Scrittore, musicista e disegnatore tedesco (Königsberg 1776 - Berlino 1822). Fra tutti gli scrittori tedeschi dell'epoca romantica é quello che più rapidamente e più saldamente ottenne celebrità anche [...] all'estero: subito tradotto da Carlyle, influenzò autori quali Poe e Baudelaire, Balzac, Gogol´ e persino Dostoevskij, e il suo influsso è fortemente avvertibile anche nell'espressionismo e nel surrealismo letterario e pittorico. Nelle sue fiabe ...
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Quotidiano fondato a Parigi nel 1836 da É. de Girardin, che lo diresse fino al 1856 e introdusse una politica di vendita a basso prezzo e di alta tiratura, dando più spazio alla pubblicità. Lanciò il romanzo [...] d’appendice, annoverando fra i suoi collaboratori H. Balzac, A. Dumas, T. Gautier e V. Hugo. Sospeso dal dicembre 1857 al febbraio 1858, cessò la pubblicazione il 1° luglio 1935. ...
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Critico statunitense (Minneapolis 1912 - Cambridge, Massachusetts, 1994); insegnò (1954-83) letteratura inglese e comparata alla Harvard University. Fu redattore della rivista Comparative Literature. Si [...] broken column: a study in romantic hellenism, 1931; J. Joyce: a critical introduction, 1941; Toward Stendhal, 1945; Toward Balzac, 1948; Symbolism and fiction, 1956, ecc.). L. sostenne l'importanza del "metodo istituzionale", che, non trascurando né ...
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Scrittore francese (Aubusson, Creuse, 1811 - Parigi 1883). Sotto il nome di Jules Sand pubblicò Rose et Blanche (5 voll., 1831) scritto insieme con la sua amica Aurore Dupin, che divenne poi nota con il [...] nome di George Sand. Dopo la rottura con la Sand (1833) fu accolto da Balzac, che pensò di farne uno dei suoi collaboratori; ma presto egli riprese da solo la propria carriera di romanziere e di commediografo, riscuotendo molto successo. Fra i suoi ...
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ALAMANNI, Niccolò
Guido Pampaloni
Fiorentino, entrato al servizio del vescovo di Saint-Malo, Guglielmo Briçonnet (cardinale prete del titolo di S. Pudenziana dal 16 genn. 1495), fu ben presto impiegato [...] perdurante ostilità tra Pisa e Firenze. Anche le trattative dell'A., come del resto le precedenti, fallirono, perché il de Balzac vendé ai Pisani le fortezze.
In rapporti d'amicizia col Savonarola, che pur non ebbe eccessiva fiducia nella sua abilità ...
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MAZZUCCHETTI, Lavinia
Maria Paola Arena
– Nacque a Milano, il 6 luglio 1889, da Augusto, critico teatrale, giornalista, commediografo, e Adele Colombini.
Negli anni in cui frequentava il liceo-ginnasio [...] il 1902 e il 1907, la M. affrontò le prime esperienze di redattrice; tradusse inoltre dal francese due opere di H. de Balzac, traduzioni che però, come rivelò lei stessa, furono firmate da A. De Mohr.
Nel 1907 si iscrisse alla facoltà di lettere e ...
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Maffei Carrara Spinelli, Clara contessa
Patriota (Bergamo 1814 - Milano 1886). Nel 1832 sposò il poeta Andrea Maffei, dal quale si separò legalmente nel 1846. Colta, intelligente, raffinata, raccolse [...] significativi rappresentanti dell’arte e della letteratura dell’epoca, protagonisti del nuovo clima risorgimentale e romantico. Anche Balzac e Liszt furono suoi ospiti. Coinvolta nelle Cinque giornate di Milano, si impegnò a sostenere moralmente e ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] e bellezza di N. Tommaseo.
Il rinnovamento del r. moderno spetterà alla letteratura francese di metà Ottocento, nei nomi di H. de Balzac, minuzioso e potente narratore della vita borghese nei r. del ciclo della Comédie humaine, di V. Hugo, di G. Sand ...
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Regista argentino naturalizzato francese (n. Buenos Aires 1944). Già conosciuto pittore e scultore, debuttò in teatro con lo spettacolo Dracula (1966). Trasferitosi a Parigi nel 1969, dopo alcuni scanzonati [...] anche autore si rivelò con Les peines de coeur d'une chatte anglaise (1977, di Geneviève Serreau, da H. de Balzac). Autore di spettacoli effervescenti, animati da un'ironia ora tenera ora folle, ha contribuito a far conoscere l'umorismo grottesco e ...
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Critico letterario e saggista italiano (Novi di Modena 1885 - Rapallo 1968); prof. di letteratura francese, insegnò all'univ. di Bologna (1935-55); socio corrispondente dei Lincei (1967). Pubblicò numerosi [...] italiana (Racine, 1926; Due francesi: Flaubert-Chénier, 1933; Montaigne, 1935; Il prodigio di La Fontaine, 1939; Dante e Balzac, 1952; Tre mezzi secoli, 1955; Interpretazione di Phèdre, 1958; Bovary italiane, 1959; ecc.). Di notevole valore anche le ...
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chimericita
chimericità s. f. inv. Caratteristica di ciò che appare fantastico e irraggiungibile, perché utopistico. ◆ Pubblicato nel 1847, «Il cugino Pons» è la storia di un ingenuo e bruttissimo musicista che ha due sole passioni, le cose...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...