Regista cinematografico francese (Parigi 1928 - ivi 2000). Attore in teatro, giornalista, assistente di M. Allégret, sceneggiatore, esordì col film Et Dieu créa la femme (Piace a troppi, 1956), con B. [...] molto altro. Si ricordano: Les liaisons dangereuses (1959); La bride sur le cou (A briglia sciolta, 1961); Barbarella (1968); Surprise party (1983). Negli anni Novanta si dedicò prevalentemente alla direzione di sceneggiati televisivi (Amour fou ...
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Attrice statunitense (n. New York 1937). Figlia di Henry, ha esordito sulla scena nel 1954 e nel 1960 sugli schermi ottenendo notevole popolarità in film che mettevano essenzialmente in luce il suo sex-appeal [...] Sunday in New York (1964); La ronde, di R. Vadim (1964, in Francia); Cat Ballou (1965); Barefoot in the park (1967); Barbarella e Tre passi nel delirio (1968, in Italia). Successivamente, d'intesa con un maggiore impegno sociale e politico, ha saputo ...
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Fumetto
Oscar Cosulich
I rapporti tra fumetto e cinema
L'inarrestabile evoluzione delle potenzialità degli effetti speciali e un certo inaridimento nella fantasia degli sceneggiatori hollywoodiani hanno [...] le dark lady del f.), Dixie Dughan (1929) e Valentina sono modellate su Louise Brooks, Diabolik è tratteggiato come Robert Taylor, Barbarella come nuova Brigitte Bardot (anche se, quando arrivò sullo schermo nel 1968, per la regia di Roger Vadim, fu ...
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Valli, Romolo
Marzia G. Lea Pacella
Attore teatrale e cinematografico, nato a Reggio Emilia il 7 febbraio 1925 e morto a Roma il 1° febbraio 1980. Interprete dalla cultura vasta e raffinata e dalla [...] ). Significativi sono infine i nomi dei registi stranieri che lo vollero come interprete dei loro film: Roger Vadim (Barbarella, 1968), Joseph Losey (Boom, 1968, La scogliera dei desideri), Roman Polanski (What?, 1972, Che?), Sydney Pollack (Bobby ...
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Rambaldi, Carlo
Paolo Marocco
Pittore e realizzatore di effetti speciali, nato a Vigarano Mainarda (Ferrara) il 15 settembre 1925. Trasferitosi negli anni Settanta a Los Angeles, è diventato in breve [...] metà degli anni Sessanta partecipò ad altre coproduzioni straniere firmate da Dino De Laurentiis, tra cui il fantascientifico-psichedelico Barbarella (1968) di Roger Vadim e Le avventure di Ulisse (1969) di Franco Rossi, film per il quale realizzò il ...
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De Laurentiis, Dino (propr. Agostino)
Alessandra Levantesi
Produttore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Torre Annunziata (Napoli) l'8 agosto 1919. Tra i maggiori produttori del mondo, [...] e produsse numerosi kolossal internazionali, da Barabba (1961) di Richard Fleischer a La Bibbia (1966) di John Huston, da Barbarella (1968) di Roger Vadim a Waterloo (1970) di Sergej F. Bondarčuk, tutti realizzati negli avveniristici studi romani di ...
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Garbuglia, Mario
Marco Pistoia
Scenografo e arredatore cinematografico, teatrale e televisivo, nato a Fontespina (Macerata) il 27 maggio 1927. Tra i maggiori scenografi della seconda metà del Novecento, [...] Capriccio all'italiana, un titolo importante quale La donna scimmia (1964) di Marco Ferreri, fino alle suggestive invenzioni per Barbarella (1968) di Roger Vadim. In quest'ultimo caso, affascinato dai fumetti di J.-C. Forest, ideatore del personaggio ...
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TOGNAZZI, Ugo
Michele Sancisi
(Ottavio Ugo). – Nacque a Cremona il 23 marzo 1922, primogenito di una famiglia piccolo borghese, seguito da Ines due anni dopo.
Il padre Ermenegildo, detto Gildo, un assicuratore [...] che come attore.
Per molti anni la carriera cinematografica di Tognazzi non conobbe crisi, con qualche episodio internazionale come Barbarella (1968) di Roger Vadim dove, accanto a Jane Fonda, incarnava l’amore fisico e la mascolinità in un futuro ...
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costume-gioiello
(costume gioiello), loc. s.le m. Costume da bagno con ornamenti preziosi. ◆ È Paco Rabanne che ieri […] ha inaugurato la sua mostra retrospettiva, con una cinquantina di abiti in metallo, plexiglass e fibre ottiche. In mezzo...
efebico
efèbico agg. [dal lat. tardo ephebĭcus, gr. ἐϕηβικός] (pl. m. -ci). – Di efebo, che ha le forme di un efebo: un giovinetto dal corpo e., di aspetto e.; Barbarella Viti rideva del suo forte riso maschile, arrovesciando un po’ indietro...