SUMERI (XXXII, p. 990)
Giorgio Raffaele CASTELLINO
L'origine dei S. è tuttora avvolta nel mistero. Immigrati dal di fuori, si è pensato che siano giunti nella bassa Mesopotamia dal sud (Golfo Persico), [...] nipote Narām-Sin riesce a tener alta la dinastia, la quale in due secoli si esaurisce, rendendo facile ai barbari Guti, scesi dalle montagne d'oriente, il rovesciarla definitivamente. Circa un secolo dura lo scompiglio portato dalla distruzione dei ...
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PACE, Biagio
Archeologo, nato a Comiso il 13 novembre 1889, morto ivi il 27 settembre 1955. Professore di archeologia e storia dell'arte classica nelle univ. di Pisa (1927-30) e di Napoli (1930-35), [...] , 4 voll. (I: I fattori etnici e sociali; II: Arte, ingegneria e artigianato; III: Cultura e vita religiosa; IV: Barbari e Bizantini), Roma 1935-49, che è opera fondamentale per la comprensione delle vicende della Sicilia antica, sia altre monografie ...
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GIAMBICA, POESIA
Gino Funaioli
. Gli antichi, a cominciare da Aristotele, la definirono per poesia dell'invettiva o del vituperio personale (ψόγος), dell'ira (rabies), della maldicenza (maledicum carmen, [...] ; ha i suoi principî tra le popolazioni ioniche dell'Asia Minore, che di mezzo alle lotte interne, premendo da vicino i barbari, sentirono ben presto corrosa la propria compattezza civile e sociale, onde all'idea della polis cominciò a far violenza l ...
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Il concetto dell'elevazione al grado di divinità d'un essere mortale è presso i Greci più antico della parola, che, a quanto sembra, è stata coniata nell'età ellenistica. Esseri divini discesi temporaneamente [...] Invero subito dopo la caduta di Dario pretese che innanzi a lui si prosternassero a terra (προσκύνησις: v. adorazione) i sudditi barbari, e desiderò imporre la stessa forma di saluto, però senza riuscirvi, anche ai Greci e ai Macedoni.
Più tardi, per ...
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STUOIA (fr. natte; sp. estera; ted. Matte; ingl. mat)
Giulio PELA
La stuoia, usata come protezione contro i raggi solari e le piogge, come sostegno per tenervi stesi oggetti, ecc., è di antichissima [...] , oltre il largo impiego domestico e agricolo presso i popoli civili, la stuoia ha moltissime applicazioni presso popoli barbari e semibarbari che ne fabbricano con paglia, palme, bambù, per farne tende, tetti, coperte, pareti, protezioni, sostegni ...
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Città romana importantissima, capoluogo della provincia Dacia Apulensis. Giaceva in una fertile vallata alla confluenza dell'Ampoele e del MureŞ, non lungi dalle ricche miniere di oro della Transilvania. [...] e talvolta anche del governatore delle tre Dacie (legatus trium Daciarum). Verso il 260 divenne con la Dacia settentrionale preda dei barbari. La città moderna è costruita sulle rovine del vecchio Apulo. Furono condotti scavi fra il 1889 e il 1912 da ...
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MEIT, Conrad
Fritz Baumgart
Scultore, nativo di Worms. Operava nella prima metà del sec. XVI. Prima del 1511 lavorò nella bottega di L. Cranach in Wittenberga per l'elettore Federico il Saggio di Sassonia; [...] attribuzioni sono dubbie. In un primo tempo il M. appare sotto l'influenza del Dürer, del Cranach, di Iacopo de Barbari. In un viaggio in Italia, probabilmente anteriore all'attività svolta in Brou, apprese elementi del Rinascimento, che fuse con ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] è rifugiata in qualche piccola tribù non ancora scoperta". Rimbaud ripudiò la civiltà e invocò l'avvento di una nuova barbarie. Ma in generale, ovviamente, alla civiltà si attribuiva il massimo valore, e la si identificava con il progresso. Nell'uso ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] si compiace di vedere in tanti racconti assurdi e insensati le prime forme di quella che diventerà la religione per gli antichi e i barbari di ieri e di oggi. A discolpa dei Greci e poi dei Romani Fontenelle afferma che presso di loro le favole si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La crisi della forma antica al tramonto dell'impero
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alle profonde mutazioni che interessano, [...] il sogno della pax Augusta, la fiducia nella compattezza, nell’inscalfibilità, nell’eternità dell’impero di Roma. La minaccia dei barbari che premono ai confini è diventata un pericolo quotidiano, che tiene l’esercito romano in uno stato di costante ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...