SISTEMA DELL'ARTE
Stefania Zuliani
SISTEMA DELL’ARTE. – Il curatore. Il collezionismo. Gli altri aspetti del sistema dell’arte. I premi. Le residenze d’artista. Le fondazioni. Le riviste. Bibliografia. [...] la riflessione degli scrittori – e basterà ricordare Le cousin Pons (1846), protagonista dell’omonimo racconto di Honoré de Balzac, o gli amici rivali che si contendevano Le violon de faïence (1877) nel romanzo breve di Champfleury o, ancora ...
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HUGO, Victor-Marie
Pietro Paolo Trompeo
Nacque a Besançon il 26 febbraio 1802, morì a Parigi il 22 maggio 1885. Suo padre, Léopold-Sigisbert (1774-4828) che il poeta volle far credere d'origine nobile, [...] a un lavoro di fine e appassionata analisi introspettiva, come in Stendhal, o a un potente soffio creatore, come in Balzac: essi sono, come s'è detto, simboli o incarnazioni di miti romantici, presentati coi chiaroscuri violenti delle antitesi in cui ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] presemiotici sulla cultura letteraria di massa - si era messa alla prova (1970) con la novella Sarrasine di H. de Balzac, anch'essa foriera di una riconsiderazione teorica, ne Le plaisir du texte (1973), dove Barthes ripropone i rapporti fra soggetto ...
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Nacque a Saint-Malo (Bretagna), il 4 settembre 1768 e morì a Parigi il 4 luglio 1848, ultimo figlio di un cadetto d'antica famiglia aristocratica, che era stato in gioventù uomo avventuroso, violento e [...] Rousseau e preannuncia il Byron. Il Lamartine, l'Hugo, Giorgio Sand nel primo periodo enfatico e ribelle della sua vita letteraria, il Balzac di Seraphita e del Lys dans la vallée, A. De Musset nella Confession d'un enfant du siècle, il De Vigny, in ...
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Nacque a Portsea il 7 febbraio 1812, da una famiglia piccolo-borghese, la classe sociale da cui egli doveva attingere tanti tipi e macchiette dei suoi romanzi, a cominciare dai suoi stessi genitori che [...] 1902; W. Dibelius, Ch. D., 2ª ed., Lipsia 1926. - Saggi critici: G. R. Gissing, Ch. D., a crit. study, Londra 1926; G. K. Chesterton, Ch. D., 1906; A. Maurois, in Études anglaises, Parigi 1927; S. Zweig, Balzac, Dickens, Dostojewski, Lipsia 1921. ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] sociale. In questo clima la diffusione delle novità d’Oltralpe (di tutte, più importante la narrativa di Honoré de Balzac) sarà decisiva nella stratificazione del terreno di cultura della narrativa che si disse verista.
Dante padre della patria
Nel ...
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Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la madre, donna energica e coraggiosa con [...] .
Naturalmente sono vive e operanti influenze e reminiscenze letterarie, italiane e straniere, da Manzoni a Fogazzaro, da Maupassant a Balzac, da Dickens a Gogol, da Verga a Bersezio, tutti segnalati di volta in volta dalla critical ed altri se ne ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] Luis Buñuel) e risente naturalmente molto delle teorie psicoanalitiche freudiane. È anzi P. Brooks (The melodramatic imagination: Balzac, Henry James, melodrama and the mode of excess, 1976) a definire la psicoanalisi come "realizzazione sistematica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tecnica del montaggio fu sviluppata e perfezionata dal regista americano David [...] “anticipatori” o “precursori” di tecniche specificatamente cinematografiche (come per esempio Alessandro Manzoni, Honoré de Balzac, Charles Dickens, Giovanni Pascoli). Utilizzando categorie cinematografiche, con l’intento di evidenziare un’analogia ...
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estetica
Dal gr. αἴσϑησις «sensazione», «percezione», «capacità di sentire», «sensibilità». Ciò che tale termine innanzitutto indica è quel particolare tipo di esperienza che ci capita di fare quando [...] . Di qui, per un verso, l’importanza assegnata alle grandi opere dell’arte non a caso definita «realistica» – da Goethe a H. Balzac, da Th. Mann a L.N. Tolstoj – e, per altro verso, l’aspra critica che Lukács rivolge alle avanguardie letterarie e ...
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chimericita
chimericità s. f. inv. Caratteristica di ciò che appare fantastico e irraggiungibile, perché utopistico. ◆ Pubblicato nel 1847, «Il cugino Pons» è la storia di un ingenuo e bruttissimo musicista che ha due sole passioni, le cose...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...