Sirk, Douglas
Renato Venturelli
Nome d'arte di Hans Detlef Sierck, regista tedesco, di origine danese, nato ad Amburgo il 26 aprile 1897 e morto a Lugano il 14 gennaio 1987. La sua carriera cinematografica, [...] western (Taza, son of Cochise, 1954, Il figlio di Kociss), nel peplum (Sign of the pagan, 1954, Il re dei barbari), nell'avventura (Captain Lightfoot, 1955, Il ribelle d'Irlanda). Raggiunse però i risultati migliori con la serie dei melodrammi che ...
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Hopkins, Miriam (propr. Ellen Miriam)
Anton Giulio Mancino
Attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Bainbridge (Georgia) il 18 ottobre 1902 e morta a New York il 9 ottobre 1972. Fu una [...] dopo gli anni Trenta, periodo cui risalgono altre due sue prestazioni di rilievo, in Barbary coast (1935; La costa dei barbari) di Hawks e in The old maid (1939; Il grande amore) di Edmund Goulding.
Bibliografia
C. Linssen, 'Unfortunately, I am ...
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Schulberg, Budd
Sebastiano Lucci
Romanziere e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 27 marzo 1914. Attento osservatore della realtà sociale e delle dinamiche personali, sia nelle sue opere [...] . Abbandonata l'attività cinematografica (dopo aver scritto la sceneggiatura di Wind across the everglades, 1958, Il paradiso dei barbari, di cui seguì anche il montaggio dopo l'allontanamento dal set del regista Nicholas Ray), dagli anni Sessanta si ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] adeguarsi a un modello ideale di umanità, bensì la cultura concepita come lo sviluppo verso uno stato sociale contrapposto alla barbarie, che caratterizza la vicenda storica del genere umano o di una sua determinata parte. Il trapasso dal significato ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] Ap 19,17-21; ma cfr. anche 2 Maccabei 15,33.
122 Lact., mort. pers. 9,2.
123 Sulla persecuzione anticristiana come barbara negazione dell’humanitas e interna malattia della patria minata dalla tirannide, cfr. Lact., inst. VI 15,12; e VI 6,14-18, con ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] Bernardi di venire a Roma, nuova "Babilonia", ricettacolo di vizi che le avevano attirato il sacco del 1527 a opera dei "barbari" e che le sarebbero stati causa di ben "maggior flagello". Ottenuta nel maggio 1533 un'altra licenza, ritornò a Lucca ...
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BRACCI, Pietro
Hugh Honour
Figlio dell'intagliatore Bartolomeo Cesare (1652-1739) e di Anna Francesca Lorenzoni, nacque a Roma il 16 giugno 1700. La tradizione vuole che prima di praticare la scultura [...] alla destra del fornice maggiore verso S. Gregorio e le teste di tutti gli altri sette barbari. Secondo il suo Diario (Gradara, 1920, p. 98), eseguì anche "otto Teste dell'Imperatore Costantino e 4 altre testa di Soldati e donne mancanti alli 8 ...
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DONDI DALL'OROLOGIO, Francesco Scipione
Paolo Preto
Nacque a Padova il 19 genn. 1756 dal marchese Gasparo e da Maria Antonietta Cittadella. Studiò nel collegio dei nobili di Modena; tornato in patria [...] al neonato Regno Italico, traboccava di retorica e di ridondanti espressioni di entusiasmo per il nuovo regime: agli Austriaci, "barbari" dileguatisi "come l'acqua in sulla terra", subentrava il governo dell'"Eroe del secolo", che "tanto caramente ci ...
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DAUPHIN (Daufin, Dophin, d'Offin; italianizzato: Delfino, Delfin, Dolphino), Charles (erroneam. anche Claude o Claude-Charles)
Jacques Thuillier
Nacque certamente in Lorena (Félibien, 1679 e 1685) verso [...] delle sale.
Con Miei il D. partecipò all'illustrazione della sontuosa opera di E. Tesauro, Del Regno d'Italia sotto i barbari (pubblicata a Torino nel 1663; ma in preparazione almeno dal 1660) e soprattutto, già da prima del 1663, dipinse per Madama ...
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PITRE, Giuseppe
Fabio Dei
PITRÈ, Giuseppe. – Nacque il 22 dicembre 1841 a Palermo, nel quartiere portuale di Borgo, da Salvatore e da Maria Stabile. Il padre, marinaio, morì prematuramente di febbre [...] scritti sulle feste, sulle superstizioni e sui ‘pregiudizi’, Pitrè mostra spesso imbarazzo per gli aspetti più arcaici o barbari degli usi siciliani, consapevole delle accuse di arretratezza che venivano dal nord: e per difendere quel folklore nel ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...