Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Vicino Oriente ed Egitto
Mario Liverani
Marcella Frangipane
Paola Davoli
Stefano De Martino
Laura Battini-Villard
La storia degli studi sul vicino oriente
di [...] e numerose sepolture dibambini sotto i pavimenti. Nei villaggi Ubaid non sembrano esserci stati edifici di culto a Tempio I, dedicato al dio della Tempesta e alla dea Sole di Arinna. Si tratta di un edificio di grandi dimensioni, di 160 × 140 m. La ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Le isole Cicladi
Luigi Caliò
Demetrio U. Schilardi
Philippe Bruneau
Gottfried Gruben
Le isole cicladi
di Luigi Caliò
Arcipelago (gr. Κυκλάδες; lat. [...] immagini, in particolare alcuni sigilli rinvenuti di recente, ci indicano che il dio aveva le Cariti nella mano destra e Nessun indizio sicuro permette di conoscere la ripartizione sociale delle stanze tra uomini, donne, bambini e schiavi. Tutte ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Subcontinente indiano
Giuseppe De Marco
George Michell
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Giuseppe De Marco
In India scopo principale dell'attività costruttiva [...] un piccolo padiglione quadrato contenente la statua del veicolo del dio, il toro Nandin. I templi rupestri d'epoca successiva è costituita dalle rappresentazioni della storia di Sudaya, il bambino che viene nutrito dalla madre defunta; ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. Cipro
Vassos Karageorghis
Sophocles Hadjisavvas
Franz Georg Maier
Cipro
di Vassos Karageorghis
Isola del Mediterraneo orientale a sud della Turchia e a ovest [...] resti incinerati dibambini (e in alcuni casi anche resti di uccelli e astragali di piccoli quadrupedi). Le tombe di VI sec. Ciò nonostante la città di E. non venne del tutto abbandonata dopo la catastrofe: nel santuario del "dio del lingotto" il ...
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SIMBOLI e ATTRIBUTI
S. Donadoni
G. Garbini
R. Brilliant
A. Tamburello
I. Egitto. - II. Asia Anteriore. - III. Grecia e Roma. - IV. India. - V. Cina. - VI. Giappone.
I. Egitto. - In Egitto dalla più [...] dio è di colore azzurro.
Anubis: è connesso con un segno di una pelle di animale appesa a un palo (?) simbolo forse di un più antico dio 'Arca di Kypselos (v.) nella quale la Notte, raffigurata come Nutrice, teneva nelle braccia bambini addormentati, ...
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Vedi CIPRO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIPRO (Κύπρος Cyprus)
P. Bocci
G. Garbini
G. C. Susini
È l'isola posta più a E tra quelle del Mediterraneo orientale e si può considerare, da un punto di vista [...] le influenze siriane: il dio potrebbe essere il mesopotamico Nergal, menzionato nelle tavolette di Tell el-‛Amārnah del XIV di numerosi seppellimenti e di ossa carbonizzate (forse anche dibambini sacrificati) che ci fanno pensare ad un monumento di ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Sud-Est asiatico
Charles Higham
I luoghi del culto
L'identificazione di aree di culto o di santuari d'epoca pre- e protostorica rientra nel tradizionale terreno [...] cinque file parziali di tombe, ciascuna delle quali ha restituito i resti di uomini, donne, infanti e bambini, ed un una fondazione attuata dal mṛatan (alto ufficiale) Kirtigana al dio Gamhireshvara e annota donazioni al tempio che includono riso, ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Vicino Oriente
Lorenzo Nigro
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Lo studio delle testimonianze funerarie rappresenta una delle principali fonti di informazioni [...] l'interpretazione di P. Matthiae, si distingue il sovrano defunto, divinizzato in forma del dio toro Hadad, sono spesso rivestite di pietre e coperte da lastre. La tomba 201 era stata utilizzata per 116 adulti e 6 bambini, mentre nella tomba ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Tarquinia
Massimo Pallottino
Giovanni Colonna
Maria Cataldi
Tarquinia
di Massimo Pallottino, Giovanni Colonna
Città (etr. tarch(u)na; lat. Tarquinii) etrusca e [...] , da depositi votivi, probabili sacrifici dibambini e sepolture di adulti legate a particolari pratiche religiose. al latino Silvanus, a Culsans, dio bifronte simile al latino Giano, e a Thufthas, divinità indigena di cui ignoriamo anche l’aspetto.
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SCHEMATA (σχῆματα, gestus)
I. Jucker
Senofonte (Mem., 3, 10) ci presenta Socrate a colloquio con Parrasio e con lo scultore Kleiton (Policleto?) e, parlando dell'arte; egli dimostra loro che il carattere [...] iv, 28; Cass. Dio., 64, 8) e da testimonianze figurate di epoca classica, come dall'Efebo bronzeo di New York (E.A.A bambino piccolo; il gesto si trasformò indicando il tacere di Arpocrate (E.A.A., i, fig. 859; iii, fig. 401) o di Attis, (sul Vaso di ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...