DACIA
C. Forni
Red.
L. Rocchetti
Provincia dell' Impero romano. Fu l'ultima durevole conquista di Roma e la prima provincia destinata a scomparire di fatto, se non di nome, sommersa dalla pressione [...] che avevano avuto nella fase di conquista, per riacquistarla nel III sec. in concomitanza con i movimenti dei barbari, con la necessità della difesa in profondità e con il ripiegamento delle forze romane dalla Dacia.
La romanizzazione della ...
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Norma
Giancarlo Urbinati
Marco Bussagli
In una delle sue accezioni, il termine norma indica il modo in cui un fatto si verifica abitualmente in determinate circostanze, corrispondendo a normalità e [...] Proportion, pubblicati pochi mesi dopo la sua scomparsa, nel 1528; basti tuttavia rammentare che, partendo dagli studi di Jacopo de' Barbari e da quelli di Vitruvio, Dürer arriva alla definizione di vari tipi fisici (ovvero A, B, C, D), la cui ...
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Vedi CARICATURA dell'anno: 1959 - 1994
CARICATURA
G. Becatti
La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con [...] grottesca delle membra gracili, con il corto tronco robusto, i glutei sporgenti, il grande phàllos, le grosse teste barbariche negroidi. E alla comicità del tipo si aggiunge l'umorismo caricaturale di molte scene di lotta con le insidiose aggressive ...
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FUMO
Domenica Pasculli Ferrara
- Famiglia di artisti attivi tra la Puglia e la Campania tra il XVII e il XVIII secolo.
La personalità di maggiore rilievo è quella di Nicola, scultore nato forse a Saragnano, [...] fondatore dei mercedisti sollevato in alto dagli angioli, sul laterale a destra S. Pietro Pascal vescovo di Jaen trucidato dai barbari a Granata, sul laterale a sinistra Il beato Pietro du Chemin tratto al martirio della Croce a Tunisi. Tutti questi ...
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AMBRA (dall'arabo ‛anbar)
G. Pesce
Succo resinoso fossilizzato di piante a loro volta fossili.
La più bella delle ambre, di color giallo chiaro, limpida trasparente, contenente in minima quantità zolfo [...] ionici lavoravano il materiale grezzo, proveniente dalla stessa regione (o da altri luoghi non molto lontani) per l'uso dei barbari indigeni, e dove si addestrarono artefici locali. Le a. picene risalgono quasi tutte al VI sec. ed al pieno ionismo ...
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LOMELLO
A. Segagni Malacart
(lat. Laumellum)
Centro della Lombardia (prov. Pavia), ubicato su di un dosso che domina la riva destra del fiume Agogna, presso la confluenza con il Po, in un sito che risulta [...] 1, 1951, pp. 67-69; E. Arslan, L'architettura dal 568 al Mille, in Storia di Milano, II, Dall'invasione dei barbari all'apogeo del governo vescovile (493-1002), Milano 1954, pp. 501-621; id., L'architettura romanica milanese, ivi, III, Dagli albori ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] costruiti dal 13° sec. (senza torri) al 14°-15° (con due o più torri) come difesa dai crociati e dai barbari. Con il cattolicesimo furono poi introdotti modi gotici nella costruzione delle chiese che pure mantennero caratteristiche locali (S. Anna a ...
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TESORI
E. Cruikshank Dodd
Nel linguaggio archeologico viene definito "tesoro" (ingl. hoard, ted. Schatzfund, fr. trésor) un complesso di oggetti in metallo pregiato, ritrovati casualmente o in regolari [...] trovati su una vasta area, ma la maggior parte fu scoperta nella Russia meridionale (più di un terzo fu trovato in tombe barbariche vicino alle rive del fiume Kama, un affluente del Volga), in Siria e in Asia Minore.
È contemporaneo di questo gruppo ...
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GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] , con la prefazione di A. Trombadori e il titolo simbolico di Gott mit uns, Dio è con noi, lo slogan dei nuovi barbari.
Dopo la Liberazione in un clima che egli segnalava come "crisi di rinnovamento in atto" (Il Cosmopolita, dicembre 1944) il G. si ...
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Vedi ACQUEDOTTO dell'anno: 1958 - 1994
ACQUEDOTTO (aquae ductus)
G. Carettoni
Quasi tutti i popoli mediterranei, raggiunto un certo grado di evoluzione civile, hanno provveduto all'incanalamento e alla [...] degli 11 a. di Roma nel periodo imperiale si fa ascendere a circa un milione di m3 al giorno.
Le invasioni barbariche, unitamente alla rapida decadenza della città, segnarono la sorte degli a.; furono tagliati nel 537 dai Goti di Vitige, e nonostante ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...