GALLIENO (Publius Licinius Egnatius Gallienus Augustus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Figlio dell'imperatore Valeriano e di Egnazia Mariniana, era nato nel 218 d. C. ed aveva quindi trentacinque [...] .
Il suo regno ha coinciso con la più grande crisi da cui sia stato travagliato l'Impero, crisi determinata dalle invasioni dei barbari (che giunsero ad invadere la Spagna e l'Italia, la penisola balcanica, l'Asia Minore, la Grecia), dal sorgere di ...
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Vedi BAVAI dell'anno: 1959 - 1973
BAVAI (Bagācum)
J. Heurgon
La città moderna, posta nel dipartimento Nord della Francia, occupa il sito dell'antica che fu capitale della civitas Nerviorum. Dovette la [...] , tutto il traffico militare e civile che andava dalla Bretagna al Reno. Durante il basso Impero, B., distrutta dai barbari, sopravvisse un certo tempo in quanto chiave di un sistema difensivo al quale talvolta, ma impropriamente, è stato dato il ...
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DECEBALO (Δεκέβαλος, Decebălus)
A. Giuliano
Re dei Daci, irriducibile avversario dei Romani.
Combatté contro Traiano nelle guerre del 101-102 e del 105; alla fine della seconda campagna, inseguito dalla [...] ; la sua figura, riconoscibile dal pileus, non mostra tratti fisionomici caratteristici, è l'esaltazione di un tipo etnico (v. barbari).
Una testa colossale proveniente dal Foro Traiano, ora nel Braccio Nuovo dei Musei Vaticani (n. 127), è stata ...
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KASTORIA
A. Paribeni
(gr. Καστοϱία)
Città della Grecia nordoccidentale, posta su una corrugata penisola protesa sul lago omonimo e collegata alla terraferma da un sottile istmo.La regione di K., l'antica [...] l'antica Árgos Orestikón), che, per la sua scarsa difendibilità, aveva molto sofferto in passato a causa delle scorrerie dei barbari (forse i Goti di Alarico nel 395 o gli Ostrogoti di Teodorico nel 480); Giustiniano l'aveva fatta quindi ricostruire ...
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Pittore, incisore, architetto (n. forse Ratisbona 1480 circa - m. Ratisbona 1538). Tra i maggiori artisti della Germania del Cinquecento, la sua pittura è caratterizzata da una costante presenza del fantastico, [...] , inviatovi dalla sua città.
Opere
Nelle prime opere certe è forte il richiamo a Dürer e agli esempi di Jacopo de' Barbari e dei nielli italiani (incisioni e disegni firmati e datati 1506), mentre il ricordo di Mair von Landshut, di M. Reichlich ...
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Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] abbatté gran parte delle mura con 57 delle 96 torri e Teodosio, intanto, era battuto da Attila in Tracia; ma il barbaro non osò attaccare la città e fece trattative di pace versando anche un tributo annuale. Il prefetto del pretorio Costantino nello ...
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SILISTRA (Durostorum)
D. P. Dimitrov
Città della Bulgaria nordorientale, situata sul Danubio, sorge sulle rovine dell'antica città di Durostorum, chiamata dai Bulgari, nel Medioevo, Drăstăr. Ai suoi [...]
Posta all'incrocio di importanti arterie commerciali la città divenne centro di scambi tra i Romani ed i popoli barbari del settentrione. Come centro produttivo e commerciale Durostorum poteva rivaleggiare con molte grandi città e porti sul Mar Nero ...
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Vedi PALEOCRISTIANA, Arte dell'anno: 1963 - 1996
PALEOCRISTIANA, Arte
Red.
La monumentale, e prima opera scientifica, sull'arte posteriore alla caduta dell' Impero, l'Histoire de l'art depuis la décadence [...] disgregamento, opponendosi anzi a coloro che vedevano nel trapasso l'intervento di forze estranee, e particolarmente dei barbari. Invece la meditata impostazione idealistica del Rumohr (Italienische Forschungen, Berlino e Stettino 1827-31) porta a un ...
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LAO (Λᾶος, Laus)
P. Zancani-Montuoro
Città sulla costa tirrenica presso la foce del fiume, che porta ancora lo stesso nome e che segnò dapprima il limite settentrionale dell'Italia più antica, poi il [...] . Fu occupata dai Lucani alla fine del V secolo. Nel 389 a. C. gli alleati italioti tentarono di ricacciare i barbari dalla regione, ma subirono una sanguinosa disfatta sui monti del retroterra ed i superstiti, raggiunto il litorale, si lanciarono in ...
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MASSIMO (Magnus Maximus, in un'occasione, forse con intenti politici, Flavius Maximus)
C. Bertelli
Usurpatore dell'Impero Romano d'Occidente dal 383 al 388 d. C.
Spagnolo, di oscuri natali, era stato [...] II, giovanissimo figlio dell'ariana Giustina, che risiedeva a Milano. Nel 387, con il pretesto di combattere i barbari che minacciavano l'Italia e proclamandosi campione della fede ortodossa contro l'arianesimo della corte di Milano, passava le Alpi ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...