Koscina, Sylva
Roy Menarini
Attrice cinematografica, nata a Zagabria il 22 agosto 1933, da padre greco e madre polacca, e morta a Roma il 26 dicembre 1994. Brillante promessa del cinema italiano degli [...] , I sette falsari), Yves Allégret (Johnny Banco, 1967) e Robert Siodmak (Kampf um Rom, 1968, La calata dei barbari) o del montenegrino Veliko Bulajić (Bitka na Neretvi, 1969, La battaglia della Neretva), però, riuscirono a consentirle di affermarsi ...
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BALDELLI, Francesco
Nicola De Blasi
Nacque a Cortona e visse nel sec. XVI, dedicandosi attivamente alla volgarizzazione di autori greci e latini. Fu anche poeta in volgare e accademico degli Umorosi [...] della prima crociata volgarizzate dal B. e divenute quindi rapidamente popolari, quali La guerra fatta da' Cristiani contra i Barbari per la ricuperazione del Sepolcro di Cristo e della Giudea, di Benedetto Accolti, Venezia 1549, e l'Istoria di ...
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(gr. ᾿Αϑῆναι) Città (3.155.600 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana, la Grande Atene, che include anche il Pireo); capitale della Grecia e capoluogo del nomo dell’Attica. È al centro [...] l’ascesa di Atene e la sua supremazia nella Lega delio-attica che accomunava molte città nella lotta contro i ‘barbari’. L’avvento di Pericle (460-429) consolidò la posizione egemonica di Atene; lo stratego attuò una grandiosa politica urbanistica e ...
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A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso il concetto di c. tende a trasformarsi da nozione storicofilosofica (o pedagogica) in un concetto scientifico che trova una precisa definizione in campo [...] le manifestazioni dell'esistenza sociale di un popolo, dall'altro a tutti i popoli (poco importa se ancora selvaggi o barbari, o già pervenuti a un livello di civiltà), ha rappresentato la base teorica dei vari tentativi di ricostruzione delle tappe ...
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Pittore del principio del Cinquecento; non se ne hanno notizie biografiche e della sua operosità si conoscono solo le date segnate nei dipinti. La prima opera datata è la Madonna col Bambino ora nella [...] del Dürer, diede alle sue opere un nuovo accento che lo fa porre nel gruppo dei Veneti di gusto esotico, con Jacopo de' Barbari e Marco Marziale. Le opere di tale momento sono appunto le più caratteristiche di B., con i molti ritratti nei quali egli ...
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MODA (dal lat. modus "maniera, foggia")
Giovanna Dompè
Usanza passeggiera, soprattutto con riferimento alle acconciature e agli ornamenti, specie femminili. Se tutti i popoli conoscono un costume, cioè [...] usavano i calzoni, il cui uso per i Greci e poi per i Romani fu uno dei più cospicui contrassegni dei popoli barbari in genere.
Il gusto classico squisito e armonioso si rivelò anche nel costume, il quale ricavava la sua bellezza solo dall'artistica ...
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Una delle regioni storiche della Grecia continentale di SO. L'Etolia (Αἰτωκία, Aetōlia) era distinta dagli antichi Greci in due parti: la vecchia Etolia (ἡ ἀρχαία Αἰτωλία) e l'Etolia aggiunta (ἡ ἐπίκτητος [...] nella difesa di Delfi, gli Etoli dovettero cimentarsi con i barbari Celti, discesi dal nord. Una prima ondata aveva costato la fosse saccheggiato. Solo il sopraggiungere dell'inverno indusse i barbari a fare ritorno alle loro sedi. Tuttavia gli Etoli ...
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GIULIANO (Flavius Iulianus Augustus) l'Apostata (ἀποστάτης; anche ταραβάτης "trasgressore"), imperatore
Alberto Pincherle
Figlio di Giulio Costanzo (nato dal matrimonio di Costanzo Cloro con Teodora) [...] per la partenza dell'amico ispirò a G. una "Consolazione", in cui è già parola dei "miti incredibili" dei barbari (cristiani). Insieme, riprendeva, nell'inverno 358-359 il Panegirico a Costanzo, riscrivendolo, con l'evidente preoccupazione d'impedire ...
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TIMOLEONE o Timoleonte (Τιμολέων, Timolĕo)
Gaetano De Sanctis.
Generale corinzio del sec. IV a. C. Nacque di famiglia cospicua, intorno al 400.
Segnalatosi in un combattimento di cavalleria in cui salvò [...] coi Reggini, ingannata mediante uno stratagemma la sorveglianza delle navi cartaginesi, da Reggio pervenne, invano inseguito dai barbari, a Tauromenio, dove Andromaco, il padre dello storico Timeo, che vi era signore, lo accolse entusiasticamente ...
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. Tale denomînazione, d' incertissima etimologia, indica generalmente un naviglio di parata, ornato con lusso d'intagli e di sculture dorate, destinato a pubbliche solenni cerimonie o a navigazione di [...] conservare il Bucintoro all'inizio del sec. XVI, se una forma affine, senza "pallamento" presenta il Bucintoro che Jacopo de' Barbari ebbe a ritrarre nella sua Pianta prospettica dì Venezia del 1500 (fig.1). Non molti anni dopo, nel settembre 1525 ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...