Palermo
Vincenzo D'Alessandro
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. [...] fra i latini e i musulmani di Sicilia e una loro comune azione contro l'"innato furore" delle "tumultuose orde dei barbari" teutonici che stava per abbattersi sulle "città opulente e luoghi fiorenti" dell'isola, da Messina a Catania a Siracusa ad ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Enotri
Luca Cerchiai
Gli enotri
La più antica menzione dell’ethnos è documentata alla fine del VI sec. a.C. in Ecateo di Mileto (FGrHist, I, 64-71) che attribuisce agli [...] e gli Ausoni o i Liguri sono invece direttamente scacciati dagli Enotri – secondo il modello che vede l’ethnos sopraffare i barbari – o da gruppi collocati a un analogo livello culturale come gli Aborigeni e i Pelasgi, gli Umbri e i Pelasgi, gli ...
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Giustiniano
Antonio Menniti Ippolito
L'imperatore che promosse la raccolta di tutte le leggi del diritto romano
Per quasi quarant'anni, nel 6° secolo, Giustiniano resse con grande impegno ed energia [...] sua integrità, rafforzandone le strutture interne, garantendone l'unità religiosa, recuperando i territori perduti a opera dei Barbari (barbariche, invasioni).
Per prima cosa Giustiniano mise ordine nelle leggi dell'Impero. In sei anni, a partire dal ...
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Un altro Costantino: la testimonianza della storiografia profana
François Paschoud
Quando Costantino I muore il 22 maggio 337 a Nicomedia, la versione agiografica del suo regno è già definita, specialmente [...] l’ordine stabilito, le leggi antiche e la tradizione, e di essere stato il primo ad aver lasciato che i barbari accedessero al consolato. Questo rimprovero è tuttavia attribuito a Giuliano, il quale lo avrebbe formulato in una lettera indirizzata al ...
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Le riforme amministrative di Costantino
Hartwin Brandt
Costantino il Grande non è solo l’imperatore della svolta cristiana, ma anche l’originario promotore di riforme innovative in ambito monetario [...] già allora i non romani avevano accesso ai ranghi militari più elevati, come nel caso del franco Bonitus66. Con i barbari ammessi sul suolo imperiale (che venivano indicati con il temine dediticii) e i loro discendenti, a cui nelle fonti antiche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Troya e Luigi Tosti
Maria Fubini Leuzzi
Da ricordare per il ruolo che sostenne durante il Risorgimento a Napoli, non tanto per l’attività politica, quanto per il suo impegno di fare storia, è [...] 5 voll., 1830-1855). Poiché lo stesso argomento era stato affrontato da Balbo nella sua Storia d’Italia sotto ai barbari (1830), nacque uno scambio epistolare tra i due per discutere il rapporto fra popolazioni latine e germaniche.
L’impegno politico ...
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La figura di Costantino il Grande negli storici bizantini fra VII e XV secolo
Delphine Lauritzen
La storiografia bizantina, invero, non colloca al centro delle proprie considerazioni Costantino. Essa [...] le città! O città, città, centro delle quattro parti del mondo! O città, città, orgoglio dei cristiani e distruzione per i barbari! [...] Dove sono le reliquie dei santi? Quelle dei martiri? Dove sono i resti di Costantino il Grande e degli altri ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] così tracciato si inseriscono anche le opere di storici dell'arte italiani. In esse l'arco di tempo "dall'arte barbarica alla romanica" (Venturi, 1902) è interpretato in tutta conformità agli esempi francesi e tedeschi e talora si evita addirittura ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] Pagani, innanzi alla cattedrale di Aquileia. È tutto un mondo ignorato che così risorge e si allea a quelle costruzioni barbariche che nel Veneto, centro di alcuni dei più ambiti dominî teutonici, attraverso Verona, ove Santa Teuteria (772) è a croce ...
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Il Sud e i conflitti sociali
Lucy Riall
Nella straordinaria successione di eventi che portò all’unificazione della penisola italiana fra il 1859 e il 1861, nessuna vicenda fu più spettacolare di quella [...] , in quanto la situazione nell’isola era da «medioevo»; ai suoi occhi, i siciliani languivano ancora in uno stato di primitiva barbarie ed erano incapaci di apprezzare i benefici della civiltà.
Fu così che il difficile incontro fra il Nord e il Sud ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...