Cultura
Francesco Remotti
Dal latino cultura, derivato di colere, "coltivare", il termine ha acquisito, oltre all'accezione di 'coltivazione' (rispetto alla quale però prevale in italiano la forma coltura), [...] il nostro viaggio [iniziatico] generi degli uomini. O Dio Katonda, l'Ordinatore, insegnaci ad abitare queste colline". di un bambino che raccoglieva erba salata con la madre; 'accidentalmente' certi bambini furono circoncisi da un altro tipo di ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] fotografica, Sa verom u Boga (1932, Con la fede in Dio), del serbo Mihajlo Popović, fondatore a Belgrado della MAP Film. Nel a est di Zagabria, tra i piccoli paesi attraversati dalla guerra, dove il comico Dingl cerca di far ridere i bambini. Goran ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] il volgare del «sì», di cui riconosce la parentela con francese e provenzale (visibile in parole come dio, cielo, amore, cuore, naturale, necessaria a tutti, anche alle donne e ai bambini. Dante è cosciente della novità della propria impresa: afferma ...
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La vita
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Cosa vuol dire essere vivi
Un gattino è vivo, un tavolo no. La maestra è viva, una bambola no. Sembra facile capire quali sono le cose che appartengono al mondo vivente. [...] saputo nessuno: Dio era così stanco che è dovuto andare a riposarsi, tenendo per sé quel mistero.
Gli uomini e le donne hanno capito poi che bastava unirsi per avere figli e far nascere altri bambini, ma alcuni di loro hanno tentato di creare la vita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Serventi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Contro impressionismo e scuola naturalista, troppo legati al reale e ai sensi, alla [...] per tutto si vedevano cataste accese per bruciare i morti". Il dio supremo mosse il sopracciglio e scosse i capelli, "e scrollò bisbiglio dei due fanciulli tra un bramire di belve), accarezza e consola la bambina che è nella donna. Egli nell’interno ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] male non è nel corpo ma nella separazione dell'uomo da Dio, identificando, per citare la ricostruzione fattane da U. Galimberti ( un bambino sarà in grado di riconoscere il volto di un fratellino, acquisterà di fatto la capacità di rievocarlo solo ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] le diverse esperienze del decennio seguente. Il titolo sembra suggerire una favola per bambini – in effetti il filo di Lodovico, ventenne come l’autore, è dono magico di un genio e ricorda aquiloni e palloncini – ma la labile vicenda filtra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento, sotto l’urto delle provocazioni avanguardiste e delle sperimentazioni [...] Victor o i bambini al potere, 1928 – e Antonin Artaud; di quest’ultimo "uomo di teatro", solo impropriamente Dio (1951) –. Giusto a metà strada tra assurdo ed esistenzialismo, con ammicchi alla crudeltà artaudiana, si colloca la produzione teatrale di ...
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DALLA, Lucio
Marinella Venegoni
Cantautore, clarinettista, regista, visionario, nato a Bologna il 4 marzo 1943, figlio unico di Giuseppe e di Iole Melotti.
Lucio Dalla è stato un artista complesso, che [...] : «Ma a sette otto anni non me la sentivo già più di recitare il ruolo del bambino. Prima, non me ne fregava niente: fare l’attore era per consolatoria. «Canto l’uomo che è morto, | non il Dio che è risorto» (così in Comunista). I tre album che ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] come al grande rimedio riservato da Dio alla Chiesa per risanarla e con il quale sarebbe iniziata una era di "abondance de la justice" sulla di Torino …, Torino 1807), contro l'opposta tesi giansenistica, che non si dovevano ritenere dannati i bambini ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
s. m. (f. -a) e agg. [lat. amicus, affine ad amare] (pl. m. -ci). – 1. s. m. Chi è legato ad altri da vincoli di amicizia: avere, trovare, perdere, farsi un a.; a. intimo, a. d’infanzia; l’a. del cuore, quello cui si è più intimamente legati...