Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’imprenditoria femminile nell’Italia unita
Adriana Castagnoli
L’introduzione della variabile di ‘genere’ nella business history ha contribuito a una nuova narrazione della figura dell’imprenditore. [...] e caratteristiche del mercato dellavoro femminile che appare segmentato e confinato in alcuni settori (in tal senso sono significativi i dati sulle imprese per i servizi alla persona e alle imprese nel 2009: su un totale nazionale rispettivamente di ...
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Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] del Partito Nazionale Fascista approvato il 27 dicembre 1921, le corporazioni (di cui Alfredo Rocco si vanta di aver rimesso in auge, con un suo scritto del 1914, l'idea e il nome) vengono così definite nella dichiarazione VI della Carta dellavoro ...
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Mezzo secolo di delitti
Marzio Barbagli
Nel presente saggio verrà analizzato in quale modo è mutata in Italia, nella seconda metà del Novecento, la frequenza di alcuni reati particolarmente gravi, o [...] gruppi. Dopo gli omicidi, le rapine contro le banche o gli uffici postali (il cui numero oscuro tende la crescita del numero di donne entrate nel mercato dellavoro ha creato all’interno dello stesso gruppo nazionale è variata tuttavia a seconda ...
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Economia e politica agraria
Michele De Benedictis
Evoluzione del pensiero economico ed economia agraria
Agli inizi degli anni settanta Wassily Leontief, riflettendo con qualche pessimismo sulla rilevanza [...] a concludere che, in condizioni di isolamento dal mercato dellavoro, e nell'ipotesi che l'utilità della famiglia dipenda termini di occupazione e di reddito nazionale.Il rapido accenno che è qui la Comunità divide il banco degli accusati con un ...
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Vedi Stati Uniti d'America dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Stati Uniti d’America
Sebbene gli Usa, dopo vent’anni di supremazia solitaria e incontrastata, mantengano sfere di potenza in cui [...] Bretton Woods (tra cui il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale), create insieme al Gatt (General Agreement on Tariffs l’8% del pil nazionale e impiega circa 5 milioni di persone, pari al 5% di tutta la forza lavoro attiva. Gli Stati ...
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Distribuzione della ricchezza e del reddito
Alberto Quadrio Curzio
Introduzione
I problemi della distribuzione del reddito e della ricchezza sono da sempre rilevanti nella scienza economica in termini [...] logico-intuitive. Tra queste le produttività marginali dellavoro e del capitale
∂Y/∂L = c(1-α)( di base), la quota relativa (α) dei salari sul reddito nazionale (Y) (in breve la 'quota salari') è data dalla Dall'indagine del 1989 (v. Banca d'Italia, ...
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Gli istituti culturali tra Stato e regioni
Lucia Zannino
Maria Pia Casalena
Nel nostro Paese esiste una grande ricchezza di fondazioni, istituti culturali, centri di ricerca, ecc., quasi tutti dotati [...] nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI), Roma 1910; l’Istituto nazionaledel bancari e finanziari fondato nel 1965 dalla Banca d’Italia e dall’Associazione bancaria Italiana può contare sull’apporto dellavoro volontario e anche su ...
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Vecchiaia
Peter Laslett
Introduzione
Sino ad anni piuttosto recenti lo studio dell'età e della vecchiaia ha avuto una posizione del tutto marginale nell'ambito delle tematiche esplorate dalle scienze [...] del ciclo di vita. Il massiccio ingresso delle donne nel mondo dellavoro della popolazione anziana.
Gli istituti statistici nazionali evitano di parlare di crisi, data dal rapporto della Banca Mondiale del 1994, intitolato significativamente Averting ...
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Mario Deaglio
Essere testimoni e anche partecipi di una delle grandi crisi della storia: è questa l’insolita prerogativa che i casi della vita ci stanno offrendo. Stiamo assistendo, al tempo stesso angosciati [...] basso tasso di cambio-basso costo dellavoro- libertà di esportare ha determinato, di eccessivi rischi, da parte di banche e investitori, creato da politiche monetarie troppo i criteri di vigilanza delle autorità nazionali. Come negli USA, è stato ...
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European Union (Eu)
Unione Europea
Origini e sviluppo
L’idea di un’Europa unita, sebbene ipotizzata già nel 19° secolo, nacque concretamente nel secondo dopoguerra con il principale obiettivo di impedire [...] nazionali e che ha poi iniziato i lavori sotto la presidenza del francese Valery Giscard d’Estaing. Essa ha portato all’elaborazione del con sede a Francoforte, composto dai governatori delle banche centrali dei paesi dell’Eu e sono state introdotte ...
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(Swift) Sigla dell’ingl. Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (società di telecomunicazioni interbancarie finanziarie mondiali), usata anche come s. m. inv. (o agg. posposto) per indicare il nome della società belga che...
serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, degli imperatori romani; la s. dei numeri...