Veneziano, statistico e geografo. Insegnante di geografia, matematica e fisica, circostanze famgliari lo condussero nel 1820 in Portogallo, indi a Parigi dove dimorò a lungo e pubblicò gran parte delle [...] stesso di civiltà e quindi di giustificare con più appropriati criterî la partizione già invalsa di popoli selvaggi, barbari, e civili; discute ancora la divisione possibile in base ai varî tipi di alimentazione, o alla situazione topografica ...
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Le origini del feudo racchiudono molti problemi non ancora interamente risolti. Chiara non è neppure l'origine della parola, che nelle sue prime menzioni appare nel Mezzogiorno della Francia con la forma [...] . Più tardi, quando i Franchi conquistarono la Gallia e un po' alla volta sottomisero al loro potere anche gli altri barbari, come i Burgundî, gli Alamanni, i Visigoti, ecc., che li avevano preceduti nel paese, i grandi proprietarî franchi si videro ...
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Significa originariamente "recinto, corte, cortile", poi ciò che in esso è riunito, e quindi "massa, schiera"; e fino al sec. I a. C. designò specialmente l'unità organica e tattica della fanteria degli [...] mentre il posto degli auxilia dell'età repubblicana venne poi preso da altri corpi di provinciali non romanizzati o di barbari che formarono con Traiano i numeri. Gli auxilia regolari si distinguono in cohortes autonome di sola fanteria (peditatae) o ...
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TERMOPILI (o Termopile Θερμοπύλαι "porte calde", da ϑερμός "caldo" e πύλν "porta" per le vicine sorgenti termali)
Gaetano De Sanctis.
Il passo attraversato dalla grande via militare che conduceva dalla [...] Spartani e dando un esempio del disprezzo per la vita che doveva mostrarsi, se si voleva salvare la Grecia dal barbaro. E poiché l'effetto morale del sacrifizio fu appieno raggiunto, come mostrano le vicende ulteriori della guerra, il nostro giudizio ...
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È l'antica Forum Iulii (v. sotto). La città sorge sulle ultime propaggini delle Prealpi Giulie, allo sbocco della valle del Natisone nel piano, sulla via che conduce nel medio Isonzo, 16 km. a E. di Udine, [...] . Il primo, oggi nella chiesa di S. Michele, ma destinato a passare in duomo, è in Italia il più genuino esempio d'arte barbarica longobarda. Ai tempi del dominio franco, cioè dell'arte carolingia sul finire del sec. VIII e il principio del IX, si è ...
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Re greco di Salamina nell'isola di Cipro. Apparteneva, o pretendeva almeno di appartenere, alla stirpe regia dei Teucridi, dinasti greci riportanti la loro origine a Teucro e al suo padre Eaco, che regnavano [...] atteggiamento contro il semitismo, dal suo spirito d'indipendenza di cui diede prova lottando eroicamente più tardi contro i barbari, dovesse essere tratto nell'alleanza spartana. La forza vigorosa dell'ellenismo in Cipro, l'energia e la genialità di ...
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GIANICOLO (Ianiculum, Arx Ianiculensis, Antipolis)
Giuseppe Marchetti Longhi
Uno dei colli di Roma, sulla riva destra del Tevere, e per questo non compreso tra i sette colli tradizionali, né per lungo [...] i partiti avversarî se ne contesero il possesso, e assai più tardi quando si ebbe l'allarme di eventuali invasioni di barbari, onde Aureliano si affrettò a ricingere Roma di mura e in queste incluse anche la parte del Gianicolo più prossima alla ...
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MAURIZIO imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Apparteneva a una famiglia della Cappadocia che si diceva discendente dall'aristocrazia dell'antica Roma. Entrato da giovane al servizio dello stato, fu [...] il risultato sperato. Da quel momento l'imperatore adottò una politica difensiva, affidando il compito di fronteggiare i barbari principalmente a milizie locali. Per rendere più efficace la difesa, M. modificò il regime creato da Giustiniano nella ...
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INSUBRI (Insŭbres, "Ινσοβροι o "Ινσουβροι e altre varianti)
Giuseppe Cardinali
Popolazione celtica originaria della Gallia Transalpina, costituente anzi, secondo una dubbia notizia liviana, un ramo degli [...] del 222, la guerra fu terminata dai consoli Cn. Cornelio Scipione e M. Claudio Marcello, dei quali l'ultimo sconfisse i barbari a Clastidio, uccidendo il regolo Virdumaro, e il primo, presa Acerre, mosse poi contro Mediolanum. Caduta la quale in mano ...
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Almorò (Hermolaus) di Zaccaria Barbaro, patrizio veneziano, nacque nel 1453, morì a Roma nel 1493. Ricevette i primi rudimenti, bimbetto ancora, a Verona, dal canonico Matteo Bosso e dallo zio omonimo [...] (1486), presso Lodovico il Moro (1488) e presso la curia romana (1490). Sfortunata fu quest'ultima ambasceria per il Barbaro, a cui mancava la vera vocazione politica del nonno Francesco. Morto il patriarca di Aquileia, Innocenzo VIII nel marzo del ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...