Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Denina
Frédéric Ieva
Nel 1874 l’editore milanese Giulio Bestetti pubblicò una mediocre e incompleta edizione in un solo volume dell’opera più nota di Carlo Denina, Delle rivoluzioni d’Italia (3 [...] le cause della decadenza romana, egli annoverò la contrazione demografica verificatasi in età altoimperiale. Il giudizio sull’avvento dei barbari è di segno positivo, e l’arrivo dei Longobardi in Italia nel 568 è considerato, come ha rilevato Arnaldo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Bernardo Tanucci
Aurelio Cernigliaro
Nella complessa vicenda del Settecento, Bernardo Tanucci occupa a ragione un ruolo di primo piano. Rivisto il giudizio sostanzialmente negativo di Vincenzo Cuoco [...] pel genere umano, per cui un privato domina privati non rei di alcuna colpa, per cui sieno schiavi, fu a noi portata da barbari Trioni; ma […] gli altri d’Italia fecero pur qualche cosa per purgare da quell’infamia le loro popolazioni. Solo in questi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Armando Saitta
Paolo Simoncelli
Saitta è stato uno dei maggiori esponenti del rinnovamento della storiografia italiana di questo dopoguerra. Si deve essenzialmente ai suoi studi il ripensamento del [...] unitaria della storia, previsto in 18 volumi: 2000 anni di storia, iniziato nel 1978 con il volume Cristiani e barbari e giunto nel 1983 al quarto, sull’Impero carolingio (cui non ne sarebbero seguiti altri).
Negli ultimi anni di attività ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] , vale a dire nella garanzia dell'impunità; e in cui sussistono, dietro un'apparente modernizzazione tutta di superficie, costumi barbari e arcaici, insuperabili tabù, e gli individui si agitano come marionette, mossi non da sentimenti ma da istinti ...
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CORNER, Girolamo
Renzo Derosas
Nacque il 20 ott. 1562 da Giorgio di Girolamo e da Elena Contarini di Giustiniano; ebbe un fratello, Marco (1565-1583), ed una sorella, che fu badessa nel monastero di [...] C. morì a Venezia il 9 nov. 1634.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, Miscell. codici, I, Storia veneta, 18: M. Barbaro, Arbori de' patritii veneti, III, c. 55; Ibid., Avogaria di Comun, Libro d'oro nascite, reg. 54, c. 67v; Ibid., Avog. di Com ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Calasso fu un innovatore e un grande organizzatore di cultura. Di lui e della sua opera molto è stato scritto sia durante la sua vita, sia dopo la morte prematura «turbato ordine mortalitatis» [...] allievi di Patetta, al quale riservò due recensioni (a Lezioni di storia del diritto italiano: le fonti: età romano-barbarica, 1953, e a I contratti obbligatori nella storia del diritto italiano, 1952, 1° vol., Parte generale, pubblicate in «Annali ...
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PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] di Roma, sorvolando sull’epoca imperiale (a parte Augusto e Nerone), fino alla diffusione del Cristianesimo e alla calata dei barbari. Dedicati pochi sonetti al Medioevo dei papi e degli antipapi e a quello dei pirati, un salto vertiginoso porta ...
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GIUNTINI (Junctinus o Junctin), Francesco
Germana Ernst
Nacque a Firenze il 7 marzo 1523 (stile fiorentino 1522). Le notizie biografiche su questo carmelitano, che fu maestro di teologia, letterato [...] non i dotti, era definito un tenebrosumspeculum, in cui erano raccolte le infinite "nugae" degli Arabi e di altri scrittori barbari; inoltre egli denunciava impietosamente i plagi del G., che nei suoi scritti - che in verità hanno spesso un carattere ...
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ILDERICO di Montecassino
Mariano Dell'Omo
Osta a che si identifichi senza incertezze la figura di I. il fatto che questo nome sia attribuito a più soggetti tutti apparentemente distinti l'uno dall'altro, [...] , XXVII (1984), pp. 70 s.; G. Cavallo, Libri e continuità della cultura antica in età barbarica, in Magistra barbaritas. I barbari in Italia, Milano 1984, pp. 638, 651; Id., Dallo scriptorium senza biblioteca alla biblioteca senza scriptorium ...
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BERDINI, Alberto (in religione Alberto da Sarteano)
Enrico Cerulli
Nacque a Sarteano (Siena) nel 1385 (tale datazione fu contestata dal Voigt con argomenti poi ritenuti non validi), da famiglia localmente [...] Chiesa di Roma. Gli amici del B. cercarono di distoglierlo dall'accettare l'incarico come appare in due lettere di Francesco Barbaro.
Il Barbaro chiese a Lionello d'Este il 4 ag. 1435 d'impedire la partenza del B., che si trovava allora a Ferrara ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...