Apologeta cristiano (n. probabilmente in Siria tra il 120 e il 130). Educato alla cultura greca, fu forse un filosofo vagante sulla moda dei retori o cinici; convertitosi al cristianesimo, più tardi si [...] cultura greca accusata di plagio (Omero dipende da Mosè e tutta la cultura greca posteriore deriverebbe dai "barbari"), di immoralità, di incoerenza. T. contrappose alla vanità del pensiero greco i fondamentali insegnamenti cristiani: Dio creatore ...
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Maroni, Roberto. - Uomo politico italiano (Varese 1955 - Lozza, Varese, 2022). Deputato dal 1992 nelle fila della Lega Nord, nel 1994 ha ricoperto le cariche di vicepresidente del Consiglio e di ministro [...] elezioni regionali del 2018. M. ha pubblicato, in collaborazione con il giornalista C. Brambilla, Il mio Nord. Il sogno dei nuovi barbari (2012), in cui affronta il tema della "questione settentrionale", e il romanzo Il Viminale esploderà (2022). ...
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Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] Ma nel convento s'inizia pure quel lavoro di conciliazione e di pacificazione, che ormai s'imponeva per la coesistenza di civili e barbari, di vinti e vincitori, di Latini e Goti. Lo spirito di universalità, ch'era stato anche in Roma, si fa ora più ...
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È l'arte dell'Europa occidentale dal sec. VIII alla metà del X. L'avvento al trono della dinastia carolingia, il ricostituito impero d'Occidente, il rinascimento artistico promosso da Carlomagno e dai [...] dell'intaglio in pietra era quasi perduta; erano in decadenza le stesse arti del legno e del metallo già coltivate dai barbari, e la decorazione stilizzata e geometrica a loro propria si era un poco arricchita degli ornati rigidi e piatti che l ...
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Imperatore d'Occidente; nato sul finire del secolo IV, di nobile famiglia arvernate (Apoll. Sidon., Carm., VII, 248; Greg. Turon., II, 11). Il nome Eparchius è attestato da un'iscrizione cristiana di Roma, [...] alla morte di Valentiniano III, lo nominò maestro delle milizie nella Gallia col duplice incarico di respingere le incursioni dei barbari in quella regione e di avviare negoziati di pace con Teodorico II, nuovo re dei Visigoti (Sid., Carm., VII, 375 ...
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Fu nell'età degli Achemenidi provincia dell'impero persiano (ant. pers. bāχtriè: Dar. Bis. 6, Pers. e 2). Alessandro la conquistò nel 329 scacciandone Besso che;:. dopo aver assassinato l'ultimo degli [...] Antioco reso conto dell'importante funzione di difesa che il regno greco di Battriana esercitava per la grecità contro i barbari, si venne alla pace e Antioco promise in moglie a Demetrio, figlio di Eutidemo, una delle proprie figlie. Quest'accordo ...
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PAOLINO II patriarca di Aquileia
Pio Paschini
Nulla sappiamo delle sue origini; Carlomagno lo chiama grammatico, donandogli il 17 giugno 776 alcuni beni confiscati ai seguaci del ribelle duca Rodgaudo [...] 'adunanza di vescovi a cui intervennero P. e Arnone vescovo di Salisburgo, insistendo sul metodo pacifico da usare con quei barbari. Ritornato in Friuli, P. tenne a Cividale il concilio provinciale della sua metropoli e ne rimane un importante gruppo ...
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GIMNETI (gr. γυμνῆτες "nudi"; anche ψιλοί)
Plinio Fraccaro
Avevano tal nome gli armati alla leggiera greci, contrapposti agli opliti. Tirteo ci mostra i gimneti spartani, che, coprendosi dietro gli scudi [...] scopo i mercenari delle stirpi greche settentrionali e occidentali, abituate per tradizione a combattere armate alla leggiera, o barbari. Nel secolo IV a. C. i gimneti irregolari sono scomparsi dagli eserciti greci, sostituiti dai regolari peltasti ...
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PANSA, Giampaolo
Paolo Zippel
Giornalista e saggista, nato a Casale Monferrato il 1° ottobre 1935. Ha iniziato l'attività giornalistica nel 1961 come redattore de La Stampa, per poi passare (1964) a [...] italiane di violenza e terrorismo (1980); Ottobre addio. Viaggio fra i comunisti italiani (1982); Lo sfascio. Politici, politicanti, portaborse e malfattori (1987); Il malloppo (1989); L'intrigo (1990); Il regime (1991); L'anno dei barbari (1993). ...
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Palermo
Vincenzo D'Alessandro
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. [...] fra i latini e i musulmani di Sicilia e una loro comune azione contro l'"innato furore" delle "tumultuose orde dei barbari" teutonici che stava per abbattersi sulle "città opulente e luoghi fiorenti" dell'isola, da Messina a Catania a Siracusa ad ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...