REGGIO nell'Emilia (XXVIII, p. 994)
Antonio FULLONI
La città conserva ancora elementi dell'antica fisionomia; il cardo, braccio nord, oggi Via Roma è poi scomparso in parte, a sud della Via Emilia, che [...] le vie Guidelli, Boiardi, Toschi e Via E. S. Pietro. Reggio fu colonia sotto Augusto, e fiorì durante l'impero; ma i barbari la devastarono tanto che nel sec. IV d. C. era ormai pressoché distrutta. Si formò poi un nucleo attorno al vecchio centro ...
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Vedi AMMAEDARA dell'anno: 1958 - 1994
AMMAEDARA (anche Ammedĕra, Ammedăra; ᾿Αμμέδερα, ᾿Αμμαίδαρα)
L. Rocchetti
Antica città africana, oggi Haydra, chiave di comunicazione tra Cartagine e Theveste, su [...] cristianesimo vi si sviluppò assai presto. Nel IV sec. d. C. la città ebbe importanza strategica durante le lotte fra i Barbari; nel VI sec. decadde.
Le numerose iscrizioni trovate fra le rovine fanno datare il periodo di massima fioritura di A. al ...
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Vedi SERDICA dell'anno: 1966 - 1973
SERDICA (Colonia Ulpia Serdica)
A. Frova
È l'odierna Sofia; il centro antico corrisponde al luogo della città moderna. Fu sottomessa da Licinio Crasso (29 a. C.); [...] metà del II sec. d. C. (molti edifici vi sono rappresentati); essa forni il soldo alle legioni durante le campagne contro i Barbari nel III sec. d. C. Subì grandi distruzioni da parte dei Goti e degli Unni, fu ricostruita e fortificata da Giustiniano ...
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La carriera di un imperatore
Dal fallimento della tetrarchia alla monarchia carismatica
Umberto Roberto
La carriera di Costantino imperatore si sviluppa a partire dal fallimento del sistema tetrarchico [...] il Cesare Crispo, che si stabilisce a Treviri e ottiene importanti successi contro i franchi. Già nel 320 Crispo partecipa a guerre vittoriose contro i barbari sul Reno: cfr. Opt. Porf., carm. V 30-32; VIII 31-35; X 24-35; Paneg. 10(4)17,1-2; 10(4)36 ...
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barbaro
Enrico Malato
Due volte è usato nella Commedia, sempre con valore di sostantivo e con preciso riferimento storico. La prima in Pg XXIII 103 Quai barbare fuor mai, quai saracine, / cui bisognasse, [...] si attribuiva piuttosto il nome di Saraceni. La seconda volta il sostantivo è usato in Pd XXXI 31 Se i barbari, venendo da tal plaga / ... veggendo Roma e l'ardüa sua opra, / stupefaciensi, in cui si allude particolarmente alle popolazioni germaniche ...
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Ministro e generale dell'imperatore romano Valentiniano III (n. 390 circa - m. 454). Dal 423 fu comes domesticorum, nel 429 magister utriusque militiae, guerreggiò contro i Goti e contro i Franchi; nel [...] , i Goti e i Franchi, rafforzando in Occidente l'autorità imperiale e svolgendo un'abile politica di equilibrio tra i popoli barbari con un sistema di alleanze. Grazie all'alleanza coi Visigoti, Attila, che aveva invaso la Gallia, fu contenuto e poi ...
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suberato Nome di monete diffuse nell’antichità classica, composte da un’anima di metallo di basso valore (rame, ferro, stagno) e ricoperte da una lamina leggera d’argento o d’oro. Si ritrovano monete s. [...] governi, nei momenti di difficoltà finanziaria.
La stessa cosa si verificò a Roma nel periodo repubblicano; durante l’Impero vi fu qualche emissione di monete s. per il commercio con i popoli barbari d’Oriente, all’incirca fino ai tempi di Caracalla. ...
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Chiamato soltanto Senator nei fasti consolari; a cominciare da Paolo Diacono, anche Cassiodorus. Discese da antica famiglia passata dall'Oriente in Italia. L'avo, tribuno e notaro sotto Valentiniano III [...] , nel 507, il patriziato. Consiliarius del padre, Senatore si orientò verso il re ostrogoto, che gli appariva diverso dagli altri barbari, come colui che voleva la concordia tra Romani e Goti. Un elogio in onore di Teodorico gli guadagnò la stima del ...
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Detto più tardi l'Uccellatore per una falsa tradizione, era figlio di Ottone l'illustre, duca di Sassonia e poi sovrano di Germania; nacque nell'876. Esordì combattendo a lungo contro gli Slavi dell'Elba, [...] dello stato e prendere contro i temuti nemici piena vittoria. La tregua tuttavia portava l'onere di un annuo compenso ai barbari. Primo compito di E. fu di fortezze a tutela delle più importanti vie di accesso alla Germania; mentre l'opportunità di ...
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MAGGIORDOMO o Maestro di palazzo
Francesco Cognasso
Sotto i re merovingi era funzionario altissimo della corte e potentissimo, sì da riunire e concentrare nelle sue mani il governo dello stato.
Le origini [...] agli ordini di un caposervizio, detto praepositus domus o palatii, rector aulae, architriclinus, praefectus aulae. L'istituzione passò ai principi barbari stabilitisi nei territorî romani. Infatti il maior domus compare presso tutte le corti romano ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...