MACEDONIA (gr. classico Μακεδονία; lat. Macedonia; pronunzia loc. Makedonia; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Pietro ROMANELLI
Secondina Lorenzina CESANO
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Paola [...] parole di quei greci stessi: "Filippo, che non solo non è greco, né in nulla affine a noi Greci, ma neanche è barbaro, di quelli che hanno pur bella rinomanza, ma è uno scellerato macedone, di quella Macedonia donde una volta non si valevano neppure ...
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Secondo la divisione convenzionale della Grecia i Dori sarebbero con gli Eoli e gli Ioni uno dei tre gruppi etnografici-dialettali. Il dialetto dorico si parlava in tutto il Peloponneso esclusa l'Arcadia [...] , perché Tucidide dice che gli Etoli erano incomprensibilissimi nel loro dialetto e chiama i Caoni e gli altri Epiroti barbari. Ma siccome la provenienza delle genti doriche si deve cercare nell'occidente della Grecia è verosimile che con varie ...
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MAGALHÃES de AZEGREDO, Carlos
Scrittore brasiliano, nato a Rio de Janeiro il 7 settembre 1872. Membro dell'Accademia brasiliana di lettere (1897), è rappresentante diplomatico del Brasile presso la Santa [...] suo lirismo e la perfezione della sua tecnica, in cui fu anche innovatore, avendo introdotto, fra l'altro, i metri barbari nella poesia portoghese. Il suo lungo soggiorno in Italia ha esercitato un'influenza considerevole sulla sua immaginazione, e i ...
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Vedi TROPAEUM TRAIANI dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TROPAEUM TRAIANI (v. vol. VII, p. 1022 e s 1970, p. 871)
L. Bianchi
Nel 1977 la Direzione dei Monumenti ha portato a termine una serie d'iniziative, [...] (o di Nicopoli, a seconda delle interpretazioni) si può riassumere nel modo seguente: sopraffatti in una grande battaglia, i barbari ripiegano verso il loro naturale rifugio del bosco; poi vengono raggiunti nella fuga, o assaliti di sorpresa nel loro ...
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Vedi BAVAI dell'anno: 1959 - 1973
BAVAI (Bagācum)
J. Heurgon
La città moderna, posta nel dipartimento Nord della Francia, occupa il sito dell'antica che fu capitale della civitas Nerviorum. Dovette la [...] , tutto il traffico militare e civile che andava dalla Bretagna al Reno. Durante il basso Impero, B., distrutta dai barbari, sopravvisse un certo tempo in quanto chiave di un sistema difensivo al quale talvolta, ma impropriamente, è stato dato il ...
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Attalidi
Dinastia dei regnanti di Pergamo (3°-2° sec. a.C.) fondata da Filetero (282-262 a.C.), che pose le basi per la costruzione del principato. Alla sua morte il potere passò nelle mani di Eumene [...] presso il fiume Caico e in una serie di altre battaglie in Frigia, Licia e Caria. La sconfitta dei barbari garantì il consolidamento del potere politico-culturale di Pergamo, capace di presentarsi come il baluardo dell’ellenismo nell’Asia Minore ...
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Imperatore romano dal 211 al 217. Nacque a Lione il 4 aprile del 186 da Settimio Severo, allora governatore (legato pretoriale) della Gallia Lugdunense, e da Giulia Domna. Il suo nome doveva essere, regolarmente, [...] beneficio concesso da Caracalla, il fatto è spiegato con la circostanza che questi gruppi possono aver appartenuto o a popoli barbari indipendenti, o a quelle popolazioni abitanti sui confini, o al di là di essi, considerate estranee all'Impero, o a ...
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FRANCHI
Francesco Cognasso
. Comparsi nella storia della Gallia romana già nel sec. III d. C., solo alla fine del sec. V diventano l'elemento predominante. La loro storia prima dell'installamento nella [...] e perciò si avrebbe il guidrigildo di 100 solidi (66 ⅓ + 33).
Giuridicamente nello stato franco vi fu livellamento fra Romani e barbari. Ma non si deve pensare che i Romani siano stati trattati con molti riguardi. La loro condizione si fece migliore ...
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. Tale voce corrisponde alla latina colonatus (o ius colonatus) designante nel periodo del basso impero la condizione degli agricoltori vincolati al fondo che coltivavano, e che si trova usata Cod. Th., [...] , che prima era prestato dalle classi servili o dai contadini asserviti alla gleba sia nei paesi ellenistici sia presso i popoli barbari e in specie i Germani, durante il basso impero fu a carico dei cittadini romani meno abbienti.
L'allargarsi della ...
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PELTASTI
Plinio Fraccaro
. Dalla pelta (v.) presero il nome i peltasti (πελτασταί), una specialità di armati alla leggiera usata in Grecia. Peltasti traci, armati di pelte, spada e giavellotto (ἀκόντιον) [...] leggiere o da un alleggerimento dell'armatura degli opliti, fu il "condottiero" Ificrate (v.), che armò sul modello dei peltasti barbari i suoi mercenarî.
La sua riforma, che cade nei primi anni del sec. IV, è così precisata da Nepote, Iphicrates ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...