Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] consistente di documentazione relativa sia ai costumi dei popoli extraeuropei sia a quelli degli antichi Germani o dei popoli barbari che si erano insediati in Occidente durante il declino dell'Impero romano; e un etnologo come Gustav Klemm poteva ...
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Il Rinascimento. L'impatto delle scoperte geografiche
Alberto Tenenti
L'impatto delle scoperte geografiche
I viaggi di esplorazione e di scoperta in cui s'impegnarono in modo più o meno sistematico [...] nei Brasiliani, neppure il loro cannibalismo rendeva preferibili gli Europei, che li sorpassavano in ogni sorta di barbarie. Montaigne scriveva per sentito dire, ma il matematico e naturalista Thomas Harriot aveva accompagnato Walter Raleigh nella ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] Europei, giunti sin dal 1543, porterà, infine, alla creazione di una particolare forma d’arte, detta nanban (dei «barbari del Sud»), dove si assumono aspetti figurativi stranieri, o si utilizzano tecniche eminentemente europee, nella realizzazione di ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
GLOBALIZZAZIONE
M. Rosaria Ferrarese; Ronald Dore
Aspetti istituzionali di M. Rosaria Ferrarese
Globalizzazione e profezie marxiane
Della globalizzazione sono state date svariate definizioni, che [...] , 1976, p. 83). Come scrivevano Marx ed Engels nel 1948, la borghesia europea portava alla civiltà "anche i paesi barbari e semibarbari [...] All'antica autosufficienza e all'antico isolamento locali e nazionali subentra un commercio universale, una ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] in due campi, o in due nazioni, proletariato e borghesia; parlando dei contadini francesi (e tedeschi) Engels li definisce "barbari", esempi di "ostinata stupidità". Il concetto di popolo ha perso la sua unitarietà: occorre distinguere sempre tra "le ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] la sua sadica sete di sangue si conquistò la fama di 'genio della distruzione'.
Gli Europei hanno bollato come barbari sanguinari i costruttori degli imperi delle steppe, ma non si sono comportati diversamente quando hanno esteso il loro dominio sul ...
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INTELLETTUALI
Zygmunt Bauman e Bruno Bongiovanni
Intellettuali
di Zygmunt Bauman
Definizione del concetto
Il termine 'intellettuali' fece la sua prima comparsa nel linguaggio del pubblico dibattito [...] Rolland, il quale, nel 1915, scrivendo Au-dessus de la mêlée, invitava il mondo della cultura a riprendere, contro la barbarie dell'imperialismo, l'impresa di Voltaire.
Con il trattato Del principe e delle lettere, progettato e scritto tra il 1778 e ...
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Antropologia
Claude Lévi-Strauss
di Claude Lévi-Strauss
Antropologia
sommario: 1. Problemi di definizione; antropologia, etnologia, etnografia. 2. Excursus storico. 3. La collocazione dell'antropologia [...] che la raccolta di informazioni sui costumi dei popoli non civilizzati non offriva tanto un mezzo per fermare i barbari sistemi dei colonialisti quanto, piuttosto, una sorta di contropartita della quale il mondo della cultura si accontentava in ...
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Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe [...] Stato moderno, dominato da una corte, ed esprimeva la nostalgia della piccola comunità o la speranza riposta nei 'nuovi barbari', gli slavi.Anche Kant utilizzò la filosofia di Rousseau per dare una risposta all'illuminismo e al dispotismo del quale ...
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Il calcio: un fenomeno non solo sportivo
Alessandro Cavalli
Antonio Roversi
Un'antica festa crudele
Nella fisicità naturale del corpo umano i piedi, destinati all'equilibrio e al movimento, sono governati [...] categoria di giovani che sono stati etichettati in vari modi, ma che qui potremmo limitarci a definire come 'barbari tardivi'.
Una prima notazione riguarda il fatto che i gruppi ultras nascono quando esistono frazioni consistenti della popolazione ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...