Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] dichiarò guerra a C., ma fu vinto ad Adrianopoli e a Crisopoli, e dovette arrendersi; poi, avendo stretto accordi con i barbari del Danubio, fu condannato a morte. C. dal 324 rimase unico imperatore. Subito dopo fece uccidere il figlio Crispo a Pola ...
Leggi Tutto
Susa Comune della prov. di Torino (11,3 km2 con 6746 ab. nel 2008, detti Segusini). Il centro è situato a 503 m s.l.m. in una conca alpestre nella valle omonima, sulle rive della Dora Riparia, ai piedi [...] via che da Torino per il Monginevro conduceva oltralpe, al principio del 4° sec. fu cinta di mura per la minaccia dei barbari. Sotto i Franchi, S. e la valle costituirono un’unica diocesi con la Moriana, fino a che sotto gli ultimi Carolingi furono ...
Leggi Tutto
VALERIANO imperatore (P. Licinius Valerianus)
Gastone M. Bersanetti
Era di nobile origine. Scarse o malsicure le notizie sulla sua vita e specialmente sul periodo precedente a quello dell'impero. Rivestì [...] curare particolarmente l'esecuzione delle misure contro i cristiani, mentre egli era occupato alla frontiera a tenere testa ai barbari. Nel 253 (o 252) V. si trovava nella Rezia, esercitando funzioni la cui natura ed estensione è difficile precisare ...
Leggi Tutto
La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] veneta, 3/II, Dal primo Quattrocento al Concilio di Trento, Vicenza 1980, pp. 317-335.
511. La mappa di Jacopo de' Barbari mostra un gran numero di navi ormeggiate, in costruzione o per le operazioni di carenamento, vicino a S. Antonio allo sbocco ...
Leggi Tutto
MELONE, Altobello.
Alessandro Serafini
– Figlio di Marcantonio, nacque a Cremona nel 1491 o poco prima, come si deduce da un documento del 1513, relativo a una società tra lui e Boccaccino Boccacci [...] alla produzione tedesca, se si pensa alle opere di Marco Marziale, Benedetto Diana o della cerchia di Iacopo de’ Barbari, che contribuivano a rendere ancora più fertile un humus già impregnato dal repertorio delle incisioni d’Oltralpe. A questa ...
Leggi Tutto
TREVISAN, Zaccaria
Martino Mazzon
junior. – Nacque, forse a Venezia, nel 1414 da Zaccaria senior, dottore e cavaliere (il noto umanista; v. la voce in questo Dizionario), morto nello stesso anno, e [...] , regg. 6, cc. 7v, 18r, 38v, 104r, 107r, 113r; 8, cc. 2v, 5r; 9, cc. 6v, 8v; Misc. Codd., s. 1, 23, Storia veneta: M. Barbaro - A.M. Tasca, Arbori de’ patritii veneti, VII, pp. 123 s.; Senato, Secreti, regg. 16-22, 34-38 (in partic. reg. 37, c. 189rv ...
Leggi Tutto
Pittore, incisore, architetto (n. forse Ratisbona 1480 circa - m. Ratisbona 1538). Tra i maggiori artisti della Germania del Cinquecento, la sua pittura è caratterizzata da una costante presenza del fantastico, [...] , inviatovi dalla sua città.
Opere
Nelle prime opere certe è forte il richiamo a Dürer e agli esempi di Jacopo de' Barbari e dei nielli italiani (incisioni e disegni firmati e datati 1506), mentre il ricordo di Mair von Landshut, di M. Reichlich ...
Leggi Tutto
POLIENO (Πολύαινος, Polyaenus)
Arnaldo Momigliano
Retore e scrittore di cose militari del sec. II d. C. Nato in Macedonia in data ignota, dedicò agl'imperatori Lucio Vero e Marco Aurelio nel 162 d. C. [...] esclusivamente) la disposizione per categorie, e infatti il quarto libro è dedicato agli stratagemmi dei Macedoni, il settimo a quelli dei barbari, la prima parte dell'ottavo a quelli dei Romani e l'ultimo infine a quelli delle donne. Non c'è dubbio ...
Leggi Tutto
Vizio congenito consistente nella mancanza completa o incompleta delle palpebre. L'infermo si presenta o con la cute della faccia che copre l'apertura orbitale, o coll'arresto della cute presso il margine [...] , e fra le cause determinanti si crede di poter ammettere, come per moltissimi altri vizî congeniti, un'anomala pressione della cuffia amniotica. L'ablefaria acquisita può osservarsi in seguito a traumi, o in seguito a barbari supplizî (v. palpebre). ...
Leggi Tutto
Luca Einaudi
Le migrazioni internazionali sono sempre state alla base del popolamento dei vari continenti e continuano a essere un fattore significativo nello sviluppo demografico ed economico dei vari [...] e Siracusa da Corinto). L’Impero romano aveva sviluppato una politica di gestione dei primi flussi di emigranti ‘barbari’ alle frontiere dell’Impero, offrendo loro terre e grano in cambio dell’assimilazione nell’esercito romano e della conversione ...
Leggi Tutto
barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...