Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] dichiarò guerra a C., ma fu vinto ad Adrianopoli e a Crisopoli, e dovette arrendersi; poi, avendo stretto accordi con i barbari del Danubio, fu condannato a morte. C. dal 324 rimase unico imperatore. Subito dopo fece uccidere il figlio Crispo a Pola ...
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Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492).
Il giudizio sul Medioevo
La [...] declinate e scomparse. Ciò che era stato costruito, scolpito, dipinto nell’intervallo, veniva bollato come ‘gotico’, dal nome dei barbari saccheggiatori di Roma del 410. L’idea di un intervallo di 10 secoli che separava una decadenza da una rinascita ...
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Susa Comune della prov. di Torino (11,3 km2 con 6746 ab. nel 2008, detti Segusini). Il centro è situato a 503 m s.l.m. in una conca alpestre nella valle omonima, sulle rive della Dora Riparia, ai piedi [...] via che da Torino per il Monginevro conduceva oltralpe, al principio del 4° sec. fu cinta di mura per la minaccia dei barbari. Sotto i Franchi, S. e la valle costituirono un’unica diocesi con la Moriana, fino a che sotto gli ultimi Carolingi furono ...
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civiltà e civilizzazione
Adriano Prosperi
Cultura, civiltà, identità
Cultura, civiltà, identità: tre termini dalle storie diverse e riferiti a contenuti diversi ma che nascono dalla volontà di definire [...] definizione degli «altri da noi» col termine «barbari», che registra con imitazione onomatopeica il suono di delle sue abitudini: si chiama eresia (secondo Castellion) o barbarie (secondo Montaigne) ciò che non appartiene alle proprie abitudini. ...
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Sociologo e storico italiano (Portici 1871 - Mont-Pélerin, Ginevra, 1942). In collaborazione con C. Lombroso, scrisse La donna delinquente (1893); svolse poi sul Secolo di Milano e altrove attività di [...] dei Cesari (1925); romanzi storici (Le due verità, 1926; La terza Roma: la rivolta del figlio, 1927; Gli ultimi barbari. Sudore e sangue, 1930); la trilogia: Aventure, Bonaparte en Italie (1936, trad. it. 1947); Reconstruction, Talleyrand à Vienne ...
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TEUTONI (gr. Τεύτονες, lat. Teutoni)
Plinio Fraccaro
Stirpe germanica, già nota a Pitea di Marsiglia per il commercio dell'ambra, e che, al suo apparire nella storia, abitava sulla costa occidentale [...] Gallia, ritornarono nella provincia romana e inflissero ai Romani una tremenda sconfitta ad Arausio (105). Neppure allora i barbari marciarono sull'Italia; i Teutoni continuarono a scorrazzare per la Gallia, mentre i Cimbri passavano in Spagna. Nel ...
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PICTI
Plinio Fraccaro
. Popolazione che abitava l'antica Caledonia, l'attuale Scozia. Il nome non appare che verso la fine del sec. III d. C. in Eumenio (Panegynci lat., VI, 12: non dico Calidonum aliorumque [...] venuti d'Irlanda. Alla fine del 359 Giuliano aveva dovuto inviare da Lutezia le sue migliori truppe per respingere gli stessi barbari. Più grave ancora fu l'attacco che essi intrapresero contro la provincia romana nel 368, d'accordo con Sassoni e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Balbo
Maria Fubini Leuzzi
Tra le figure più note del 19° sec. in Italia, Cesare Balbo si distingue per la complessa personalità, poco riducibile a schemi: protagonista del Risorgimento, provvisto [...] e privata, gli appelli contro la repressione della libertà di opinione.
Tra i suoi scritti egli ricorda la Storia d’Italia sotto ai barbari, la traduzione di Tacito, le Quattro novelle di un maestro di scuola, la Vita di Dante. Aveva messo mano a una ...
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Il saeculum: l’elefante nella stanza
Peter Brown
Ritornare alle lezioni tenute al Warburg Institute nel 1958 su Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo nel quarto secolo significa ritornare a una [...] neoplatonismo alessandrino, in Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo, cit., p. 143.
6 E.A. Thompson, Il cristianesimo e i barbari del Nord, in Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo, cit., p. 88.
7 A. Momigliano, Introduzione, cit., p. 13 ...
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Treviri
Città della Germania, nella Renania-Palatinato, posta sulla Mosella. Fondata da Augusto tra il 16 e il 13 a.C. nel territorio dei treveri, entro i confini della Gallia Belgica, col nome di Augusta [...] prima, e sede del cesare d’Occidente. Tutti gli imperatori da Costantino in poi vi trascorsero parte del regno. Minacciata dai barbari, perse (forse 413) la prefettura a vantaggio di Arles. Dopo la metà del sec. 5°, T. passò in possesso dei franchi ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...