La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] serie più antica. Se a Verona quelle avviate nel 1529 da Giberti sono conservate accanto a quelle compiute da Ermolao Barbaro, a Ferrara una nutrita serie di visite quattrocentesche precedette l’opera dei vescovi di età tridentina. A Reggio Emilia i ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo greco e romano
Antony C. King
Barbara Belelli Belelli Marchesini
Armando Cherici
Aspetti generali
di Antony C. King
Nella Grecia classica era [...] and Animal Bones, in K. Branigan - D. Miles (edd.), Villa Economies, Sheffield 1989, pp. 51-59.
L'itticoltura
di Barbara Belelli Belelli Marchesini
In ambiente italico e romano la diffusione di piscinae di acqua dolce risale almeno al III sec. a.C ...
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I Barbiano di Belgioioso, di origine romagnola, non contano fra di loro alti magistrati o dignitarî ecclesiastici, e solo negli ultimi secoli hanno ingentilito le loro tendenze schiettamente militari col [...] Grande (1344-1406 c.), celebre condottiero. L'arma gentilizia dei suoi discendenti si orna ancora del motto "Italia liberata dai barbari", segnato sull'insegna che a lui diede papa Urbano VI (v. alberico da barbiano). Il nipote di lui, altro Alberico ...
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Nacque intorno al 150 a. C. e nel 109 fu, pare, come pretore al governo d'una provincia granifera, probabilmente la Sicilia (Cicerone, Verr., III, 209). Candidato al consolato per gli anni 106, 105 e 104, [...] energia riuscì a tenere in pugno i suoi soldati atterriti dalla vista dei feroci nemici e a ritirarsi in ordine, abbandonando ai barbari la pianura a nord del Po. Mantenuto come proconsole al comando per il 101, riunì il suo esercito a quello di ...
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Antica città della Gallia, capitale degli Edui, corrispondente all'odierno Mont Beuvray, presso Autun. Sotto Augusto i suoi abitanti furono trasferiti nel nuovo centro da lui fondato di Augustodunum (Autun) [...] grandine dei pili, la massa nemica. Un inatteso pericolo parve compromettere la vittoria, quando le colonne romane incalzanti i barbari si videro assalite sul fianco destro (così sembra dedursi da una frase di Cesare che ha sollevato vive discussioni ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] in Italia e nessuno al di là delle Alpi.
Basterebbe il confronto fra il testo di Plinio prima dell'intervento del Barbaro (per esempio nelle edizioni del 1469 e del 1472) e quello che immediatamente dopo divenne la vulgata (per esempio l'edizione ...
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GALLIENO (Publius Licinius Egnatius Gallienus Augustus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Figlio dell'imperatore Valeriano e di Egnazia Mariniana, era nato nel 218 d. C. ed aveva quindi trentacinque [...] .
Il suo regno ha coinciso con la più grande crisi da cui sia stato travagliato l'Impero, crisi determinata dalle invasioni dei barbari (che giunsero ad invadere la Spagna e l'Italia, la penisola balcanica, l'Asia Minore, la Grecia), dal sorgere di ...
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COSTANTINO Siculo
Rosario Anastasi
Nacque in Sicilia, forse verso la metà del sec. IX.
Unica fonte di informazione circa l'esistenza di questo personaggio sono le inscriptiones, riportate dai manoscritti [...] dolore, così cantò". Nella composizione il lamento per la morte dei parenti si congiunge con l'esasperata apostrofe ai barbari, perché si affrettino a distruggere la sua patria (vv. 25 s., 105 s.).Questo secondo elemento indurrebbe a collocare ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] amministrativa e militare di Diocleziano assicurò ancora un periodo di prosperità ma la pressione e infiltrazione dei Barbari, specialmente dei Franchi, nel 4° sec. (particolarmente grave quella del 355, respinta da Giuliano l’Apostata) si ...
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Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492).
Il giudizio sul Medioevo
La [...] declinate e scomparse. Ciò che era stato costruito, scolpito, dipinto nell’intervallo, veniva bollato come ‘gotico’, dal nome dei barbari saccheggiatori di Roma del 410. L’idea di un intervallo di 10 secoli che separava una decadenza da una rinascita ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...