linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina [...] propria sia l’unica lingua «vera», pienamente umana e ragionevole, mentre gli altri popoli balbettano, sono, letteralmente, «barbari». Occorre aspettare l’eleatismo del pieno 5° sec. e la sofistica perché cominci ad affermarsi la consapevolezza del ...
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Vedi PSEUDO-SENECA dell'anno: 1965 - 1996
PSEUDO-SENECA (v. vol. VI, p. 531)
P. Moreno
Alcune delle interpretazioni discusse nella voce precedente, sono state riprese senza argomenti decisivi: Aristofane [...] dei Donari di Attalo I (De Luca, 1976), e soprattutto con lo Scita degli Uffizi (v. vol. 1, p. 975, s.v. Barbari) per gli zigomi sporgenti (come carattere esotico) e la lunga chioma scomposta (quale indizio di condizione servile), dato che lo stesso ...
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prolatio
Pier Vincenzo Mengaldo
Il termine ricorre quattro volte nel De vulg. Eloq.: della locutio vulgaris fa uso tutto il mondo, licet in diversas prolationes et vocabula sit divisa (I I 4); con Adamo [...] II, Parigi 1868, e rist. anast. Francoforte 1964, 123), ma si avvicina a " desinenza " in quest'altro: " Barbari... unius casus prolatione contenti sunt " (p. 165); troviamo prolacio (" pronuncia ") due volte nella Poetria di Giovanni di Garlandia ...
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Vedi TOMIS dell'anno: 1966 - 1997
TOMIS (Τόμις, Τομεύς, Tomi, Tomis)
R. Vulpe
Nome antico dell'attuale porto di Costanza, sulla costa dobrugiana del Mar Nero. Colonia ionica di Mileto, fondata come semplice [...] promontorio che domina un grande porto, la città si fortificò verosimilmente ben presto, per resistere agli incessanti attacchi dei barbari. Però i resti di poderose mura venuti in luce nella città per scavi vecchi e nuovi, appartengono all'epoca ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] e metafore; ogni espressione della loro vita è poetica, cioè poetica è la teologia, la fisica, la politica degli antichi "barbari", forme di "sapere" intessute di "universali fantastici" o "caratteri poetici" che sono alla base dei grandi miti dei ...
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Città degli USA (808.976 ab. nel 2008; 7.300.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana), nella California occidentale. Occupa la parte settentrionale della penisola di San Mateo che, con l’opposta [...] della penisola e guarda alla sezione più antica del lunghissimo porto, alle cui spalle si stendono i quartieri Costa dei Barbari e Chinatown, a loro volta dominati da Nob Hill, la ‘collina dei nobili’.
Alla base delle fortune economiche della città ...
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UMANESIMO
Fausto GHISALBERTI
. Con questo nome si designa quel periodo letterario, culminante nel sec. XV, che corrisponde all'aspetto peculiarmente filologico del Rinascimento (v.): determinato dalla [...] lo spirito della ricerca, il piacere della ctitica, le molle che lo spingevano ad affrontare una storia di secoli oscuri e barbari, a rompere il silenzio di un millennio di Medioevo. Ma col Biondo s'inizia una nuova era nelle scienze storiche, quella ...
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Città della repubblica di Turchia, situata a 41° di lat. N. e 28°55′ di long. E. di Greenwich.
Sulle rive della Propontide (Mar di Marmara) all'ingresso del Bosforo i Megaresi fondarono Bisanzio (v.) verso [...] coloni latini o latinizzati venuti al tempo di Costantino; 3° gli immigrati orientali; 4° i gruppi più o meno numerosi di barbari germani e slavi infiltratisi nella città, o come mercenarî o come schiavi. Quale fosse la proporzione di tali elementi è ...
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GASTRONOMIA (gr. γαστήρ "ventre, stomaco" e νόμος "regola")
Ugo Enrico PAOLI
Mariano Edoardo CANNIZZARO
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È il complesso delle regole e delle usanze relative alla preparazione dei cibi: regole e [...] specie, quello lievitato (ζυμίτες) come lo mangiamo noi, e la galletta: l'uso del primo era più diffuso in terra di barbari che in Grecia. Si cuoceva il pane mettendolo in forno o arrostendolo al fuoco infilato in uno spiedo (ὀβελίας ἄρτος). Unendo ...
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PANNONI e PANNONIA (Pannŏnes, Pannŏnia)
Pietro Romanelli
Col nome di Pannoni, i Romani comprendevano un gran numero di tribù abitanti a oriente dell'Italia e della Dalmazia, fra queste e il Danubio e [...] medesime, e la Pannonia fra esse, conducono in questo periodo, oggetto come sono di frequenti attacchi e invasioni da parte dei barbari di oltre Danubio: sui confini della Pannonia sono soprattutto i Goti che premono; fra il 268 e il 285 è una serie ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...