Genere di Insetti Coleotteri Crisomelidi. La specie più diffusa è Cassida vittata ( c. delle barbabietole; v. fig.) le cui larve si nutrono del parenchima delle foglie della barbabietola. ...
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biologia Nella classificazione zoologica e botanica, nome con cui vengono indicati nell’uso comune animali o piante, in contrapposizione al nome scientifico con cui sono designati nella classificazione [...] di Linneo per denominare la specie più nota e più diffusa di un genere (per es., Beta vulgaris, la barbabietola da orto). linguistica Latino v. Particolare varietà della lingua latina (➔ latino), contrapposta al latino letterario e detta anche latino ...
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precocità Lo sviluppo di piante o animali anticipato rispetto alla norma.
Botanica
La p. nelle piante coltivate, permettendo un anticipo della maturazione e della raccolta, costituisce in certi casi [...] costantemente e non in seguito a influenze esterne. Fra le piante coltivate sono soggette a prefiorire, per es., la barbabietola e la canapa: nella prima, la prefioritura si manifesta come fioritura anticipata al primo anno di crescita, a scapito ...
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Zoologia
M. comune (o m. domestica o delle case) Specie di Insetto Dittero Brachicero Muscomorfo Muscide (Musca domestica; fig. A). Ha forma tozza, con solo il primo paio di ali atto al volo, il secondo [...] linea bruna sul dorso; torace grigio con strie scure. La femmina depone le uova alla base delle piccole foglie della barbabietola, nelle quali penetrano le larve che mangiano il tessuto interno. Le foglie colpite quando le piante sono appena nate ...
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Classe del phylum Artropodi, collocata, in seguito alle revisioni sistematiche degli ultimi decenni del 20° sec., nella superclasse degli Esapodi. Sono considerati il gruppo più ricco di forme esistente [...] o forestali), i Nottuidi (le larve di Agrotis segetum si nutrono di specie selvatiche ma anche di cereali, patata, barbabietola, tabacco, vite ecc.), i Limantridi (le larve polifaghe di Lymantria dispar attaccano alberi da frutto e molte latifoglie a ...
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(App. V, i, p. 384)
Le b., intese nel significato più ampio e moderno del termine, possono essere definite come le tecnologie che utilizzano organismi viventi o loro componenti subcellulari, al fine di [...] ) che sono biodegradabili e quindi più ampiamente utilizzati. Tra queste sono da segnalare: cotone, mais, soia e barbabietola, ingegnerizzate mediante inserimenti di alcuni geni di origine batterica che codificano, per es., per enzimi capaci di ...
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barbabietola
barbabiètola s. f. [lat. herba bēta (v. bietola), incrociato con barba1]. – Erba annua o bienne della famiglia chenopodiacee (Beta vulgaris), con fusto alto alcuni decimetri, foglie ovate, fiori piccoli, verdi, in glomeruli disposti...
foraggio
foràggio s. m. [dal fr. fourrage, der. del fr. ant. feurre «strame», voce di origine franca]. – Nome generico di tutti i prodotti che servono di alimento al bestiame domestico, soprattutto vegetali, come l’erba fresca dei pascoli,...