MARCOMANNI (Marcomanni, e talvolta anche Marcomani, in gr. Μαρκομανοί e Μαρκομάνοι)
Pietro Romanelli
Popolo della Germania della stirpe dei Suebi. Forse di questi essi erano quelli che tenevano le terre [...] , poté tuttavia assicurare per un lungo periodo il confine dell'impero da questa parte. Ma da allora i Marcomanni e altri barbari possono a poco a poco infiltrarsi come soldati e coloni nell'esercito e nelle terre dell'impero: più tardi nella Notitia ...
Leggi Tutto
PACIOLI, Luca
Francesco Paolo Di Teodoro
PACIOLI, Luca. – Nacque a Sansepolcro (allora Borgo Sansepolcro), presso Arezzo, attorno al 1446-48, da Bartolomeo, piccolo allevatore e coltivatore, e da Maddalena [...] 1999, pp. 111-136; J. Tomlow, Eine physikalische Interpretation des gläseren Objekts auf dem Portrait L. Paciolis von Jacopo de’ Barbari (1495), in Architectura, XXX (2000), pp. 211-213; H. Baader, Das fünfte Element oder Malerei als achte Kunst das ...
Leggi Tutto
Giordani, Pietro
Mario Scotti
Il G. (Piacenza 1774 - Parma 1848) va ricordato nella storia della fortuna dantesca dell'Ottocento, sia per l'influsso che esercitò sul gusto degli uomini della sua generazione [...] della poesia del Paradiso, ma delle disquisizioni dottrinarie che soffocano ampiamente quella poesia e sono il tributo pagato a tempi barbari dominati da una concezione teologica dell'universo. Anzi nel Paradiso gli sembra che l'ingegno e l'arte di D ...
Leggi Tutto
Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] chiamate a sostenere la rinomanza di Venezia. Precisamente all'inizio del Cinquecento, nella celebre pianta disegnata da Jacopo de' Barbari (331) si incontrano Mercurio e Nettuno in vesti di numi tutelari della città. Seduto come su di un trono ...
Leggi Tutto
Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] all’imperatore (convinto ad attaccare, si dice, dalla visione di un vescovo, Leto, martirizzato nel 48438), di assimilare i barbari agli eretici. Dopo le sue prime vittorie, egli rende grazie sottolineando che i vandali, in 105 anni, si sono mostrati ...
Leggi Tutto
Vedi MACEDONIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MACEDONIA (v. s 1970, p. 451)
K. Soueref
D. Pandermalis
Regione storica della penisola balcanica divisa politicamente tra Grecia, Bulgaria e una delle repubbliche [...] marittime avevano una notevole importanza per i Macedoni. Se fino al IV sec. a.C. questi furono ritenuti barbari dai Greci, molti indizî inducono, al contrario, a supporre un'originaria, stretta, affinità etnica e culturale, successivamente ...
Leggi Tutto
ARIULFO
Paolo Bertolini
Secondo duca longobardo di Spoleto, era già succeduto a Faroaldo I nel settembre del 591.
Un A., capo di un contingente imperiale agli ordini dell'ipostratego Giovanni Mistacon [...] civili dei Vescovi nelle città umbre durante l'alto Medio Evo, Roma 1930, pp. 11-82; G. Romano-A. Solmi, Le dominazioni barbariche in Italia, Milano 1940, pp. 300 ss.; G. P. Bognetti, Santa Maria foris portas di Castelseprio e la storia religiosa dei ...
Leggi Tutto
Vedi TREVIRI dell'anno: 1966 - 1997
TREVIRI (Augusta Treverorum)
M. Frisina
Città della Germania nella valle della Mosella, sede della tribù dei Treviri. Cesare conquistò il territorio nel 57 a. C.; [...] luoghi di culto. Nell'ala E si è identificato un mitreo, di m 17 di lunghezza per 8 di larghezza.
Terme di S. Barbara. - Furono costruite alla fine del decumanus maximus e devono il loro nome a quello del quartiere in cui sorgono. Furono scavate nel ...
Leggi Tutto
RUSCELLI, Girolamo
Paolo Procaccioli
RUSCELLI, Girolamo. – Girolamo di Francesco di Pietro di Antonio Ruscelli nacque a Viterbo nel 1518; non è noto il nome della madre. La data di nascita, desunta [...] all’Accademia della Nuova Poesia promossa da Claudio Tolomei nella Roma degli ultimissimi anni Trenta è attestata invece dai distici barbari scritti in sua lode da Dionigi Atanagi e compresi nella silloge dei Versi et regole de la nuova poesia ...
Leggi Tutto
Nacque a Tregnago (Verona) il 9 nov. 1885, dal nobile Ciro e da Maria dei conti Franchini.
Il padre, storico e meteorologo, scoprì "la legge che lega assieme isobare e isoterme coll'isocrona dei temporali": [...] testamento moderno. Reputa fallace l'opinione (sostenuta tra l'altro da P. Bonfante, da Schupfer) che il cosiddetto testamento barbarico abbia "influito a rendere l'istituto moderno così dissimile dal romano" (p. 19): nel periodo imperiale "non solo ...
Leggi Tutto
barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...