Nato il 14 marzo 1828 a Moulins (Allier) da nobile famiglia, venne inviato a Parigi per compiervi i primi studî, e nel 1838 vi fu raggiunto dai genitori: Nel 1839 s'inscrisse alla facoltà di legge. Il [...] de F. Villon, Rondels à la manière de Ch. d'Orléans). Cosicché è vano distinguere le raccolte poetiche "artistiche Beuve, Lundis, XIV; J. Lemaître, Les contemporains, I; J. Barbeyd'Aurevilly, Les oeuvres et les hommes; e particolarmente: M. Fuchs, Th ...
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Scrittrice francese nata verso la metà del sec. XVII; morta nel 1708. Deve la sua fama principalmente alle sue opere d'immaginazione. Oltre a un romanzo, Histoire d'Hippolyte comte de Douglas, abbiamo [...] il Lesage per il Gil Blas e, per il Ruy Blas, Victor Hugo.
Bibl.: J. Barbeyd'Aurevilly, Mémoires historiques et littéraires, Parigi 1893, pp. 69-81; Comtesse d'Aulnoy, Mémoires, Parigi 1902 (in Choix de mémoires des femmes françaises aux XVII, XVIII ...
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Celebre dandy, nato a Londra il 7 giugno 1778. A Eton, dove compì i primi studî, si rese ben presto noto per il suo spirito pronto e per l'eleganza del vestire. S'iscrisse nel 1794 all'Oriel College di [...] Bon Sauveur, vi morì miseramente il 30 marzo 1840.
Bibl.: W. Jesse, Life of Brummell, Londra 1844 (2ª ed., 1885); J. Barbeyd'Aurevilly, Du dandysme et de George Brummell, Parigi 1845; R. Boutet de Monvel, George Brummell et George IV, Parigi 1906; L ...
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Scrittore francese, nato a Parigi nel 1888. Tutta la sua opera s'ispira a una concezione cattolica integrale e intransigente, che si afferma con una violenza apocalittica a volte volutamente crudele, lieta [...] del male in quanto peccato, opera volontaria dell'uomo contro Dio, il B. si apparenta senza dubbio a scrittori cattolici quali J. Barbeyd'Aurevilly, E. Hello, A. Villiers de l'Isle-Adam, E. Drumont, L. Bloy, ch'egli stesso riconosce suoi maestri; ma ...
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Scrittrice, nata a Parigi nel 1808, ivi morta nel 1891. Figlia d'un ministro di Carlo X, Auguste de La Ferronays, subì in giovinezza l'influsso del Lamennais, che restò in lei incancellabile. Nel 1830 [...] pregi dello stile, in cui severità e grazia si fondono naturalmente. Di parecchi di essi esistono traduzioni italiane.
Bibl.: Barbeyd'Aurevilly, Les oeuvres et les hommes, V (Les bas-bleus), Parigi 1878; T. Filangieri Ravaschieri Fieschi, P.C. e la ...
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Questo vocabolo, nato in Inghilterra nei primi anni dell'Ottocento, e molto usato in tutto il primo trentennio di quel secolo, designò un gruppo di giovani della cosiddetta alta società di Londra, che [...] tra le classi elevate dell'Europa continentale-. L'ultimo dandy fu Jules BarbeyD'Aurevilly (v.), che dettò la teoria del dandyism. Dopo, il dandy degenerò in snob.
Bibl.: J. BarbeyD'Aurevilly, Dy Dandysme et de G. Brummel, Parigi 1887; J. Boulenger ...
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Poeta (castello di Cayla, Tarn, 1810 - ivi 1839). Dopo gli studî al Collège Stanislas di Parigi, e l'amicizia con J. Barbeyd'Aurevilly, che ebbe anche in seguito su di lui una certa influenza, fece parte [...] prosa Le Centaure e La Bacchante (pubbl. post.). I suoi versi sono mediocri, ma il loro valore è di documento d'una esperienza artistica e spirituale profondamente vissuta. Importanti anche il suo Journal (1862) e la sua corrispondenza. n La sorella ...
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Scrittore francese (Lione 1859 - Neuilly-sur-Seine 1918). Influenzato dal padre, cattolico e legittimista, e da un fratello, cultore di scienze occulte, appassionato delle opere di Wagner, iniziò la sua [...] carriera letteraria come discepolo di Barbeyd'Aurevilly. Si rese noto per certi atteggiamenti eccentrici, ritenendosi puro cavaliere dello spirito come un Parsifal in lotta col suo tempo irreligioso e materialistico, e dandosi la qualifica di sār (" ...
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Incisore (Valognes 1847 - Parigi 1898). Incise per lo più vedute e scene di genere, integrando l'acquaforte con la puntasecca e l'acquatinta, con effetti di grande finezza. Ha illustrato soprattutto i [...] romanzi di Barbeyd'Aurevilly. ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] il mostro Gilles de Rais, e le messe nere moderne che rinnovano i fasti del sabba.
13. Barbeyd'Aurevilly e Villiers de l'Isle-Adam
Barbeyd'Aurevilly, un altro ‛santo padre' del decadentismo, a cavallo di due generazioni, la frenetica del 1830 e la ...
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