MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] -206 (trad. it. J. Porcher, I manoscritti miniati, in J. Hubert, J. Porcher, W.F. Volbach, L'Europa delle invasioni barbariche, Milano 1968, pp. 105-206); C. Bellinati, S. Bettini, L'epistolario miniato di Giovanni da Gaibana, Vicenza 1968; K. Berg ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] è di que' buoni antichi, che durarono dalli primi imperatori sino al tempo che Roma fu ruinata e guastata dalli gotti e da altri barbari; l'altra durò tanto che Roma fu dominata da' gotti e ancora cento anni di poi; l'altra, da quel tempo sino alli ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] all'alberatura di navi persiane catturate a Salamina, qualificandosi in qualche modo come un monumento alla vittoria sui Barbari. Il successivo sviluppo della tipologia vede la progressiva integrazione del tipo a sala ipostila con il koilon di ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] dei mutamenti di cultura architettonica dopo la conquista longobarda della città (642), rimasta fino ad allora luogo "di confine tra il mondo barbarico e il mondo greco-arabo" (Lopez, 1937, trad. it. p. 287). Anche in questo caso, sono i tituli a far ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] , ma anche e soprattutto simbolico) del p. degli imperatori romani e con la volontà già dei loro successori romano-barbarici di ricollegarsi a tale prototipo. Si hanno così, tra le altre, attestazioni riferite al p. teodoriciano di Ravenna, che ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] per l'Adorazione dei magi di Filippino, in Gli Uffizi. Studi e ricerche, V (1988), pp. 59, 70; A. Natali, Re, cavalieri e barbari. Le "adorazioni dei magi" di L. e Filippino Lippi, ibid., pp. 73-84; C. Pedretti, L. architetto, Milano 1988; Id., L. da ...
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ANIMALISTICI, Stili
A. Melucco Vaccaro
La definizione di stile a. (o anche ornamentazione animalistica) si applica a quelle decorazioni dove le raffigurazioni di animali non sono di tipo naturalistico, [...] non sono sufficienti per concludere se si tratti di correnti commerciali o di scambi di doni tra le aristocrazie barbariche; resta anche aperto il problema della possibile divaricazione tra età della deposizione ed età del reperto quando si tratti ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] Taranto e le imprese di Ducezio in Sicilia. Un mondo nuovo va ora affacciandosi alla storia, il mondo dei popoli barbari di lingua osco-umbra, gli "Italici" dei linguisti, abitanti le inospiti montagne dell'interno della penisola. Il loro moto di ...
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Vedi MILETO dell'anno: 1963 - 1963 - 1995
MILETO (Μίλητος, Milētus)
G. Colonna
La più importante città d'Asia Minore, capoluogo della Ionia. Si affacciava con un ottimo porto sul golfo, ora interrato, [...] dei Branchidi (da cui il nome di Branchödai dato talvolta al santuario). Durante l'arcaismo la sua fama si estese anche presso i "barbari": il faraone Necao II inviò in dono la tunica indossata nella battaglia di Megiddo (6o8 a. C.), i re di Lidia e ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] Brixiae Historica. Fontes, 8), Brescia 1984; A. Peroni, L'arte nell'età longobarda. Una traccia, in Magistra Barbaritas. I barbari in Italia (Antica Madre, 7), Milano 1984, pp. 229-297; V. Pialorsi, Monete della zecca di Brescia nelle collezioni dei ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...