DIEDO, Alvise
Franco Rossi
Figlio di Marco, del ramo da Ss. Apostoli della antica famiglia appartenente al patriziato veneziano, e di una nobildonna veneziana intorno alla quale dalle fonti nulla è [...] giunto a Zara morì d'allegrezza e fu sepolto a S. Giovanni e Paolo con iscrizione".
Inspiegabile, in tale passo del Barbaro, la notizia della morte del D., che sarebbe avvenuta per la gioia di essere ritornato in patria pur avendo lasciato il figlio ...
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ANTONIO da Rho
Riccardo Fubini
Frate minorita e umanista. Nato verso il 1398, di umile origine campagnola, entrò a diciotto anni nell'Ordine francescano, per sottrarsi, come egli accenna in uno scritto [...] a Sartheano Opera, Roma 1688, pp. 407 s.; L. Vallae Opera, Basileae 1540, pp. 392, 401; [Quirini] Epistulae Fr. Barbari... Diatriba praeliminaris, Brixiae 1741, p. LXXX; Gasparini et Guiniforti Barzizzae Opera, a cura di G. L. Furietti, Roma 1723, II ...
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BONISOLI, Ognibene (Ognibene da Lonigo, Omnibonus Leonicenus o Leonicensis Vicentinus, Pantagathus Vicentinus, Panágathos Leonikēnos)
Gianni Ballistreri
Nato a Lonigo verso il 1412 da un Enrico, si recò [...] Bibl. Civica di Bergamo (cod. Lambda II 32, cc. 145-46); un'altra ancora è a pp. 176-78 delle Epistolae diF. Barbaro.
Corretto prosatore latino, il B. si provò con minor successo anche nella poesia: di lui conosciamo l'ode saffica In funere Victorini ...
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CONTRARIO, Andrea
Rosario Contarino
Nacque a Venezia agli inizi del secolo XV da una famiglia di origine ferrarese, i cui componenti, grazie alle benemerenze verso la Repubblica, erano stati ascritti [...] furono i suoi contatti con Nicola Sagundino, che probabilmente gli fu maestro di greco, ma soprattutto con Francesco Barbaro, animatore delle correnti umanistiche veneziane nella prima metà dei secolo. Proprio quest'ultimo verso il 1450 segnalò il ...
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ANGILBERTO
Margherita Giuliana Bertolini
Salito alla cattedra di S. Ambrogio il 27 od il 28 giugno 824, la resse per oltre trentacinque anni. Fu uno dei più importanti presuli milanesi: si deve ad A [...] ad alcuni documenti del Codex Diplomaticus Langobardiae, in Arch. stor. lombardo, s.8, II (1950), p. 234; Dall'invas. dei Barbari all'apogeo del Governo vescovile (493-1002), in Storia di Milano, II, Milano 1954, pp. 273, 326, 381-383, 390 s ...
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FIESCHI, Giovanni
Giovanni Nuti
Figlio di Luchino, consignore di Torriglia, e di Costanza Orsini, nacque a Genova nella prima metà del sec. XIV. Avviato alla carriera ecclesiastica, fu ordinato sacerdote [...] 1955, ad Indicem; A. Sisto, I feudi imperiali del Tortonese (secoli XI-XIX), Torino 1956, ad Indicem; P. Brezzi, Barbari, feudatari, Comuni e signorie, in Storia del Piemonte, I, Torino 1960, p. 155; M. Casale. La magnifica Comunità di Torriglia ...
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PATRONI, Giovanni
Fabrizio Vistoli
PATRONI, Giovanni. – Nacque a Napoli il 20 settembre 1869 da Domenico e Giacinta Barone.
Dopo aver conseguito «in patria» la laurea in lettere con il massimo dei voti [...] gli guadagnò le simpatie del regime fascista, attratto da una teoria che sanciva la superiorità della civiltà romana sui «barbari nordici», ma segnò l’inizio dell’oblio della sua opera, comunque meritoria per aver contribuito a inoculare nuova linfa ...
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ANSELMO
Margherita Giuliana Bertolini
Successe ad Ansperto nella cattedra arcivescovile di Milano nel marzo 882, secondo arcivescovo di questo nome. Caratteristica essenziale dell'azione di A., sia [...] , p. 12; C. G. Mor, L'età feudale, l, Milano 1952, pp. 4, 13 s., 42; E. Besta-G. P. Bognetti, Dall'invasione dei barbari all'apogeo del governo vescovile, in Storia di Milano, II, Milano 1954, pp. 422 s., 427, 429, 432, 436, 790-792, 798, 800 s., 809 ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] fino a questi ultimi anni inedita; abbozzò un geniale schema, nel 1824, di un lavoro Della influenza delle invasioni dei barbari sulla favella italica, ma rimase uno schema (Scr. lett., I, 405-410).
Erano anche gli anni della sempre più stretta ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Valeriano
Gino Benzoni
Come informa il profilo, sulla base di dati da lui forniti incluso nel volume glorificante gli Incogniti, nacque a Milano, il 3 genn. 1593, da Anna [...] quale aveva rapporti, se non d'amicizia, per lo meno di studio ché la sua epitome Del regno d'Italia sotto i barbari uscirà, in varie edizioni [1 ed., Torino 1660], corredata di ben 782 "annotationi" del C. volte all'ampliamento esplicativo del testo ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...