Pittore (forse Kulmbach 1480 circa - Norimberga 1522). A Norimberga, dove giunse intorno al 1500, guardò a I. De Barbari e iniziò la sua attività come incisore accanto a Dürer: xilografie per le commedie [...] completamento dell'altare di S. Nicola di J. Koeler (1505, Norimberga, Museo e St. Lorenz): in essa la presenza di De Barbari e di Dürer è sentita nell'impostazione e realizzazione delle figure; invece, nelle storie dei ss. Pietro e Paolo, ora agli ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] (sino a Ottone I), voll. 4, Lipsia-Gotha 1897-1915 (2ª ed., del I vol., 1929) e di G. Romano, Le dominazioni barbariche in Italia (395-1024), Milano s. a. (1910), che sostituì nella Storia d'Italia di F. Vallardi, il volume, assai inferiore, di F ...
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. Si designa così l'arte che si sviluppò in Occidente all'epoca delle invasioni germaniche, dal sec. V ai sec. IX. In singolare contrasto con l'arte classica l'arte dei barbari deforma la realtà, impone [...] vetri entro alveoli si ritrova nelle tombe del Caucaso, della Crimea, dell'Ucraina, della Transilvania, dell'Ungheria; e fu portato dai barbari fino nella Gallia e in Gran Bretagna. Il Rostovtzev è dunque nel vero asserendo che l'arte dei Goti o dei ...
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. Re degli Unni dal 434 al 453, è forse il più famoso fra i re barbari. Figlio di Munzuco, salì al potere, insieme col fratello Bleda, nel 434, succedendo allo zio paterno Rua (Prisc., p. 276 Dindorf). [...] unne, e Marciano inviò, secondo la promessa, soccorsi ai Romani, con l'aggravante della minaccia d'assalire le terre dei barbari, A., che aveva anche notato nei suoi soldati, restii ad andare contro Roma, indizî di stanchezza, colse l'opportunità che ...
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DOMENICO della Madre di Dio
Fiamma Satta
Nacque nei pressi di Viterbo il 22 giugno 1792 da Giuseppe Barberi (Barbari), agricoltore, e da Mariantonia Pacelli, ultimo di undici figli. Rimasto ben presto [...] orfano di padre (1798) e poi di madre (1803), venne adottato dallo zio Bartolomeo Pacelli, anch'egli agricoltore, che lo accolse nella sua casa di Merlano.
Nel 1810, subito dopo il decreto napoleonico ...
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. La passione per i giochi leciti e illeciti, già viva presso i Romani e altrettanto presso i barbari venuti in Italia, non abbandonò il nostro popolo durante il Medioevo, tanto che i Comuni pensarono [...] di trarne un utile, permettendo la tenuta di giochi d'azzardo e appaltandone il provento. Tuttavia, come il tenitore di case di mala fama, così colpito da disistima era il barattiere (baracterius) che ...
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Il rinnovamento urbano del primo Cinquecento
Donatella Calabi
La forma della metropoli lagunare
La straordinaria forza evocativa della prima rappresentazione prospettica della metropoli lagunare, [...] Printed Plans and Panoramic Views of Venice, "Saggi e Memorie di Storia dell'Arte", 7, 1970, pp. 17-22; Id., Jacopo de' Barbari's View of Venice: Map Making City Views and Moralized Geography Before the ϒear 1500, "Art Bulletin", 1978, pp. 425-474.
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OSTROGOTI
Giovanni Battista Picotti
. Storia. - Il nome degli Ostrogoti (Austrogoti) appare per la prima volta nel 269, quando essi sono ricordati nella vita dell'imperatore Claudio fra i barbari Sciti, [...] la dignità di patrizio e l'adozione a figliolo; i due barbari parvero uniti, quando le loro genti, nelle gole dell'Emo, , tratto da quei Rugi che formavano una parte dell'esercito barbaro, acclamarono Baduila, che assunse il nome di Totila. Ma ...
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Letterato italiano (Palermo 1851 - ivi 1917). Si occupò di folclore (Poesie dei popoli selvaggi e poco civili, 1892; I proverbi dei popoli barbari, 1893; La poesia dei selvaggi, 1896); scrisse anche poesie [...] (L'eterno romanzo: canzoniere, 1883; Odi, 1889, ecc.); fu efficace giornalista. Ma forse il meglio di sé lo diede nei bozzetti (Aloe, 1878) e nel romanzo Il signor di Macqueda (1881), che sono tra i più ...
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Imperatore romano (Sirmio 232 d. C. - ivi 282). Proclamato imperatore (276) dalle truppe in Oriente, le sue instancabili ed efficaci azioni militari contro barbari e usurpatori. Dedicò inoltre notevoli [...] : questi stanziamenti furono una caratteristica del suo regno, ma ebbero talora insuccesso per la violazione dei patti da parte dei barbari. Eliminò poi due usurpatori sorti in Gallia e sul Reno, Proculo e Bonoso, e un altro ignoto usurpatore in ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...