Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] colmo della gloria e fortuna non riconobbero se non se stessi per nobili, regalando anch’essi gli altri popoli col titolo di barbari […] Ma egli è da dire, non esserci ragione, per cui abbia principe veruno a sdegnar di trar l’origine sua dall’antica ...
Leggi Tutto
María Candelaria
Marcelo Panozzo
(Messico 1943, La vergine indiana, bianco e nero, 101m); regia: Emilio Fernández; produzione: Agustín J. Fink per Film Mundiales; soggetto: Emilio Fernández; sceneggiatura: [...] sempre più scarse; i due hanno seri problemi economici e pochissime possibilità di superarli a causa, tra le altre cose, dei barbari pregiudizi sociali di cui la donna è vittima in quanto figlia di una prostituta. Tutto ciò che la coppia possiede per ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Oltre l'arte della polis: le scuole scultoree di eta ellenistica
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scultura ellenistica [...] vittoria di Atene sui Persiani del V secolo a.C., e di presentarsi come nuovo baluardo difensivo della grecità sulla barbarie, dell’ordine sul caos, della giustizia sulla violenza e sulla cieca sopraffazione.
E come ad Atene la vittoria sui Persiani ...
Leggi Tutto
Scrittore ungherese (Tiszacsécse 1879 - Budapest 1942), redattore della rivista Nyugat ("Occidente") e direttore della Kelet Népe ("Popolo d'Oriente"). Il suo talento robusto e il suo linguaggio vigoroso [...] le sue commedie (Pacsirtaszó "Canto di allodola", 1916; Bùzakalász "Spiga di frumento", 1924; A vadkan "Il cinghiale", 1925) e le novelle (Magyarok "Magiari", 1912; Bor, szerelem, banat "Vino, amore, pentimento", 1929); Barbárok "Barbari", 1932). ...
Leggi Tutto
Città e porto della Sicilia orientale, in provincia di Siracusa, posta su una penisoletta che sporge verso mezzogiorno nella parte settentrionale della vasta insenatura, limitata rispettivamente a N. e [...] la greca Xiphonia, popolata da cittadini della prossima Megara Iblea; ma non sembra che avesse mai notevole importanza. Devastata dai barbari e dai Saraceni, la signoria normanna, che vi fece erigere una rocca, tentò di farla risorgere. Ma il luogo ...
Leggi Tutto
Uno dei cosiddetti trenta tiranni sorti nell'Impero romano nel sec. III dopo Cristo. Della sua vita non ci restano che notizie frammentarie, non facili a ridurre sotto un ordine cronologico ben sicuro. [...] nulla, come parecchi altri di quel tempo, grazie all'anarchia militare che travagliava l'Impero, mentre le incursioni dei barbari ne desolavano in vasta parte i territorî. Egli appare la prima volta in Pannonia come comandante della cavalleria, sotto ...
Leggi Tutto
GABRIELE, Trifone
Francesco Foffano
Nato a Venezia intorno al 1470, seguì dapprima la carriera ecclesiastica, poi ebbe qualche ufficio nella repubblica; ma ben presto attese unicamente agli studî, permettendoglielo [...] dei suoi dialoghi sulla Repubblica de' Viniziani. Morì nel 1549.
Scrisse liriche, tra cui alcune nei metri poi detti "barbari", commenti alla Divina Commedia e al canzoniere del Petrarca, e una Institutione della grammatica volgare, la quale, come la ...
Leggi Tutto
CACCO
Paolo Bertolini
Secondo figlio maschio di Gisulfo II, duca longobardo del Friuli, e di una nobildonna, Romilda, C. dovette nascere nell'ultimo decennio del sec. VI: aveva infatti sicuramente già [...] politica di distensione adottata da Foca nei confronti dei Longobardi, ed era tornato a quella tradizionale di contrapporre barbari a barbari cercando di staccare da Agilulfo il duca del Friuli per attirarlo ancora una volta al servizio di Bisanzio ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Tacito
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Cornelio Tacito è il più grande storico latino di tutti i tempi. Nelle sue opere [...] cultura, specie laddove passa in rassegna le istituzioni familiari e la posizione della donna. Qui la naturale virtù dei “barbari” è espressamente contrapposta alla decadenza morale di Roma: tra i Germani l’adulterio è un fenomeno rarissimo, il ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La Chiesa di Roma e il potere temporale dei papi
Marcella Raiola
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Chiesa inizia a gestire lasciti [...] a Costantino il Grande, per evitare che si eccepisse al papa l’accettazione di un territorio da parte degli stessi barbari che cercava di debellare. L’inautenticità del documento sarà poi svelata e dimostrata dal grande umanista e filologo Lorenzo ...
Leggi Tutto
barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...