(o sciamanesimo) Fenomeno religioso presente largamente nel quadro delle civiltà d’interesse etnologico; fatti più o meno isolati di natura sciamanistica sono poi ravvisabili anche all’interno di orizzonti [...] tradizioni taoiste), Tibet (Bon-po e lamaismo), India, Grecia antica, religioni di popoli indoeuropei convenzionalmente annoverati tra i ‘barbari’ (Sciti, Traci, Germani ecc.).
In senso stretto, lo s. s’incentra sulla figura di un individuo (sciamano ...
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MAGNESIA al Meandro (Μαγνησία ἡ πρὸς Μαιάνδρῳ)
L. Vlad Borrelli
Antica città della Caria presso il fiume Leteo, affluente del Meandro, fondata intorno al 400 a. C. a breve distanza da una precedente [...] M. che le leggende dicevano colonia dei Magneti di Tessaglia che aveva soggiaciuto alle successive distruzioni dei barbari (625 a. C.) di Mezares, generale di Ciro (530 a. C.), luogo ove era morto Temistocle transfuga presso la corte di Persia (460 a ...
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GEPIDI (originariamente forse Gibedi)
Giovanni Battista Picotti
Popolazione di stirpe gotica, che dalle foci della Vistola scese intorno alla metà del sec. III d. C. nella regione dei Carpazî e tentò [...] aprirsi la via attraverso le sedi dei Goti; ma fu vinta a Galtis sull'Aucha. I Gepidi sono ricordati tra i barbari che devastarono l'Impero al tempo di Probo; "schiere innumerevoli" col loro re Ardarico parteciparono, secondo Gordane, all'impresa di ...
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LEUCONE (Λεύκων)
Alberto Gitti
Signore di Panticapeo nel Bosforo Cimmerio (odierno mare di Azov) dal 387 al 347 a. C. Quivi, dopo la disfatta ricevuta da Atene nella guerra del Peloponneso, Satiro aveva [...] impero bosporano estendentesi sulle città greche del Bosforo stesso, Fanagoria, Ninfeo ed Ermonassa, oltre che su alcuni popoli barbari della regione. Sotto L., figlio e successore di Satiro, la potenza bosporana raggiunse l'apogeo. L'avvenimento più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento si assiste a una vera e propria “rinascita” dell’aristotelismo. Infatti [...] dell’Etica di Aristotele non perché non fossero già tradotti, ma perché erano stati tradotti in modo da sembrare più barbari che latini. È chiaro infatti che l’autore di quella traduzione – chiunque sia stato certo fu dell’ordine dei predicatori ...
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Letterato (Torino 1592 - ivi 1675). Entrato nel 1611 nella Compagnia di Gesù, fu insegnante di retorica e predicatore, quindi precettore e storico di corte dei Savoia; nel 1635 uscì dalla Compagnia, restando [...] al servizio dei principi di Carignano. Autore di numerose opere storiche ed erudite (Del Regno d'Italia sotto i barbari, 1669; Campeggiamenti, 1674, sulle guerre del Piemonte contro la Spagna; l'incompiuta Historia dell'augusta città di Torino, post ...
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Successore (m. 428) del re Godigiselo, riuscì a spezzare la resistenza franca alla marcia dei Vandali (406), varcando il Reno, saccheggiando tutta la Gallia e passando poi in Spagna (409), ove i Vandali [...] a un accordo con Costantino III (411). G. iniziò allora una sistematica conquista del paese, assoggettando gli altri popoli barbari che lo avevano preceduto e le stesse città romane di Cartagena e di Siviglia (425). Inoltre, volendo acquistare il ...
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Giureconsulto nato a Bagnoli (Napoli) nel 1673 e morto a Napoli il 27 aprile 1742. Egli è noto, soprattutto, quale precursore degli studî di storia del diritto italiano, per l'opera intitolata Dell'uso [...] e autorità della ragion civile nelle provincie dell'Impero occidentale dal dì che furono inondate da' barbari fino a Lotario II (Napoli 1720-22). Il D'Asti vi dimostrò per primo e contro l'opinione dominante, ribadita anche dal Gravina, la conoscenza ...
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Nobile gallo-romano, creato dall'imperatore Maggioriano comes et magister utriusque militiae per la Gallia; quando nel 461 Ricimero, già quasi arbitro dell'Impero, fece uccidere Maggioriano, E. seppe mantenersi [...] Libio Severo e al suo potente effettivo signore. Resisté gagliardamente all'invasione gotica, e riportò una notevole vittoria sui barbari presso Orléans; ma la morte, forse per veleno, lo sorprese prima di poter concretare il suo piano di aperta ...
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Edward Gibbon. Costantino nella History of the Decline and Fall of the Roman Empire
Heinrich Schlange-Schöningen
The History of the Decline and Fall of the Roman Empire di Edward Gibbon, pubblicata [...] costumi e la debole politica di Costantino e dei suoi successori armò e istruì, per la rovina dell’impero, il rude valore dei mercenari barbari».
44 Ivi, p. 1421.
45 Ivi, I, cit., cap. 14, p. 396, nota 3.
46 Ivi, p. 397: «Le immediate e memorabili ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...