Pittore e incisore, nato a Norimberga il 21 maggio 1471, morto ivi il 6 aprile 1528. Il padre, che aveva anch'egli il nome di Albrecht, di famiglia ungherese (Ajtós; ajtó = tedesco Tür, quindi Türer), [...] , oppure chiamatovi, con altri artisti, dall'editore Kolb per incidere in legno la grande veduta di Venezia, disegnata da Iacopo dei Barbari. Un passo d'una lettera scritta dal D. il 7 febbraio 1506 da Venezia si riferisce al suo soggiorno in quella ...
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Col nome di diadochi designavano gli antichi e designiamo noi stessi gl'immediati successori di Alessandro Magno, contrapposti ai più remoti successori, che si chiamavano e si chiamano epigoni. Il periodo [...] e delle loro istituzioni, col loro contrapposto perenne ai barbari onde erano circondate, avrebbero dovuto fornire all'impero i conquistare la sua satrapia di Cappadocia, dove i barbari sotto Ariarate erano tuttora indipendenti. Frattanto Antipatro, ...
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Nome di alcuni re spartani della famiglia degli Euripontidi.
1. Archidamo I. - Figlio e successore di Anassidamo, regnò circa il 600 a. C. (Paus., III, 7, 6).
2. Archidamo II. - Figlio di Zeussidamo, che [...] a procurare la concordia tra i Greci e imitare il padre Agesilao, che aveva avuto l'ardimento di portare guerra ai barbari. Isocrate gli scrisse nell'ottantesimo anno di età, cioè nel 356, quando era scoppiata la guerra sacra, e Sparta si disponeva ...
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PERIEGESI (περιήγησις, da περιηγέομαι "conduco intorno")
Giorgio Pasquali
È chiamata già in tempo ellenistico l'opera (nell'originale probabilmente ancora sprovvista di titolo) di Ecateo di Mileto (v.), [...] (v. etnografia: Storia delle conoscenze), che Ecateo e ancora Erodoto avevano adoprato per la descrizione dei paesi barbari, e lo applicano a territorî ellenici, innanzi tutto a città elleniche. Che cosa doveva necessariamente divenire quello schema ...
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MANSO (mansus)
Giuseppe FORCHIELLI
Anticamente designava il terreno affidato ai coltivatori negli stanziamenti o colonizzazioni primitive. La parola, connessa con mensura, comincia a comparire nelle [...] consuetudine del luogo e che pagava tutte le responsioni e faceva tutti i servizî; questa eguaglianza era adottata dai barbari nelle antiche comunioni. Ma in seguito l'equilibrio fu rotto, cosicché comparve il mansus dimidius o medius, che aveva ...
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MÂCON (A. T., 32-33-34)
Valeria BLAIS
Henry PERRAULT-DESAIX
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Città della Francia sud-orientale capoluogo del dipartimento di Saône-et-Loire, con 18.496 ab. nel 1931 (18.427 nel 1926). È posta sulla [...] stazione militare per il rifornimento di truppe e di materiali. Dopo il sec. III fu più volte saccheggiata e devastata da barbari invasori: dagli Unni nel 451, dai Saraceni nel 732, dagli Ungari nel 937. Seggio vescovile notevole sin dal sec. V, fu ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] al di sotto del palazzo di via Monte di Pietà. L'approntamento di tale cinta muraria è stato riferito alla pressione dei barbari, della quale non si colgono tuttavia altri indizi precisi entro il tessuto urbano.Viene ascritta alla metà del sec. 4° e ...
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Croce: la categoria della vitalità
Mauro Visentin
Con la pubblicazione di Teoria e storia della storiografia, avvenuta nel 1915 in edizione tedesca e poi, nel 1917, in edizione italiana, Croce aveva [...] nelle quali una simile forza morale è venuta meno fin quasi a sparire del tutto. Sono, queste, le epoche di «decadenza e barbarie». E non è difficile comprendere che quella in cui Croce sente, mentre scrive, di vivere, è una di queste, in cui la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia politica nel pensiero antico
Federica Pezzoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero politico antico, caratterizzato [...] la fine del IV e il V secolo alla questione della relazione tra Chiesa e Impero si somma la questione barbarica: di fronte al dilagare dei “barbari” all’interno del territorio imperiale e al sacco di Roma del 410 ad opera di Alarico ci si chiede se ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Chiara Lambert
Sara Magister
Le rete dei contatti e degli scambi: caratteri [...] delle popolazioni germaniche ‒ anche a fronte di documentazione letteraria che lamentava la devastazione apportata dai "Barbari" ‒ e le generali condizioni di instabilità politica avessero ridotto drasticamente le relazioni commerciali all'interno ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...