L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Turingi
Ursula Koch
I turingi
La regione del medio corso dell’Elba, del Saale e dell’Unstrut, insieme alla zona [...] seconda metà del V secolo compaiono nelle fonti archeologiche della Germania centrale forti influssi della cultura dei barbari della regione del Danubio, germano-orientali/unni. La deformazione artificiale del cranio trovò molti seguaci. La sepoltura ...
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PALLADIO degli Olivi, Gian Francesco
Miriam Davide
PALLADIO degli Olivi, Gian Francesco. – Nacque a Udine tra il 1610 e il 1615 da Alessandro e da Elena di Strassoldo.
Gli Annales di Udine il 4 dicembre [...] Teodoro da Udine il destinatario della lettera Regressus ad nos del 21 marzo 458, sulle donne sposate con uomini rapiti dai barbari, inviata da papa Leone Magno a Niceta, vescovo di Aquileia; attribuì poi a Udine i vescovi di Zuglio citati nei ...
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Adriano
Daniela Motta
Un imperatore romano amante della pace
L'impero di Adriano si caratterizza come un ventennio di sostanziale cambiamento rispetto a quello del predecessore Traiano. Ispirandosi [...] in parte visibile. Posto all'incirca fra le odierne Scozia e Inghilterra, aveva lo scopo di separare i Romani dai barbari. Costituito da un muro, intervallato a distanze regolari da fortini e torri di avvistamento e protetto da un profondo fossato ...
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PAVAN, Massimiliano
Giorgio Bonamente
Storico dell'antichità e della cultura classica, nato a Venezia il 30 agosto 1920, morto a Padova il 17 gennaio 1991. Allievo di A. Ferrabino e di A. Degrassi, [...] sulla mediazione esercitata dal cristianesimo fra romanesimo e un mondo germanico (Sant'Ambrogio e il problema dei barbari, 1978). Quest'ultimo problema ha orientato P. verso la terza tematica, della romanizzazione dell'area adriatico-danubiana ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] all’imperatore (convinto ad attaccare, si dice, dalla visione di un vescovo, Leto, martirizzato nel 48438), di assimilare i barbari agli eretici. Dopo le sue prime vittorie, egli rende grazie sottolineando che i vandali, in 105 anni, si sono mostrati ...
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Vedi VERONA dell'anno: 1966 - 1997
VERONA (Verona)
L. Beschi
Una tra le più significative città romane della Venetia (Strab., v, 213; Martial., xiv, 195, 1) nell'antichità e tra le più considerevoli, [...] tutti i maggiori monumenti architettonici conservatisi, sorti in poco più di un secolo. Allorché invece nel 265 d. C. i barbari premono ai confini e Gallieno con materiale di reimpiego ricostruisce in pochi mesi (dal 3 aprile al 4 dicembre) la cinta ...
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Umanesimo
Periodo storico le cui origini, secondo una prospettiva più ampia e prevalente, sono rintracciate dopo la metà del sec. 14° e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco [...] nel sec. 12°, specialmente con la scuola di Chartres e con Giovanni di Salisbury. Anche nei cdd. secoli bui e barbari, infatti, si leggevano Virgilio, Ovidio, Cicerone e Seneca; l’antichità fu sempre presente nel Medioevo, compresi gli dei pagani, la ...
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(gr. ᾿Αϑῆναι) Città (3.155.600 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana, la Grande Atene, che include anche il Pireo); capitale della Grecia e capoluogo del nomo dell’Attica. È al centro [...] l’ascesa di Atene e la sua supremazia nella Lega delio-attica che accomunava molte città nella lotta contro i ‘barbari’. L’avvento di Pericle (460-429) consolidò la posizione egemonica di Atene; lo stratego attuò una grandiosa politica urbanistica e ...
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Italia
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre, ossia la catena alpina, con [...] , stanziati in I. con una forma di colonizzazione, la hospitalitas, in base alla quale i romani dovevano dare ai barbari un terzo delle loro terre e dei loro prodotti, conservarono integra la loro struttura di governo militare, ma rispettarono l ...
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CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, [...] un livello intrascendibile e necessario dello sviluppo umano, fuori del quale non c'è se non il decadimento nella barbarie o addirittura, come pensava Aristotele, nella bestialità.
Eppure lo sviluppo verso la πόλιϚ non era stato affatto l'esito ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...