MONARCHIA
Felice BATTAGLIA
Ugo Enrico PAOLI
Plinio FRACCARO
Enrico BESTA
Emilio CROSA
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L'esame delle forme che il governo di uno stato può assumere e dell'eccellenza di una forma rispetto a un'altra [...] ma, poiché solo il greco è libero per natura (la formula è aristotelica, ma il concetto è anteriore e profondamente radicato), il barbaro, schiavo per natura, nato per essere dominato, ha bisogno di un monarca. Per i Greci monarchia è servitù, per i ...
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Principe dei poeti giambici, può anche esser detto col Crusius, senza iperbole, il fondatore della lirica greca. Nacque nell'isola di Paro, una fra le maggiori Cicladi. La cronologia, malcerta per gli [...] Eracle (144; Eracle e Iolao, 119; Eracle, Nesso e l'Acheloo, 147; una tradizione locale voleva che Eracle cacciasse da Taso i barbari Traci per dar l'isola ai Parî: Seyrig, Quatre cultes de Thasos, in Bull. de corresp. hellén., LI, 1927, p. 192), d ...
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TORTURA
Francesco Calasso
. Vanno sotto questo nome i mezzi svariatissimi di coercizione fisica sperimentati sul corpo dell'imputato per estorcerne la confessione del reato, o dei testimoni per ottenerne [...] quali indistintamente "omnes torquentur" (Dig., eo. t., 10,1).
Accolta, per il tramite di queste leggi romane, in quelle dei barbari, ai quali era sconosciuta, la tortura raggiunse l'età del rinascimento giuridico, e presto dilagò, in Italia e fuori ...
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Nacque a Ravenna verso l'801, da ricca e illustre famiglia, dalla quale era uscito anche il grammatico Gioannicio, suo trisavolo. Nutrito fin dalla fanciullezza nel grembo dell'Ursiana, la cattedrale di [...] organizzazione della chiesa ravennate; poco circa la formazione dei diritti metropolitici e i rapportì con gl'imperatori, coi re barbari, con gli esarchi bizantini, coi re longobardi e franchi. Poi, errori grossolani, confusione di tempi e di luoghi ...
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Città della Mesopotamia, nel distretto dell'Osroene. L'origine del nome è incerta, come assai remota è certamente la sua fondazione.
Divenuta parte del regno dei Seleucidi di Siria dopo la conquista macedone, [...] , si riflette nel destino della città.
Nel 296 una seconda volta un esercito romano, condotto da Galerio, è sconfitto dai barbari, i Persiani di Narsete, nelle vicinanze di Carre. Le continue guerre e le fiere discordie fra pagani e cristiani, che ...
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SIMBOLI e ATTRIBUTI
S. Donadoni
G. Garbini
R. Brilliant
A. Tamburello
I. Egitto. - II. Asia Anteriore. - III. Grecia e Roma. - IV. India. - V. Cina. - VI. Giappone.
I. Egitto. - In Egitto dalla più [...] "nove archi": "nove" è un plurale di un plurale (il tre, plurale per eccellenza), e cioè la completa totalità; arco" l'arma barbarica di Semiti e di Nubiani. Tali "nove archi" vengono spesso raffigurati sotto i piedi delle statue regali, e con ciò si ...
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Discorso intorno alla nostra lingua
Paolo Trovato
Premessa
Il Discorso intorno alla nostra lingua (o anche Dialogo intorno alla nostra lingua) – uno scritto contro i teorici della «lingua comune» e [...] nelle grammatiche latine e nei manuali di retorica e normali in ogni discussione linguistica coeva: la puritas e il barbarismo. Se così stanno le cose (e l’assenza nel Discorso di ogni riferimento alle «nuove lettere» grecizzanti introdotte da ...
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La storiografia anglofona su Costantino nel XX secolo: linee di sviluppo
Francesco Ziosi
Molte tra le pagine migliori della storiografia del Novecento sul Tardoantico sono scritte in inglese. Questo [...] il campo in cui si scontravano città e campagna, culti urbani e pratiche religiose soprattutto militari, romani e barbari. In quest’ottica, il cristianesimo, lungi dall’essere una sorta di soluzione dialettica a questi contrasti, forniva quanto ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] , il ritorno umanistico ad Aristotele si era specificato come rifiuto non soltanto delle traduzioni barbare ma anche dei commenti barbari, vale a dire dei commenti arabi e, in particolare, dei commenti di Averroè. Gli ultimi decenni del secolo erano ...
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Discriminazione razziale
Imanuel Geiss
Introduzione
L'espressione 'discriminazione razziale' sarà qui usata per indicare la realizzazione nella prassi del 'razzismo' in quanto teoria: per indicare cioè [...] del razzismo. Presupposti di fondo della discriminazione razziale sono anche la superbia culturale di tutte le civiltà verso i 'barbari' e i 'selvaggi' e l'orgoglio per la 'purezza del sangue', legato di solito con l'appartenenza all'aristocrazia ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...