di Pietralata; alla Madonna di Miramonte, dove collaborò con D. Mengazzini ...
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GARDELLA, Ignazio Mario
Stefano Guidarini
La famiglia e gli anni della formazione
Nacque a Milano il 30 marzo 1905 da Arnaldo e Rosa Balsari, primogenito, seguito dalle sorelle Laura (1906-1990) e Camilla [...] , Piero Bottoni, Mucchi, Peressutti, Romano, Mario Pucci, Aldo Putelli, ai quali si unirono nel 1945 Ezio Cerutti, Barbiano di Belgiojoso (ritornato dal campo di concentramento di Mauthausen-Gusen) e Rogers (rifugiato in Svizzera durante la guerra ...
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GRADI (Grady), Luigi Napoleone
Sergio Cortesini
Nacque il 26 sett. 1860 a Santa Cristina, presso Pavia, da Giuseppe e da Emilia Bianchi.
Nel 1870 la famiglia viveva già a Milano, in corso Concordia [...] 1885 presentò all'Esposizione dell'Accademia di Brera il Ritratto del signor Emilio Pizzi, il Ritratto del defunto principe Antonio Barbiano Belgioioso d'Este, uno Studio dal vero (ubicazioni ignote) e Volle morir così (ripr. in Lucilio, p. 834), uno ...
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AMIDANO, Giulio Cesare
Armando O. Quintavalle
Figlio di Luigi, e chiamato anche Pomponio perché confuso con un suo fratello che faceva il notaio. Nacque a Parma nel 1566; discepolo di Gerolamo Bedoli, [...] , ivi, copia con varianti del quadro di Annibale Carracci nel Palazzo Reale a Napoli, che replica anche nella chiesa di Barbiano presso Felino (Parma); ed altri dipinti.
Fonti e Bibl.: Parma, Museo di Antichità, R. Baistrocchi, Guida di Parma, ms. n ...
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CERACCHI, Giuseppe
Sandra Vasco Rocca
Marina Caffiero
Figlio di Domenico, orefice, e di Lucia Balbi, figlia dell'orefice Bartolomeo, nacque a Roma il 4 luglio 1751.
Domenico, figlio di Silvestro, anche [...] a Vienna. Qui ricevette ospitalità dal cancelliere, principe W. A. von Kaunitz-Rietberg, cui era stato segnalato dal conte Barbiano di Belgioioso, ambasciatore d'Austria a Londra (con quest'ultimo il C. tenne una vivace corrispondenza riportata da ...
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PAOLO di Bernardino di Antonio del Signoraccio
Alessandro Nesi
PAOLO di Bernardino di Antonio del Signoraccio (Fra Paolino da Pistoia). – Figlio del pittore Bernardino di Antonio del Signoraccio e di [...] di due Sacre Conversazioni – nella chiesa di S. Lucia a Barbiano, presso San Gimignano (ma proveniente dal locale convento di S. disposizione delle figure da quelle dipinte nel 1525 per Barbiano e Bibbiena. La prima, eseguita nel 1530 nuovamente per ...
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BETTISI, Leonardo, detto Don Pino
Giuseppe Liverani
Nato a Faenza da Antonio (o Ascanio?), è uno dei maestri maiolicari più noti del movimento "compendiario" o dei "bianchi" di Faenza, con G. B. Dalle [...] -20), e la "grottesca" su fondo blu che il Malagola ha veduto sulle due fiasche con lo stemma Guastavillani nella villa di Barbiano, la maggior parte delle opere note munite di marca appartengono o a pezzi totalmente bianchi o ad altri con ornato del ...
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barba1
barba1 s. f. [lat. barba]. – 1. a. L’insieme dei peli che coprono le guance e il mento dell’uomo: b. lunga, corta; b. folta, rada; b. bianca, bionda, rossa, nera; b. a punta o a pizzo, a spazzola; b. dura, morbida; avere, portare la...
barba2
barba2 s. m. [forse da barba, traslato infantile per «uomo anziano»], invar. (ma il plur. è rarissimo). – 1. ant. e settentr. Zio: l’opere sozze Del b. e del fratel (Dante). 2. Pastore valdese, e per estens., in Piemonte, valdese, protestante...