Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Enotri
Luca Cerchiai
Gli enotri
La più antica menzione dell’ethnos è documentata alla fine del VI sec. a.C. in Ecateo di Mileto (FGrHist, I, 64-71) che attribuisce agli [...] e gli Ausoni o i Liguri sono invece direttamente scacciati dagli Enotri – secondo il modello che vede l’ethnos sopraffare i barbari – o da gruppi collocati a un analogo livello culturale come gli Aborigeni e i Pelasgi, gli Umbri e i Pelasgi, gli ...
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Pellico, Silvio
Mario Scotti
La personalità, i tempi, il mondo poetico di D. interessarono più la fantasia che la riflessione del P. (Saluzzo 1789 - Torino 1854), anche se sul poeta egli si soffermò [...] ed etica, con il profondo rivolgimento che opera nella vita sociale (" la civilizzazione antica è stata spenta totalmente dai Barbari, e quella che è rinata dopo deriva tutta dal cristianesimo e dal genio cavalleresco ", ibid., p. 389). La genesi ...
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Giustiniano
Antonio Menniti Ippolito
L'imperatore che promosse la raccolta di tutte le leggi del diritto romano
Per quasi quarant'anni, nel 6° secolo, Giustiniano resse con grande impegno ed energia [...] sua integrità, rafforzandone le strutture interne, garantendone l'unità religiosa, recuperando i territori perduti a opera dei Barbari (barbariche, invasioni).
Per prima cosa Giustiniano mise ordine nelle leggi dell'Impero. In sei anni, a partire dal ...
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LAO-TZE, o, più esattamente, Lao-tzŭ
Giovanni Vacca
Filosofo cinese del sec. V a. C., di cui non si conoscono con certezza né il nome, né date esatte, né le vicende della vita. Lao tzŭ è un soprannome [...] non se ne ha alcuna conferma storica. Un taoista al principio del sec. IV d. C., in un libro sulla conversione dei barbari (Hita Hu ching), fa profetizzare a L. una sua futura reincarnazione nel fondatore del manicheismo. Si dice che egli sia vissuto ...
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Figlia del re degli Ostrogoti Teodorico, governò pel figliuolo minorenne Atalarico - designato dall'avo erede del trono (v. atalarico) - dal 30 agosto 526 al 2 ottobre 534; fu, quindi, regina col cugino [...] maggiormente verso il papato e l'aristocrazia romana, accentuando nelle nostre popolazioni il disagio dell'esser soggette a barbari ariani. A tutto ciò s'aggiungeva la fine inevitabile di Atalarico che, morendo, avrebbe lasciata la madre priva ...
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Ministro e generale di Valentiniano III. Figlio del magister equitum Gaudenzio, nacque intorno al 390 d. C. a Durostorum presso Silistria. Fu paggio di un praefectus praetorio e poi fu inviato presso la [...] assumono un carattere meno ufficiale che con l'impero orientale; e, pur non privati, sono però ufficiosi. Presto coi barbari si venne a rottura completa, e il pretesto ne fu offerto dall'essersi intromesso Attila negli affari interni della Gallia ...
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VERZONE, Paolo
Francesco Paolo Fiore
Storico dell'architettura, nato a Vercelli il 12 ottobre 1902, morto a Torino il 3 settembre 1986. Si laureò nel 1925 in ingegneria a Torino, dove svolse sino al [...] e quella del Vicino Oriente, come mostra soprattutto L'arte preromanica in Liguria e i rilievi decorativi dei ''secoli barbari'' (1945). Decisivo, in questa direzione, fu l'invito a insegnare anche nell'università di Istanbul (1952-57): da questo ...
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Insigne diplomatico della Santa Sede, nato a Mineo sullo scorcio del secolo XV, morto a Palermo fra il 1546 e il 1548. Recandosi in Spagna, di passaggio a Roma, il papa Adriano VI riconobbe in lui qualità [...] consigliava a Clemente VII la neutralità nelle contese tra Carlo V e Francesco I ("lassi rumpere le teste a li Barbari"), e la cura di fortificare l'Italia per renderla indipendente dagli stranieri e riunita in confederazione.
Bibl.: G. Fraknói, Le ...
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Un altro Costantino: la testimonianza della storiografia profana
François Paschoud
Quando Costantino I muore il 22 maggio 337 a Nicomedia, la versione agiografica del suo regno è già definita, specialmente [...] l’ordine stabilito, le leggi antiche e la tradizione, e di essere stato il primo ad aver lasciato che i barbari accedessero al consolato. Questo rimprovero è tuttavia attribuito a Giuliano, il quale lo avrebbe formulato in una lettera indirizzata al ...
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Le riforme amministrative di Costantino
Hartwin Brandt
Costantino il Grande non è solo l’imperatore della svolta cristiana, ma anche l’originario promotore di riforme innovative in ambito monetario [...] già allora i non romani avevano accesso ai ranghi militari più elevati, come nel caso del franco Bonitus66. Con i barbari ammessi sul suolo imperiale (che venivano indicati con il temine dediticii) e i loro discendenti, a cui nelle fonti antiche ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...