Finanza dei derivati
Paolo Savona
di Paolo Savona
Finanza dei derivati
sommario: 1. Definizione, finalità e proprietà dei contratti derivati. 2. Caratteristiche strumentali e funzionali dei derivati. [...] , se, come si è detto, un insieme elevato di contratti derivati creasse il diritto ad avere moneta e la bancacentrale fosse costretta a servire questa esigenza per evitare crisi sistemiche e senza la possibilità di sterilizzare questi flussi, allora ...
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Titoli di credito
Gianni Bonaiuti
Principî generali
Un sistema economico che intenda sfruttare al meglio le potenzialità di una data disponibilità di fattori (materie prime, capitale, lavoro e tecnologia) [...] manovra del coefficiente di riserva, cioè della percentuale in base alla quale si calcola l'entità delle somme da versare alla bancacentrale è, invece, uno dei modi con cui si può modificare la crescita della massa monetaria all'interno del sistema ...
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FANTINI, Oddone
Marina Colonna
Nacque a Fosdondo, frazione di Correggio (Reggio Emilia) il 15 genn. 1889 da Bettino e Luisa Lodola. Compiuti i suoi studi presso la Regia Accademia militare di Modena [...] da una concezione di solidarietà interclassista alla quale aveva aderito fin dai suoi primi anni di studio, fondò la Bancacentrale di credito popolare (Centrobanca, 1946) e contribuì alla creazione della Cassa di credito per le imprese artigiane ...
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PARRAVICINI, Giannino
Mario Sarcinelli
PARRAVICINI, Giannino. – Nacque a Castellanza (Varese) il 3 luglio 1910 da Renzo e da Edvige Bianchi.
Alunno del Collegio Ghislieri, studiò e si laureò a Pavia [...] alla circolazione monetaria, scrisse che il riassetto di entrambe presupponeva necessariamente limiti al ricorso del Tesoro alla Bancacentrale, come fu deciso nel dicembre del 1947. Sulla gestione del cartello bancario, altro oggetto dei suoi strali ...
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INTRONA, Niccolò
Alfredo Gigliobianco
Nacque a Bari il 13 maggio 1868, da Nicolavito e Marianna Salvati, in una famiglia benestante, di lontane origini nobiliari. Si avvicinò giovanissimo alla Chiesa [...] creativa, alla solidità delle iniziative e alla necessità di far quadrare i conti; dalla sua posizione nella bancacentrale, egli agì da moderatore delle tendenze avventuristiche, e quindi da solidificatore dello sviluppo italiano. L'attività ...
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LEVI DELLA VIDA, Ettore
Alfredo Gigliobianco
Nacque a Venezia il 5 apr. 1852 da Mosè Levi e da Adele Della Vida (nel 1889 il L. avrebbe aggiunto al proprio cognome quello materno). Il padre, industriale [...] sulla politica dei cambi, pronunciate nella seduta del Consiglio superiore della Banca d'Italia del 27 ag. 1896, sono in La Banca d'Italia dal 1894 al 1913. Momenti della formazione di una bancacentrale, a cura di F. Bonelli, Roma-Bari 1991, pp. 487 ...
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CENTURIONE, Ottavio
Giovanni Nuti
Appartenente al ramo degli Oltramarini, nacque a Genova in data imprecisabile del sec. XVI da Cristoforo, banchiere attivo a Siviglia e legato da rapporti finanziari [...] sottoscrisse per una quota pari a 250.000 scudi. Quando nel 1627 venne creata, dopo altri tentativi sfortunati, una bancacentrale in Spagna, il C. ne fu uno degli otto governatori, tutti genovesi. Inoltre, come testimonia Raffaele Della Torre nel ...
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gold standard
In economia, sistema di monometallismo aureo, per cui la circolazione è composta di monete d’oro e di biglietti di banca pienamente convertibili in monete d’oro e viceversa, e vige libertà [...] interni, un legame di proporzionalità tra la quantità di moneta in circolazione e il totale d’oro posseduto dalla bancacentrale e, per quanto riguarda i rapporti esterni, un sistema di tassi di cambio praticamente fissi, in quanto le oscillazioni ...
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Banchierecentrale e uomo politico, nato a Livorno il 9 dicembre 1920. Ha conseguito la laurea in lettere e il diploma della Scuola Normale Pisa nel 1941, e la laurea in giurisprudenza presso l'università [...] ha svolto attività amministrativa e di ispezione ad aziende di credito. Nel 1960 è stato chiamato all'amministrazione centrale della Banca d'Italia, presso il Servizio Studi, di cui ha assunto la direzione nel luglio 1970. Segretario generale della ...
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Banca nazionale nel Regno d’Italia Istituto di credito sorto subito dopo il 1860 per trasformazione della Banca nazionale sarda; assorbì la Banca di Parma e la Banca delle Quattro Legazioni di Bologna [...] sua attività all’Italia centrale e meridionale, divenendo il Banca Nazionale, Banca Nazionale Toscana, Banca Toscana di credito, Banca Romana, Banco di Napoli e Banco di Sicilia). Nel 1893, dopo lo scandalo della Banca Romana (➔), si fuse con la Banca ...
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banca
s. f. [dal germ. bank «panca»]. – 1. Variante ant. o region. di panca e banco. 2. a. Istituto che compie operazioni monetarie e creditizie, e la cui funzione principale, oltre alla custodia di valori e ai pagamenti, è quella di farsi...
centrale-rischi
(centrale rischi), loc. s.le f. Archivio informativo sui rischi bancari relativo alle eventuali posizioni debitorie dei clienti nei confronti delle loro banche. ◆ A quanto ammontano questi debiti contratti da centinaia di Comuni...