elleni
Originariamente nome di una popolazione della Tessaglia meridionale, divenne poi il nome che tutti i greci diedero a sé stessi. Omero usa una sola volta il termine panelleni in un passo assai [...] poi quello romano, nonostante Isocrate avesse inteso la sua «riforma» in senso diametralmente opposto, in quanto, considerando i barbari inadatti all’attività spirituale, pensava di escludere dal nome di e. i connazionali incolti, e di non estenderlo ...
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Scontro avvenuto nel 451 d.C. tra Ezio e Attila in una pianura del territorio dei catalauni, antica popolazione gallica. Si registrò un enorme numero di morti e nessuno uscì dalla lotta nettamente sconfitto, [...] ma Ezio e il suo esercito, composto da romani e barbari (caratteristico esempio della nuova realtà militare dell'Impero), ottennero lo scopo di indebolire Attila e di riconsolidare il prestigio romano in Gallia. ...
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yavana
Termine usato dalle fonti indiane antiche in riferimento a popolazioni di origine greca (ioni), con particolare riferimento ai . In seguito y. vennero chiamati genericamente i popoli stranieri [...] giunti in India dal Nord-Ovest, spesso in un’accezione spregiativa analoga a quella del termine «barbari». Y. vennero anche definiti gli invasori musulmani. ...
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Figlio (Massa Marittima 325 - Pola 354) di Giulio Costanzo, scampò col fratello Giuliano (l'Apostata) alle stragi di Costantinopoli del 337; nel 351 fu nominato Cesare dal cugino Costanzo II, con l'incarico [...] di vigilare sulla prefettura d'Oriente. Dapprima governò saggiamente e respinse incursioni di barbari, poi provocò, per la sua crudeltà, lo sdegno di Costanzo II che, dopo averlo sottoposto a giudizio, lo fece uccidere. ...
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Uomo politico e generale (n. 360 circa - m. 408). Di origine vandala, ricevette dal morente imperatore Teodosio (395) la tutela dei figli Arcadio e Onorio ma, caduto in disgrazia presso il primo, si dedicò [...] Goti (402 e 405) in Italia e degli Alani (406) in Gallia, ma poi, sospettato di politica ambigua verso i barbari, fu processato e giustiziato.
Vita e attività. Di padre vandalo e di madre probabilmente romana, iniziò giovanissimo la carriera militare ...
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Imperatore romano (218 circa - 268 d. C.), figlio dell'imperatore Valeriano, regnò insieme col padre dal 253 al 260, esplicando un'attività esclusivamente militare. Liberò la Gallia dall'invasione degli [...] in Pannonia e in Mesia. Dopo la morte di Valeriano, rimasto solo nel governo dell'Impero mentre i barbari continuavano a premere da ogni parte, dimostrò un'energia inflessibile, e seppe prendere efficaci provvedimenti. Riorganizzò l'esercito ...
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Città della Somalia (70.000 ab. circa nel 1990), nella Regione del Nordovest, importante scalo marittimo sul Golfo di Aden. Industria del cemento, favorita anche dalla presenza di depositi di gesso. Attiva [...] la pesca.
Fondata, secondo la tradizione, dai Tolomei d’Egitto che la chiamarono così per i ‘barbari’ che abitavano il retroterra somalo, cadde verso il 10° sec. d.C. in mano araba e fu poi inclusa nello Stato musulmano di Adel. Nel 1875 il khedīw d’ ...
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Wei Yuan
Storico e geografo cinese (Shaoyang, Hunan, 1794-Hangzhou, Zhejiang, 1857). Fu leader della «scuola di Gongyang» (Gongyangxue), caratterizzata da tendenze moderniste e interesse per l’Occidente. [...] Pubblicò il famoso Saggio illustrato sui paesi d’oltremare, in cui espose la teoria di studiare la superiore tecnologia dei barbari occidentali, al fine di sconfiggerli. ...
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Storico greco (400 a. C. circa - 340 circa). Scrisse le ῾Iστορίαι in 30 libri, dal ritorno degli Eraclidi (1104 a. C.) all'assedio di Perinto da parte di Filippo II di Macedonia (340 a. C.): una storia [...] universale in cui erano anche esposte le vicende dei popoli barbari che erano stati in rapporto coi Greci.
Vita e opere
Nativo di Cuma nell'Eolide, E. visse in Atene, ove fu discepolo di Isocrate che lo avrebbe esortato a occuparsi di storia. ...
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Imperatore romano d'Occidente (m. 480 d. C.). Aveva ereditato dallo zio, comes Marcellino, un comando militare in Dalmazia; sposò Verina, nipote dell'imperatore d'Oriente Leone I, il quale lo inviò in [...] Italia contro l'imperatore Glicerio, da lui non riconosciuto. Proclamato imperatore (474), tentò di opporsi ai barbari; ma per l'insuccesso del patrizio Ecdicio fu costretto a riconoscere ai Visigoti il possesso dell'Alvernia. Oreste, capo delle ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...