COLOMBO, Giuseppe
Rita Cambria
Nacque a Milano il 3 dic. 1836 da Carlo, artigiano orafo, e Giacomina Perducchi, ex sarta, che dovettero raggiungere un certo benessere se dal 1845 poté frequentare il [...] Banca generale di Roma, la Bancadel credito italiano, il Credito lombardo, la Banca di Milano, il Banco , a proposito della regolamentazione dellavoro dei fanciulli, si oppose di riservare alle aziende nazionali le commesse ferroviarie.
Caduto ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] a che si facesse menzione del CNEL (Consiglio nazionale dell'economia e dellavoro) fra gli "organi ausiliari" dell'estratto; I. Einaudi, L. E. esule in terra elvetica, in Rivista del personale della Banca d'Italia, IV (1964), 4, pp. 2-12; G. Busino, ...
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MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] Negli anni seguenti pubblicò due lavori di notevole impegno, La capacità squilibrio della bilancia dei pagamenti. Banca d’Italia e governo l’ rifondazione della DC». Intervenendo al Consiglio nazionaledel luglio 1975 e soffermandosi a lungo ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] del debito pubblico e il ristabilimento del Monte comune, abolito sin dal 1788.
Il 30 ag. 1795, frutto dellavoro e la guardia nazionale. Altro provvedimento del Rospigliosi fu la . Nel 1816 fu fondata la prima banca di sconto che mirò a far giungere ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] , il F. si propone di dimostrare che la divisione dellavoro nell'autore della Repubblica non dà luogo a una teoria perché rappresentava un debito dello Stato nei confronti della Bancanazionale (cfr. Del corso forzato e della maniera d'abolirlo, in ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] borghese fu il rappresentante della Società nazionale a Firenze, il marchese F. Bartolommei repubblicana e anche a una ripresa comune dellavoro per Roma. Ai primi di novembre proprio allora aveva colto la banca della Fratellanza artigiana, da lui ...
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AGNELLI, Giovanni
Giuseppe Berta
AGNELLI, Giovanni (Gianni)
Nacque a Torino il 12 marzo 1921, secondo dei sette figli (dopo Clara e prima di Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto) di Edoardo, [...] della CGIL (Confederazione generale italiana dellavoro) Luciano Lama, con il parti di sottolineare. Secondo il governatore della Banca d’Italia Guido Carli, l’accordo puntava sindacali per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, che a ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] e sindacale, sugli effetti del progresso tecnologico nella organizzazione dellavoro industriale che, oltre a del primo aspetto. La Malfa si volse a rafforzare il cambio della moneta nazionale, incaricando Guido Carli, governatore della Banca d ...
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BOSELLI, Paolo
Raffaele Romanelli
Nacque a Savona l'8 giugno 1838 dal notaio Paolo e da Marina Pizzorno. Il padre, di famiglia che vantava ascendenze illustri nel governo della città, era un liberale [...] " e di difesa del "lavoronazionale". Parlando delle ferrovie, elogiava poi l'operato del ministro Baccarini, che aveva fra il governo e i gruppi di azionisti della BancaNazionale (confluita nella Banca d'Italia), in gran parte liguri, difese i ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] (febbraio 1872) nella redazione dell'Unità nazionale, il quotidiano diretto da R. Bonghi (1893) dello scandalo della Banca romana; redasse un manifesto (agosto gli studenti a intendere la serietà del "lavoro" scientifico (che "non è improvvisazione ...
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(Swift) Sigla dell’ingl. Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (società di telecomunicazioni interbancarie finanziarie mondiali), usata anche come s. m. inv. (o agg. posposto) per indicare il nome della società belga che...
serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, degli imperatori romani; la s. dei numeri...