VADIMONE
Luisa Banti
. Piccolo lago nell'Etruria meridionale, vicino a Bomarzo, l'odierno lago di Bassano, oggi poco più di uno stagno. Fu ricordato spesso dagli antichi per il fenomeno delle isole [...] mobili: Plinio (Epist., VIII, 20) lo descrive con abbondanza di particolari. In età etrusca faceva forse parte del territorio di Volsinî; in età romana, all'epoca di Plinio, apparteneva ad Ameria. Nelle ...
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VADA Volaterrana
Luisa Banti
Antico porto e stazione della Via Emilia, lungo la costa toscana, tra i fiumi Fine e Cecina, identificabile con l'odierna Vada. Il porto è descritto da Rutilio Namaziano, [...] che, tornando in patria, vi fece scalo il 5 novembre del 417 d. C. e vi sostò probabilmente fino al mattino del 7: vi si entrava per mezzo di un canale d'ingresso difficile, segnato da file di pali coperti ...
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VEIO
Luisa Banti
Antica città etrusca, situata su un'altura naturalmente fortificata, vicino all'odierna Isola Farnese, e circondata dai Fossi di Formello e dai Due Fossi, che, riunendosi, formano il [...] Fosso Valchetta, l'antico Cremera, affluente del Tevere.
I sepolcri più antichi sono pozzetti a incinerazione, con o senza rivestimento di pietre o custodia cilindrica di tufo, chiusi da una pietra e contenenti ...
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MACMILLAN, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio, la cui attività si svolse soprattutto nel tardo Protocorinzio (650-630 circa a. C.). Il nome, datogli dal Dunbabin, deriva dall'arỳballos Macmillan [...] (Londra, British Museum, n. 89.4-18.1). Tuttavia il ceramografo è meglio conosciuto come Pittore dell'Olpe Chigi ...
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ANATRE, Pittore delle
L. Banti
Il Benson ha riunito sotto questo nome due alàbastra (a Eleusi e a Palermo) di fabbrica corinzia. Il nome dato al pittore deriva dall'anatra che ricorre su ambedue gli [...] alàbastra. I due vasi sono vicini, come stile, a quelli del Pittore del Delfino e del Pittore di Palermo 489. Sono databili al 630-620 a. C.
Bibl: J. L. Benson, Geschichte d. korinth. Vasen, Basilea 1953, ...
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THERA, Pittore di
L. Banti
, Pittore di Ceramografo corinzio, il cui nome deriva da uno dei vasi che gli sono stati attribuiti, una pyxis trovata a Thera. Il Payne gli ha attribuito un'altra pyxis, [...] trovata a Siracusa, e due coperchi (a Londra e a Micene); lo Happer due coperchi (Rodi e Vienna) e alcuni frammenti da Perachora. Tutti sono decorati con motivi del fregio a figure di animali. Appartiene ...
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EFEBI, Pittore degli
L. Banti
Ceramografo corinzio, attivo fra il 620-615 e il 595 a. C. (Corinzio Arcaico), di cui conosciamo tre aröballoi (Bruxelles, Musée du Cinquantenaire R 192; L'Aia, Museo Scheurleer [...] 720; Lipsia, T. 2171). Il nome, datogli dal Benson, deriva dai cavalieri sugli aröballoi di Bruxelles e dell'Aia. Il disegno è accurato, ma i suoi animali, a corpo allungato, sono legnosi ed angolosi. ...
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ECHEKLES (᾿Εχεκλῆς)
L. Banti
Ceramista corinzio, che ha inciso il proprio nome su un frammento di piccolo sköphos, coperto, nella parte inferiore, da vernice nera di qualità scadente: Echekles ... epoese [...] (᾿Εχεκλῆς ... ἐπόησε): la seconda parola manca. Il frammento fu trovato a Corinto, in un deposito di frammenti che sembrano appartenere al V sec. a. C. Il nome indicherà non un pittore, ma un ceramista, ...
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TORR, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio, attivo poco dopo il 650 a. C. Deve il nome ad un arỳballos da Rodi, ora a Oxford (1929.362), già nella Collezione Torr. Gli altri vasi a lui attribuiti [...] sono frammentarî (da Perachora e da Argo). La decorazione si ispira al fregio animale orientalizzante.
Bibl.: T. J. Dunbabin-Robertson, in Annual Brit. Sch. Athens, XLVIII 1953, p. 181; T. J. Dunbabin, ...
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AKRAI, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio, il cui nome deriva dal luogo di ritrovamento di un arỳballos, che è ora al museo di Palermo. Il Payne ha riconosciuto che esso fu dipinto dallo stesso [...] pittore che ha decorato l'arỳballos di Copenaghen, Museo Naz., n. 3874. Appartiene al periodo 620-590 a. C. (Corinzio Arcaico).
Bibl: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, p. 288, nn. 486 e 487; J. L. ...
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pausare
pauṡare v. intr. e tr. [dal lat. tardo pausare, der. di pausa «pausa»] (io pàuṡo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), ant. o letter. a. Fare pausa, cioè interrompere un’attività: Lo rege per cui questo regno pausa In tanto amore e in tanto...
slumacare
v. tr. [der. di lumaca, col pref. s- (nel sign. 5)], non com. – Variante espressiva di allumacare, in senso proprio e fig.: aveva ancora le gote rosse, tumide, slumacate di lacrime (A. Banti). ◆ Analogam. slumacatura per allumacatura.