PIETRO da Mantova
Giuseppe Gardoni
PIETRO da Mantova (Petrus de Mantua, Petrus Mantuanus, Petrus Alboinis de Mantua, Petrus Alboini Mantuanus). – Nacque da Giovanni attorno alla metà del Trecento, con [...] 1978, pp. XI s.
Dictionnaire des Sciences Philosophiques, a cura di A. Franck, V, Paris 1851, p. 102; C. Dionisotti, Ermolao Barbaro e la fortuna di Suiseth, in Medioevo e Rinascimento. Studi in onore di Bruno Nardi, Firenze 1955, pp. 219-253; C ...
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CONTI, Augusto
Mario Themelly
Nacque a San Pietro alle Fonti, fraz. di San Miniato (Pisa), il 6 dic. 1822 da Natale e Anna Passetti. Nelle scuole di quel comune trasse "dallo studio dei poeti e dalla [...] il Processo d'unificazione nazionale con la politica d'espansione coloniale: "perché sbraitare di conquista iniqua co' barbari e selvaggi? ... solo una nazione guerriera ... può chiamarsi veramente grande" (ibid., p. 400).
Nei Nuovi discorsi del ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] e accusò i Guasconi e gli studenti di altre "nazioni" meridionali di abbassare i valori umanistici con la loro barbarie. Dolet cercò incautamente l'appoggio dell'autorità del D. che, sposato ad una guascone, non poteva certo condividere quelle ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] Dolet (26gennaio e 22 apr. 1534)appare tutta l'irritazione di quest'ultimo per la ciarlataneria del C. e dei suoi barbari compatrioti, che irretivano il re con molte imposture, a dispetto dei non meno eccellenti dotti francesi. Il Dolet scrisse anche ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] un indirizzo di saluto che presentava il re come l'inviato del Signore che avrebbe pacificato Firenze e strappato Gerusalemme ai "barbari" (Op., pp. 960 s.).
Del resto il F. che, nel momento più acuto della crisi fiorentina, si era ritirato a Careggi ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...