PICTI
Plinio Fraccaro
. Popolazione che abitava l'antica Caledonia, l'attuale Scozia. Il nome non appare che verso la fine del sec. III d. C. in Eumenio (Panegynci lat., VI, 12: non dico Calidonum aliorumque [...] venuti d'Irlanda. Alla fine del 359 Giuliano aveva dovuto inviare da Lutezia le sue migliori truppe per respingere gli stessi barbari. Più grave ancora fu l'attacco che essi intrapresero contro la provincia romana nel 368, d'accordo con Sassoni e ...
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TRIENTE (triens "un terzo dell'unità")
Secondina Lorenzina Cesano
Nella monetazione antica italica e romana è il nominale eneo del valore di 4 oncie, precisamente un terzo dell'asse, donde il suo segno [...] sino alla fine dell'impero di Occidente e poi nell'impero di Bisanzio. Infine esso appare come la moneta più comune coniata dai popoli barbari, che si stanziarono nelle regioni occidentali dell'impero di Roma.
Bibl.: v. quinario; quadrante; semisse. ...
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Scienza greco-romana. Diofanto di Alessandria
Roshdi Rashed
Diofanto di Alessandria
Nel corso degli ultimi decenni la nostra conoscenza dell’opera di Diofanto di Alessandria è cambiata in maniera considerevole, [...] ). Questa opinione era condivisa da altri: per esempio, H. Hankel scriveva che Diofanto «non era un Greco, discendeva forse dai barbari che più tardi hanno popolato l’Europa; se i suoi lavori non fossero stati scritti in lingua greca, nessuno avrebbe ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il sogno di Pericle, l'Atene di Fidia
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’acropoli di Atene, con i suoi edifici, i suoi [...] dei Persiani, spinge i cittadini a pronunciare un solenne giuramento: mai più saranno ricostruiti i templi bruciati e distrutti dai barbari, ma anzi dovranno restare allo stato di rovina, a perenne condanna dell’empietà del nemico e a costante monito ...
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umano
Domenico Consoli
L'aggettivo, frequentissimo in tutte le opere canoniche di D. e nel Fiore (ma assente dal Detto), ha il significato fondamentale di " proprio dell'uomo ", " attinente all'uomo [...] intelletto, infuso da Dio ('l divino); nella seconda, D., davanti allo spettacolo sublime della Trinità, ricorda i barbari che, venuti dalle terre nordiche, stupefaciensi contemplando gli eccelsi monumenti romani, per concludere: ïo, che al divino da ...
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MORANDI, Filippo
Guido Arbizzoni
MORANDI, Filippo (Filippo da Rimini). – Nacque a Rimini presumibilmente tra il 1408 e il 1410, giacché una notizia autografa di Bernardo Bembo, che si legge in calce [...] che, come si è detto, morì a Venezia nel 1497.
Opere. Di Filippo Morandi si leggono a stampa le due lettere a F. Barbaro in Francisci Barbari et aliorum ad ipsum epistolae, [a cura di A.M. Querini], Brescia 1743, pp. 213 s.; Appendix, pp. 119 s.; il ...
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Laterano
Località e complesso monumentale di Roma, dov'era una residenza secondaria dell'imperatore, che Costantino assegnò ai pontefici.
Costantino riconobbe così l'importanza assunta dalla Chiesa: [...] anche contro due cardinali, idealmente residenti in L., Pietro e Iacopo Colonna. In Pd XXXI 35 D. dice che i barbari... / stupefaciensi, quando Laterano / a le cose mortali andò di sopra: qui la parola vale metonimicamente " Roma ", così splendida da ...
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Il cibarsi di carne umana. Gli scrittori antichi avevano già raccolto notizia di tale usanza fra alcuni popoli lontani: Erodoto (IV, 18, 106; VI, 26) per l'Asia interna, Strabone (XV, 710) per l'India, [...] limitazione di spazio o di tempo, altri inclinano a restringere la costumanza a pochi gruppi umani, tra i più barbari e feroci del mondo primitivo. Che l'uomo, sotto l'influenza di particolari condizioni geografiche, economiche, ecc., possa diventare ...
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Imperatore di Oriente dal 395 al 408 dopo Cristo. Nato nel 377 da Teodosio e da Aelia Flaccilla, ebbe a precettori il filosofo pagano Temistio e il cristiano beato Arsenio, che informò il suo carattere [...] poté dar sfogo alla sua irritazione, perché si trovò di fronte a una grave minaccia ai confini. Due invasioni di barbari si abbattevano contemporaneamente sull'Orieme: gli Unni, nell'Asia; e i Visigoti, guidati da Alarico, nella Mesia e nella Tracia ...
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SATURNINO, Lucio Apuleio (L. Apuleius Saturninus)
Gaetano De Sanctis.
Demagogo romano della fine del sec. II a. C. Iniziò la sua vita politica come questore nel 104. Inviato ad Ostia per sorvegliare [...] i Cimbri e i Teutoni. In questo primo tribunato S. favorì l'elezione di Mario, che stava preparando le difese contro i barbari, al suo quarto consolato per il 102 e propose una legge agraria che prometteva ai soldati di lui 100 iugeri di terreno. A ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...