Gerusalemme
Elena Loewenthal
La città santa delle tre religioni monoteiste
Gerusalemme non è soltanto una città, non è soltanto l'attuale capitale dello Stato d'Israele. È un simbolo, ma è stata anche [...] David, nonché sede del cenacolo dove Gesù consumò l'Ultima Cena; la Valle biblica di Ben Hinnom, dove in epoca preisraelitica si compivano sacrifici dibambini al dio Moloch, diventata poi la Geenna, cioè l'inferno mitico.
A questi luoghi ancestrali ...
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Maria madre di Gesù Cristo
Caterina Moro
La Madonna venerata dai cristiani
I Vangeli parlano di Maria soprattutto nel racconto della nascita, dell’infanzia e della morte di Gesù. Maria è detta Vergine [...] nati in quell’anno. Maria, Giuseppe e il bambino si rifugiano allora in Egitto. Nel racconto di Matteo Maria non ha una parte attiva: l’interesse dell’autore è sottolineare che Gesù è figlio diDio e non di un uomo, ma al tempo stesso è un uomo ...
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Mosè
Caterina Moro
Liberatore e legislatore del popolo ebraico
Profeta e legislatore del popolo ebraico, Mosè libera il suo popolo in Egitto dove era tenuto in schiavitù e lo guida attraverso il deserto [...] anni nel corso dei quali compie diversi miracoli e riceve la Legge diDio sul monte Sinai. La sua vita è narrata nella Bibbia, umile e infine diventa re. In queste storie la sopravvivenza del bambino è il segno che gli dei lo hanno scelto come futuro ...
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Riforma
Paolo Ricca
Ritorno al Vangelo
Il vasto movimento di rinnovamento della fede e della pietà nella Chiesa cristiana d’Occidente, sorto intorno agli anni Venti del 16° secolo e poi chiamato dagli [...] nacque dalla riscoperta del Vangelo come annuncio della libera grazia diDio, donata al peccatore senza riguardo ai meriti e senza dei bambini. Il battesimo – sostenevano gli anabattisti – non può essere imposto, dev’essere una libera scelta di chi ...
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Abramo
Caterina Moro
L'antenato degli Ebrei e degli Arabi secondo la Bibbia
La figura di Abramo è un simbolo del rapporto ideale tra il popolo d'Israele e il suo Dio: per la sua fede e per la sua obbedienza [...] vuole dimostrare la devozione assoluta di Abramo al suo Dio, si collega all'uso degli antichi popoli di Canaan (i Fenici) di sacrificare i bambini agli dei. Anche la legge ebraica considerava il primogenito proprietà diDio, ma proibiva il sacrificio ...
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angeli
Emanuela Prinzivalli
In posizione intermedia fra Dio e gli uomini
Il loro nome deriva dal greco ángelos, che vuol dire "messaggero". Per le tre religioni monoteiste ‒ ebraismo, cattolicesimo [...] rapporto con gli angeli, che lo servono e lo confortano; egli dice che gli angeli dei bambini vedono di continuo il volto diDio, espressione all'origine della credenza dell'angelo custode.
Gli angeli nel cristianesimo
Alcuni fra i primi cristiani ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] religione.
Nel 293 a.C. arriva a Roma il primo dio direttamente accolto dalla Grecia continentale, Esculapio, che si installa sull’ una tipologia di zone residenziali di medio-alto livello, con spazi verdi urbani e centri ricreativi per i bambini e ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] vari prodigi, profetizzando infine al faraone la nascita di tre fratelli dalla moglie di un sacerdote di Ra e dal dio Ra stesso, i quali occuperanno il trono dopo di lui; col racconto della nascita dei tre bambini, che portano il nome dei primi tre ...
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Nome che si dà comunemente alle rocce compatte, specialmente a quelle usate come materiale da costruzione.
Accompagnato da determinazioni riferentisi ad alcune caratteristiche esteriori, all’uso, al luogo [...] , e centro di riti religiosi, è la p. di confine presso vari popoli (come nel caso del dio romano Terminus). le p. stellari contro i vermi dei bambini; la p. delle streghe contro le fatture ecc. L’uso di queste p. è diffuso nei paesi del ...
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Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono riservate a particolari categorie di persone. Nell’uso comune, senza alcuna specificazione, [...] il s. è l’ordine sacro che dà la potestà di consacrare e offrire il corpo e sangue di Cristo nel sacrificio della messa, di amministrare i sacramenti, di predicare la parola diDio; questa potestà spirituale è conferita dal sacramento dell’ordine. Il ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...