Fidia
Manuela Gianandrea
Un protagonista della grande arte greca
Fidia visse nel 5° secolo a.C., l'età d'oro della storia di Atene, e fu amico di Pericle, protagonista politico di quel grande momento. [...] Fidia scelse per le sue sculture avevano lo scopo di esaltare il popolo di Atene e la sua recente vittoria contro i barbari persiani. Le statue dei frontoni infatti raffiguravano la nascita di Atena dal capo di Zeus e la sua contesa con Poseidone per ...
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Vedi MASSIMINO il TRACE dell'anno: 1961 - 1995
MASSIMINO il TRACE (Iulius Verus Maximinus)
H. P. L'Orange
Imperatore romano, nato in Tracia da famiglia di umili condizioni. Fu acclamato imperatore dalle [...] romani, confermano ciò che la tradizione tramanda circa l'origine di questo imperatore: egli era nato nella Tracia da genitori barbari: il padre, secondo ciò che si diceva, era gotico e la madre alana (Capitolinus, Max., i; Herodianus, 6, 8). Nella ...
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Vedi PERGAMO dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PERGAMO (Περγαμον, Pergamum)
L. Laurenzi
A. Bisi
Capitale del regno degli Attalidi nell'Asia Minore, uno dei maggiori centri culturali ed artistici dell'ellenismo.
Fino [...] , del Galata che, dopo avere ucciso la moglie s'infigge la spada nel petto, secondo un costume diffuso fra i barbari quando venivano sconfitti. Il gruppo, di costruzione piramidale, non ha una centralità tale per cui tutte le vedute siano utili ...
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MIKON (Μίκων, Micon)
P. Bocci
2°. - Pittore ateniese, attivo intorno alla metà del V sec. a. C., figlio di Phanomachos, è ricordato anche come scultore (Plin., Nat. hist., xxxiv, 88, 2). Gli si attribuiscono [...] , 6), passando sotto silenzio il nome dell'artista, ci racconta come l'armata dei Greci sia alle prese con quella dei barbari e al di fuori della mischia come i Persiani stiano già fuggendo. Sullo sfondo della pittura si vedevano le navi della flotta ...
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GERIONE (Γηρυών, Γηρυονεύς, Γηρυόνης Geryo)
A. Rumpf
Gigante a tre corpi figlio di Chrysaor, nipote di Medusa, nominato per la prima volta in Esiodo (Theog., vv. 287-294). Esso è il custode delle mandrie [...] di riprodurre dei mostri in opere a tutto tondo è una prova della sua fine sensibilità. Le regioni periferiche abitate dai barbari ebbero in questo meno ritegno. Proveniente da Cipro esiste un gruppo, di pietra calcarea, privo della testa, ma per il ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] di imperatori filelleni (Nerone, Adriano, Gallieno). Il declino fu accelerato dalle epidemie, come quella del 165 d.C., e dalle incursioni barbariche: dei Costoboci nel 170 e dei popoli germanici a cominciare dalla seconda metà del 3° sec. d.C.
In G ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] conobbero la s. dal commercio e per usi commerciali; pertanto non fu per loro un mistero così solenne, come per i barbari alla fine dell'Impero Romano, quando la s. era soprattutto associata con la religione. In secondo luogo si deve considerare come ...
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CORNO
M.A. Lala Comneno
Si definisce c. la caratteristica sporgenza del capo di vari mammiferi ungulati (pl. le corna), il materiale cheratinoso osseo di cui questo è formato e, per estensione, ogni [...] in argento (Bruce-Mitford, East, 1983, pp. 380-381). Plinio il Vecchio (Nat. Hist., 11, 45, 126) riferisce che i barbari del Nord impiegavano le c. del bisonte europeo per bere, mentre altri utilizzavano il c. come puntale delle loro lance. Nell ...
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CAVALIERE
F. Pomarici
La figura equestre del dio, del sovrano, dell'eroe, ma anche del semplice soldato o cacciatore, fu di grande rilevanza nell'arte antica tanto nel campo della rappresentazione regale, [...] Louvre, sec. 6°), offre un esempio di rielaborazione dei due diversi schemi: l'imperatore in trionfo riceve l'omaggio dei barbari e dei dignitari, ma il suo cavallo impennato rivela la compresenza del tema della virtus, che si limita tuttavia a quest ...
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AVARI
C. Bálint
L'origine degli A. che invasero l'Europa non è chiara, per la relativa scarsità delle fonti, per l'incertezza di molti dati riguardanti sia questa popolazione sia gli altri popoli la [...] ; ivi, p. 259) - può anche dipendere da un atteggiamento culturale piuttosto diffuso che riteneva incerta la possibilità che i 'barbari' avessero origine definita. In ogni caso la derivazione o meglio l'identificazione dei Juan-juan con gli A. riposa ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...